AntoIo82

Membro Junior
Privato Cittadino
Ribadito che la proposta non è conforme all'incarico, e che quindi non sei soggetta al pagamento della penale nel caso non accettassi, e la puoi tranquillamente ignorare, il numero dell'assegno è indicato in questa "nuova" proposta ?
E' sempre l'assegno modesto, di cui avevi parlato nella prima discussione ?
Perdonami, ho dimenticato un altro dettaglio relativo alle tempistiche. Sull'incarico ho specificato che la stipula del rogito andava fatta non prima di 3 mesi dalla proposta E NON OLTRE I 5. Il mio legale ha detto che ciò, praticamente, sta a significare che chi vuole farmi una proposta d'acquisto è consapevole di poter ricevere da me la richiesta di effettuare il rogito anche dopo 4 mesi dalla proposta, e deve stargli bene, altrimenti nisba.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
(incarico: erroneamente chiamato mandato anche da parte di alcuni addetti ai lavori)

Mea culpa

Ci tengo a precisare che il numero di telefono di mio marito lo conoscono perché in un paio di occasioni l'ho utilizzato per contattarli.

Non fare mai più una sciocchezza del genere. E' ovvio che appena li hai chiamati col numero di tuo marito, si sono sentiti legittimati a salvare quel numero come fosse tuo (non hanno accesso al database della TIM / VODAFONE o chicchessia per verificare le intestazioni), ed è altrettanto ovvio aspettarsi che possono legittimamente contattarti anche lì.

Se per tuo marito non è una tragedia, fagli disattivare il numero attuale e fagli attivare una nuova utenza intestata a lui, che non diffonderai. E' chiaro che se ha un numero con cui lavora da 35 anni difficilmente lo disattiverà!

Mi permetto una domanda : ma se questa proposta a prezzo pieno esistesse davvero, e provenisse da persona seria, saresti interessata a concludere la vendita ?

Oltre a questa domanda che è molto interessante, io vorrei aggiungere una considerazione: aver cambiato la serratura e le chiavi di accesso all'appartamento, NON IMPLICA, NECESSARIAMENTE, che nessuno si possa innamorare di una semplice DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA DELL'APPARTAMENTO senza esserci FISICAMENTE entrato dentro. E' chiaro che staremmo parlando di un CASO MOLTO STRANO in quanto solitamente, SE NON E' UNA VENDITA DEL "NUOVO", tutti vogliono vedere in che stato si trova l'appartamento, e NON SOLO SU UNA FOTO. Ma comunque non si può escludere nulla, un'agenzia può portare a compimento il suo INCARICO (@miciogatto, potrò dire incarico per tutta la vita ma ormai ho fatto danni) anche semplicemente mostrando delle foto.

Però ora viene fuori che non rispondono e non mandano copia telematica della proposta.... Non so cosa pensare, "LA GENTE E' STRANA", cantava Mia Martini nel 1989, figuriamoci oggi nel 2021.

Quindi la proposta non è conforme all'incarico.
L'assegno datato 6 mesi fa è un'altra "chicca" ...

Leggo solo ora (per mia distrazione, ultimamente sono distratto) l'evoluzione della vicenda, un assegno datato 6 mesi fa potrebbe essere anche scoperto. O addirittura potrebbe averne denunciato lo smarrimento. Certo che si rischia grosso, però, a comportarsi come ho appena scritto.

La persona in questione ad Ottobre non aveva la cifra necessaria per pagare la mia casa, ma all'improvviso dopo nemmeno un mese ha pure la possibilità di offrirmi una cifra di 15000 € in più

Premesso che quella persona non convince per niente neanche me...
anche io nel 2010 ho chiesto per 6 mesi a una banca 32.000 Euro in prestito che non avevo, poi improvvisamente li ho ereditati (indirettamente visto che l'erede era mia madre) da una prozia (sorella di nonna), e ho mandato a quel paese la banca con raccomandata, rinunciando alla richiesta di mutuo.

sarebbe assurdo, (anche se non impossibile), da parte di questo signore, tenere questo assegno coperto per quasi 6 mesi, non sarebbe nel suo interesse.

Se è un assegno che supera di gran lunga 5000 Euro, semplicemente significherebbe pagare il bollo di 34,20 Euro annuale sul conto corrente, in quanto il saldo del conto corrente dovrebbe di gran lunga superare 5000 Euro per 6 mesi consecutivi, aumentando la probabilità che la "giacenza media annuale" del conto sia superiore o pari a 5000 Euro (che è la soglia oltre la quale paghi il bollo): non ci sono altri danni, semplicemente non poteva investire i soldi in altro modo.

preparando due distinti assegni per ciascuna delle due proprietarie, gli assegni che lui disse di aver preparato e che io non ho mai visto. Il mio legale pensa che potrebbe trattarsi di uno di questi ultimi e che al 90% è attualmente scoperto.

