Ecco il documento di Luciano
"Dal mio punto di vista, reputo temerario agire, sia nell'ambito nazionale che in quello comunitario, per modificare gli obblighi di dichiarazione a carico degli agenti immobiliari negli atti notarili.
In primo luogo perchè ciò contrasterebbe l'indirizzo politico che l'attuale maggioranza ha adottato sulla lotta all'evasione (e l'introduzione del nuovo redditometro è l'ultimo esempio di strumento pervasivo emanato dal Governo al riguardo); secondariamente non è possibile invocare la privacy che tutela dati sensibili quali il diritto alla salute, l'orientamento sessuale, le scelte religiose ( al riguardo faccio notare che la grande maggioranza degli enti e società, pubbliche o private, rende noto, ormai da tempo, gli stipendi dei dirigenti, dei medici, degli impiegati, le parcelle dei consulenti esterni sia per una questione di trasparenza in relazione all'uso del denaro pubblico che, nel privato, relativamente agli investimenti degli azionisti ); infine se pur di riservatezza (utilizzando l'accezione in senso lato) si volesse discutere, temo che le esigenze dell'erario comprimano ogni tipo di diritto o interesse in capo al singolo cittadino.
Ricordo che in un passato non troppo lontano, a causa del fabbisogno di cassa, il legislatore ha intaccato anche i diritti acquisiti!!"
"Dal mio punto di vista, reputo temerario agire, sia nell'ambito nazionale che in quello comunitario, per modificare gli obblighi di dichiarazione a carico degli agenti immobiliari negli atti notarili.
In primo luogo perchè ciò contrasterebbe l'indirizzo politico che l'attuale maggioranza ha adottato sulla lotta all'evasione (e l'introduzione del nuovo redditometro è l'ultimo esempio di strumento pervasivo emanato dal Governo al riguardo); secondariamente non è possibile invocare la privacy che tutela dati sensibili quali il diritto alla salute, l'orientamento sessuale, le scelte religiose ( al riguardo faccio notare che la grande maggioranza degli enti e società, pubbliche o private, rende noto, ormai da tempo, gli stipendi dei dirigenti, dei medici, degli impiegati, le parcelle dei consulenti esterni sia per una questione di trasparenza in relazione all'uso del denaro pubblico che, nel privato, relativamente agli investimenti degli azionisti ); infine se pur di riservatezza (utilizzando l'accezione in senso lato) si volesse discutere, temo che le esigenze dell'erario comprimano ogni tipo di diritto o interesse in capo al singolo cittadino.
Ricordo che in un passato non troppo lontano, a causa del fabbisogno di cassa, il legislatore ha intaccato anche i diritti acquisiti!!"