Salve,
tre mesi fa ho firmato una proposta d'acquisto di un'immobile "con posto auto ad uso esclusivo demarcato con il numero 9". (al quarto piano, con l'ascensore fino al terzo)
Tutto prosegue fino al giorno del rogito. Mancano documenti, tutto si risolve (in parte ma non specifico, cose di poca monta) e mi presentano una Privata Convenzione tra alcuni condomini della corte in comune, dove si trova il posto auto, dove viene assegnato il tale posto auto numero 9. Cerco e ricerco, non c'è catasto della corte, e questa Privata convenzione non é registrata. il mio Notaio mi dice che potrei con il tempo avere problemi con gli altri condomini che non fanno parte di questo accordo, ma i compratori garantiscono non esserci mai stato alcun problema, per cui, passando alla lettura, pago e si conclude l'atto. L'agenzia, è la seconda volta che succede, non porta assolutamente nessun documento richiesto e scarica sul venditore il tutto. L'atto tra l'aspettare persino il Regolamento condominiale che mancava, ci mette 3 ore per concludersi ma si conclude.
Niente di quello che è stato previamente chiesto nella proposta di acquisto mi viene fornito (conformità dell'ascensore, permessi ecc) ma so che firmando il rogito "accetto" il tutto.
Giorni dopo ricevo una mail che faceva parte dei documenti richiesti dove, quasi un mese prima del rogito, l'amministratore avverte i condomini che l'ascensore é guasto e che non si procede ad una manutenzione di 5.000 euro bisognerà bloccarlo. Il venditore risponde che ha trovato un compratore che é disposto a cambiare l'ascensore a proprie spese e portarlo fino al quarto piano (sarei io...) cosi, prima di fare la riunione di condominio, richiede il d'accordo degli altri condomini. Vado su tutte le furie ma il venditore ammette "lo sbaglio" e si accolla le spese quando saranno divise.
Una settimana fa avviene la riunione di condominio. Vengo a sapere che l'ex proprietario non aveva pagato le spese condominiali dell'anno precedente, che non aveva comunicato la vendita se non per telefono, e che l'amministratore aveva avuto la mia mail 5 giorni prima della riunione. Ok, l'amministratore farà la divisione di prassi da attribuire all'ex proprietario, si discute sull'ascensore, e si approvano le spese per mettere in ordine il tutto. Quando sta per finire la riunione chiedo dov'è la mia quota da pagare relativa al posto auto. Si mettono a ridere. (sono solo 4 per fortuna). Uno dei proprietari mi dice che lui "quasi ci è cascato" con questo posto auto e mi dice che ha ricevuto indietro i soldi perche la privata convenzione è stata annullata. Mi passa anche il nome del legale che lo ha seguito.
Quasi svengo. Chiamo immediatamente il venditore che mi dice che non ne sapeva niente ma che ha sempre usato il posto. Prima di parlare con qualsiasi persona scrivo una PEC a Notaio, venditore ed agenzia chiarendo il problema e ben specificato "se fossi a conoscenza di questi problemi non avrei mai acquistato l'immobile".
Mi telefona il notaio dicendo "lascia stare, é nel rogito, usa qualsiasi posto", mi scrive il padre dell'ex proprietario, beh, mi scrivono tutti e mi telefona l'ex proprietario dicendo anche che c'è un'altro condominio da pagare, quello dei posti auto.
Vado in cerca del legale che mi è stato segnalato ma ne incontro altri tre... Uno di loro mi da ben due processi vinti dai condomini che rendono nulla la privata convenzione.
Il mio legale mi consiglia di chiedere la revoca del contratto con danni, io vorrei chiedere l'annullabilità per vizi di volontà (e richiedere indietro l'imposta di registro). Non mi interessano i soldi che potrei avere indietro dal venditore e tenermi un'appartamento senza posto auto!
Qualcuno potrebbe dirmi quale la via meno penosa per tutti? Non voglio iniziare una lunga causa e vorrei chiudere in pace, annullare l'atto. Voglio credere che l'ex-proprietario non sapesse di queste cause e della nullità della privata convenzione...
