A mio avviso, come succede quasi sempre, "in medio stat virtus"!
E' ovvio che i margini di manovra e le possibilità, economiche e di contatto, di cui godono le associazioni non siano raggiungibili da un singolo AI e nemmeno da un gruppo di AI, fosse anche numeroso e strutturato come immobilio. E' anche innegabile, però, che le associazioni abbiamo in parte perso di vista i compiti che gli sono stati assegnati dagli iscritti e che si siano trasformate, almeno in qualche segmento, in centri di potere lontani dalla realtà delle cose. :?
Secondo me in un mondo ideale le associazioni dovrebbero fare un bagno di umiltà, individuare ed espellere le mele marce al loro interno e riavvicinarsi ai bisogni concreti degli associati, mentre gli stessi associati dovrebbero dimenticare l'italica tendenza al "mugugno" e l'individualismo sfrenato che identifica la categoria, e fare fronte unico per raggiungere i tanto decantati obiettivi comuni!
.. purtroppo però il nostro NON E' un mondo ideale, e quindi ...... la questione si complica!
E' ovvio che i margini di manovra e le possibilità, economiche e di contatto, di cui godono le associazioni non siano raggiungibili da un singolo AI e nemmeno da un gruppo di AI, fosse anche numeroso e strutturato come immobilio. E' anche innegabile, però, che le associazioni abbiamo in parte perso di vista i compiti che gli sono stati assegnati dagli iscritti e che si siano trasformate, almeno in qualche segmento, in centri di potere lontani dalla realtà delle cose. :?
Secondo me in un mondo ideale le associazioni dovrebbero fare un bagno di umiltà, individuare ed espellere le mele marce al loro interno e riavvicinarsi ai bisogni concreti degli associati, mentre gli stessi associati dovrebbero dimenticare l'italica tendenza al "mugugno" e l'individualismo sfrenato che identifica la categoria, e fare fronte unico per raggiungere i tanto decantati obiettivi comuni!
.. purtroppo però il nostro NON E' un mondo ideale, e quindi ...... la questione si complica!