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Utente Cancellato 72152

Ospite
A quanto mi risulta, l'Amministratore di condominio è OBBLIGATO, in caso di condomini morosi, ad attivare la procedura di Pignoramento dell'immobile del debitore, e non ha facoltà di aspettare che al debitore venga voglia di pagare.

Di solito queste procedure hanno un costo e l'amministratore, se non procede direttamente, o chiede ai condomini il da farsi in apposita assemblea straordinaria, oppure passa tutto a una società di recupero crediti, sempre col benestare dei condomini.

Nell'apposita assemblea straordinaria poi si verifica puntualmente che il moroso si presenta apparentemente animato dalle miglior intenzioni di voler ripianare il debito, e concorda con tutti un piano di rientro, che poi regolarmente disattende nel prosieguo.

Ma in Italia la legge agevola le persone con questa condotta, in quanto chi mostra di voler rientrare dei propri debiti, anche con versamenti minimi, non è perseguibile: ci vuole poco, quindi, per menare tutti per il naso.

Solo chi si trincera dietro un rigido, totale blocco dei pagamenti verso le casse condominiali, può essere perseguito con una qualche probabilità di successo.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non inventiamo leggi inesistenti, please.

Per ora mi hai colto in castagna perché non trovo un riferimento legale come chiedi.

Comunque il piano di rientro va predisposto da un legale e non semplicemente concordato a voce (verbalizzando) in assemblea, questo per i motivi indicati a questo link:


Il legale è in grado di adottare le opportune cautele che saranno poi preziose nel caso in cui persista la situazione debitoria.

Si pensi il primo luogo al rischio di eventuali azioni revocatorie in caso di fallimento.
Ma più in generale, vi sono delle clausole di salvaguardia che il legale potrà inserire nell’accordo con il debitore, quali ad esempio:
• il riconoscimento dell’entità del debito da parte del debitore, in base alla quale si potrà ottenere in futuro l’immediata esecuzione del decreto ingiuntivo, qualora il debitore non dovesse rispettare il piano di rientro;
• la decadenza dal beneficio del termine, che facoltizza il creditore ad esigere l’intero debito in caso di mancato o non tempestivo pagamento di una rata;
• l’esclusione del carattere novativo dell’accordo, in base alla quale si potrà eventualmente chiedere l’intero debito in caso di mancato pagamento delle rate (e non solo l’importo a stralcio originariamente concordato);
• l’acquisizione di garanzie accessorie per ridurre il rischio di credito connesso all’ulteriore dilazione concessa.
Ecco per quale motivo è importante che l’accordo contenente un piano di rientro sia sempre predisposto, o quantomeno attentamente visionato, da un legale.

==========

Tutto questo per dirvi, in sostanza, che se il debitore promette di pagare con un piano di rientro, tale piano di rientro va predisposto da un legale e non potrà dunque basarsi su vaghe promesse verbali, seppure verbalizzate a fine assemblea.
Altrimenti si rischia di allungare il brodo, e di molto: mi è accaduto personalmente in un condominio dove ho la seconda casa, e tuttora il debitore sta sotto di circa 4000 Euro (attendo il consuntivo di fine anno per verificare).
 

immodavide

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Il problema è che l'amministratore dorme, non fa niente. e continua ad appoggiare i condomini che intendono pagare solo quando avrà saldato il debito chi ha più millesimi.
E' sempre la stessa storia. appena noi invitiamo l'amministratore a fare qualcosa lui ci comunica che i morosi pagheranno entro una certa data...cosa che puntualmente non avviene
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Il problema è che l'amministratore dorme, non fa niente. e continua ad appoggiare i condomini che intendono pagare solo quando avrà saldato il debito chi ha più millesimi.
E' sempre la stessa storia. appena noi invitiamo l'amministratore a fare qualcosa lui ci comunica che i morosi pagheranno entro una certa data...cosa che puntualmente non avviene

Se siete in un numero ragionevole, una maggioranza valida, a pensarla così, invitate l'amministratore a una bella assemblea straordinaria, portando il nuovo amministratore, e mettendo all'ordine del giorno due punti fondamentali: "revoca dell'attuale amministratore", "nomina del nuovo amministratore", seguito dall'immancabile "varie ed eventuali". Non vi scordate di mettere la nomina all'ordine del giorno, e di portare con voi il nuovo amministratore che accetterà la nomina presentando in dettaglio la sua richiesta economica per ogni singola voce di spesa, che finirà verbalizzata.
 

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