Grazie e scusate il "romanzo"
tre mesi fa ho firmato una proposta d'acquisto di un'immobile "con posto auto ad uso esclusivo demarcato con il numero 9". (al quarto piano, con l'ascensore fino al terzo)
Tutto prosegue fino al giorno del rogito. Mancano documenti, tutto si risolve (in parte ma non specifico, cose di poca monta) e mi presentano una Privata Convenzione tra alcuni condomini della corte in comune, dove si trova il posto auto, dove viene assegnato il tale posto auto numero 9. Cerco e ricerco, non c'è catasto della corte, e questa Privata convenzione non é registrata. il mio Notaio mi dice che potrei con il tempo avere problemi con gli altri condomini che non fanno parte di questo accordo, ma i compratori garantiscono non esserci mai stato alcun problema, per cui, passando alla lettura, pago e si conclude l'atto. L'agenzia, è la seconda volta che succede, non porta assolutamente nessun documento richiesto e scarica sul venditore il tutto. L'atto tra l'aspettare persino il Regolamento condominiale che mancava, ci mette 3 ore per concludersi ma si conclude.
Niente di quello che è stato previamente chiesto nella proposta di acquisto mi viene fornito (conformità dell'ascensore, permessi ecc) ma so che firmando il rogito "accetto" il tutto.
Giorni dopo ricevo una mail che faceva parte dei documenti richiesti dove, quasi un mese prima del rogito, l'amministratore avverte i condomini che l'ascensore é guasto e che non si procede ad una manutenzione di 5.000 euro bisognerà bloccarlo. Il venditore risponde che ha trovato un compratore che é disposto a cambiare l'ascensore a proprie spese e portarlo fino al quarto piano (sarei io...) cosi, prima di fare la riunione di condominio, richiede il d'accordo degli altri condomini. Vado su tutte le furie ma il venditore ammette "lo sbaglio" e si accolla le spese quando saranno divise.
Una settimana fa avviene la riunione di condominio. Vengo a sapere che l'ex proprietario non aveva pagato le spese condominiali dell'anno precedente, che non aveva comunicato la vendita se non per telefono, e che l'amministratore aveva avuto la mia mail 5 giorni prima della riunione. Ok, l'amministratore farà la divisione di prassi da attribuire all'ex proprietario, si discute sull'ascensore, e si approvano le spese per mettere in ordine il tutto. Quando sta per finire la riunione chiedo dov'è la mia quota da pagare relativa al posto auto. Si mettono a ridere. (sono solo 4 per fortuna). Uno dei proprietari mi dice che lui "quasi ci è cascato" con questo posto auto e mi dice che ha ricevuto indietro i soldi perche la privata convenzione è stata annullata. Mi passa anche il nome del legale che lo ha seguito.
Quasi svengo. Chiamo immediatamente il venditore che mi dice che non ne sapeva niente ma che ha sempre usato il posto. Prima di parlare con qualsiasi persona scrivo una PEC a Notaio, venditore ed agenzia chiarendo il problema e ben specificato "se fossi a conoscenza di questi problemi non avrei mai acquistato l'immobile".
Mi telefona il notaio dicendo "lascia stare, é nel rogito, usa qualsiasi posto", mi scrive il padre dell'ex proprietario, beh, mi scrivono tutti e mi telefona l'ex proprietario dicendo anche che c'è un'altro condominio da pagare, quello dei posti auto.
Vado in cerca del legale che mi è stato segnalato ma ne incontro altri tre... Uno di loro mi da ben due processi vinti dai condomini che rendono nulla la privata convenzione.
Il mio legale mi consiglia di chiedere la revoca del contratto con danni, io vorrei chiedere l'annullabilità per vizi di volontà (e richiedere indietro l'imposta di registro). Non mi interessano i soldi che potrei avere indietro dal venditore e tenermi un'appartamento senza posto auto!
Qualcuno potrebbe dirmi quale la via meno penosa per tutti? Non voglio iniziare una lunga causa e vorrei chiudere in pace, annullare l'atto. Voglio credere che l'ex-proprietario non sapesse di queste cause e della nullità della privata convenzione...
Grazie e scusate il "romanzo"