Ma perché anziché assegni BANCARI non pretendi assegni CIRCOLARI (emessi da una BANCA) o assegni VIDIMATI (emessi da Poste Italiane)? I circolari e i vidimati sono a copertura garantita, in quanto vengono emessi previo integrale addebito della somma su di essi indicata, dal conto di traenza. I vidimati postali hanno 60 giorni di tempo per essere incassati, dopodiché vanno restituiti alle poste per il riaccredito sul conto del traente / acquirente. I circolari bancari non so quale durata hanno, ma credo che la data massima entro la quale si possono incassare vi sia indicata.
Almeno così sei sicura della COPERTURA.
Sennò anche io (se voglio inguaiarmi scioccamente) mi metto a firmare un assegno da 1.000.000 di Euro se non ho niente da perdere.
 

AntoIo82

Membro Junior
Privato Cittadino
Leggo solo ora (per mia distrazione, ultimamente sono distratto) l'evoluzione della vicenda, un assegno datato 6 mesi fa potrebbe essere anche scoperto. O addirittura potrebbe averne denunciato lo smarrimento. Certo che si rischia grosso, però, a comportarsi come ho appena scritto.
Buonasera e grazie per il tuo intervento.
È specificato in questa nuova "proposta", che l'assegno in questione è in mano all'agenzia, e che mi sarà affidato solo all'accettazione.
C'è un altro aspetto che il mio legale mi ha fatto notare solo un paio d'ore fa: nella prima pagina di questa proposta, molto in basso, c'è una sorta di postilla, nella quale si fa riferimento ad un secondo assegno, (di cifra pari al primo), non numerato, che mi verrebbe da loro versato successivamente all'accettazione, in una data sa loro stabilita, entro il 30 Novembre... una data ed un assegno messi così, a caso, in una proposta d'acquisto. Ma come potrei mai fidarmi di sta gente? Questi sembra che creino regolamenti di testa loro, dal nulla.
 

AntoIo82

Membro Junior
Privato Cittadino
Non solo tu, direi...:riflessione::occhi_al_cielo:
Da nostre considerazioni personali, (ovviamente senza alcun fondamento se non il nostro "sospetto"), pensiamo che facciano riferimento ad un secondo assegno, intestato quindi stavolta a mia sorella, che per qualche motivo noto soltanto a sta massa di zoticoni, hanno deciso di consegnarle solo qualche settimana dopo l'accettazione. Come a dire LA CAPARRA LA DIVIDIAMO SÌ IN DUE, MA ALL'ACCETTAZIONE DIAMO SOLO UNA PARTE AD UNA DELLE PROPRIETARIE, E LA PARTE DI CAPARRA DESTINATA ALL'ALTRA PROPRIETARIA, GLIELA DIAMO IN SEGUITO.
Mi sembra uno scioglilingua, in ogni caso tutto questo non ha senso, perché mai mia sorella dovrebbe accettare una cosa del genere? Ma poi ENTRO IL 30 NOVEMBRE, così, cose a caso.
Mia figlia di 3 anni ragiona molto meglio.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
LA CAPARRA LA DIVIDIAMO SÌ IN DUE, MA ALL'ACCETTAZIONE DIAMO SOLO UNA PARTE AD UNA DELLE PROPRIETARIE, E LA PARTE DI CAPARRA DESTINATA ALL'ALTRA PROPRIETARIA, GLIELA DIAMO IN SEGUITO.

Ma non esiste da nessuna parte.
All'accettazione, a ogni sorella va la sua quota di caparra.
Mo va a finire che ti fanno litigare con tua sorella per questa questione.
Non fatevela intortare così.

Ma poi ENTRO IL 30 NOVEMBRE, così, cose a caso.

Forse devono fare colletta andando a piangere da tutti i loro parenti.
Ma non può, E NON DEVE, essere o diventare un problema tuo e di tua sorella.
 

AntoIo82

Membro Junior
Privato Cittadino
Forse devono fare colletta andando a piangere da tutti i loro parenti.
Ma non può, E NON DEVE, essere o diventare un problema tuo e di tua sorella.
C'è un altro aspetto da considerare, il mio appartamento fa parte di una cooperativa, pertanto l'acquirente deve possedere alcune caratteristiche per poterlo comprare. Prima fra queste, non deve essere già proprietario di un altro immobile, (praticamente la mia casa dovrebbe essere la sua PRIMA ED UNICA CASA INTESTATAGLI). Noi sappiamo che è invece già proprietario di un altro immobile, e lo sappiamo perché lui stesso l'ha detto all'agenzia. Questa cosa l'ho fatta loro presente almeno 20 volte durante la prima trattativa, ma sembrava di parlare col muro. Tanto è che chiesi per iscritto, nell'accettare la prima proposta, che fosse la stessa Agenzia ad assicurarsi che il promissario acquirente avesse tutte le caratteristiche idonee all'acquisto del mio appartamento, e che, in caso contrario, la responsabilità sarebbe stata soltanto a carico loro. Ad oggi la situazione non è cambiata, (il mio legale ne ha la certezza), quindi davvero questi non hanno cervello.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
nella prima pagina di questa proposta, molto in basso, c'è una sorta di postilla, nella quale si fa riferimento ad un secondo assegno, (di cifra pari al primo), non numerato, che mi verrebbe da loro versato successivamente all'accettazione, in una data sa loro stabilita, entro il 30 Novembre... una data ed un assegno messi così, a caso, in una proposta d'acquisto.
Ok, la vicenda è del tutto strana; ma questo aspetto non mi sembra esserlo, nel senso che è prassi piuttosto comune integrare la caparra con un secondo versamento successivo, di cui si indica l'importo ma non certo il n. di assegno; tale somma non è in mano all'agenzia da subito, ma chi compra si impegna a versarla entro la data prevista.
Ovviamente c'è sempre il rischio che non venga versata, in ogni trattativa, se chi compra è persona non affidabile; certe cose fanno parte del rischio insito in ogni compravendita...
Ed è anche piuttosto normale che , se ci sono due o più proprietari, l'assegno di caparra sia intestato ad uno solo; i comproprietari possono poi ricevere dall'intestatario dell'assegno la loro parte di caparra, o fare i conti alla fine.
Ad oggi la situazione non è cambiata, (il mio legale ne ha la certezza), quindi davvero questi non hanno cervello.
Che siano strani pare pacifico; ma anche per la loro casa, per quanto se ne sa potrebbero avere un rogito di vendita fissato dopodomani...

Cioè, gli aspetti non regolari della trattativa sono altri, secondo me.
Io penserei di accettare , a questo punto, solo se la proposta contemplasse una caparra più alta della provvigione pattuita , e non scarterei la clausola che loro si impegnano a vendere l'altro immobile prima del rogito di acquisto.

La vicenda si fa ancora più complessa...
 
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AntoIo82

Membro Junior
Privato Cittadino
Ok, la vicenda è del tutto strana; ma questo aspetto non mi sembra esserlo, nel senso che è prassi piuttosto comune integrare la caparra con un secondo versamento successivo, di cui si indica l'importo ma non certo il n. di assegno; tale somma non è in mano all'agenzia da subito, ma chi compra si impegna a versarla entro la data prevista.
Ovviamente c'è sempre il rischio che non venga versata, in ogni trattativa, se chi compra è persona non affidabile; certe cose fanno parte del rischio insito in ogni compravendita...
Ed è anche piuttosto normale che , se ci sono due o più proprietari, l'assegno di caparra sia intestato ad uno solo; i comproprietari possono poi ricevere dall'intestatario dell'assegno la loro parte di caparra, o fare i conti alla fine.

Che siano strani pare pacifico; ma anche per la loro casa, per quanto se ne sa potrebbero avere un rogito di vendita fissato dopodomani...

Cioè, gli aspetti non regolari della trattativa sono altri, secondo me.
Io penserei di accettare , a questo punto, solo se la proposta contempla una caparra più alta della provvigione pattuita , e non scarterei la clausola che loro si impegnano a vendere l'altro immobile prima del rogito di acquisto.

La vicenda si fa ancora più complessa...
La questione è che mia sorella ed io abbiamo richiesto sull'incarico un minimo di 3 mesi dalla proposta al rogito per un motivo preciso: abitiamo entrambe in due città differenti da quella in cui è situata la casa in vendita. Pertanto abbiamo bisogno di tempo per iniziare lo sfratto e portarlo a termine, svuotare la casa dai mobili, chiudere le utenze ecc...tutte cose, (soprattutto lo sgombero che dobbiamo per forza fare in due tempi diversi, visto che abitiamo in luoghi distanti 100 km tra loro, e con necessità famigliari e lavorative diverse), che non possiamo certo fare entro 3 settimane. Quindi il promissario acquirente deve attendere i tempi a noi necessari, (come stabilito sull'incarico), e se non intende farlo Amen, già ho avuto abbastanza pazienza.
Qui ci si perde la testa, credimi.
 

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