Ecco, i miei legali mi hanno già presentato le sentenze di cassazione e stanno montando il caso. Io avevo pensato al risarcimento (un posto auto in zona ZTL qui a Verona raggiunge i prezzi di un piccolo appartamento). Avevamo già i prezzi, immobili presentati dall'agenzia, con e senza posti auto di proprietà od uso esclusivo, e il posto auto, ripeto, nel centro storico, incide in 1/3 sul prezzo dell'immobile. Per cui si, in questo caso, riduce di approssimatamene 1/3 il valore dell'immobile. Ma è sorto un'altro problema. In sentenza del 2000, il venditore di un'altro appartamento, questo non indicando posto auto ad uso esclusivo, ma sempre un posto auto nel cortile, si vede annullato l'atto perché non aveva informato agli altri condomini, la vendita. Trattandosi di un cortile che non ha posti auto per tutti era suo obbligo informare la vendita, avendo i condomini, prelazione sul posto auto, dato che la privata convenzione che assegnava i posti era stata resa nulla ma vi è un'uso del cortile comune come parcheggio. Mi hanno informato anche che, sotto consiglio di un giudice, il fatto che nella proposta di acquisto sia specificato il posto auto, prova che ho acquistato i beni "insieme" e mostra la mia volontà di comprare l'immobile come uno ed inseparabile.
Altro "peccato" rilevato soltanto in riunione di condominio è che, anche se nel regolamento condominiale, sia citato l'uso esclusivo del posto auto, quindi dovrei pagare al condominio in ripartizione di spese, vengo a sapere che c'è un'altro amministratore e di conseguenza una seconda tassa condominiale da pagare in separato. Sempre secondo il giudice è "è l'occultazione di corrispettivo". Poi con la nuova legge di condominio il venditore è obbligato a comunicare al condominio la vendita pena ecc ecc I miei estremi non sono stati comunicati ne all'uno ne' all'atro condominio (quello che non sapevo esistesse), pena pagare fino a che non avvenga la comunicazione. Le leggi, finalmente, sono cambiate, in meglio credo.
Ho cercato in tutte le maniere di risolvere "pacificamente" la questione, ma più si va avanti e peggio si mette la situazione. Ma cosa pensi sulla causa di annullabilità che ho citato prima (e che indicano i miei legali) "annullabilità (revoca) si ha quando il contratto è stato concluso a condizioni diverse da quelle alle quali si sarebbe concluso se una delle parti avesse conosciuto la realtà dei fatti (così detto errore vizio del consenso)." Non credi che sarebbe conveniente per il venditore mostrare buona fede e "non conoscenza" della nullità dell'assegnazione del posto auto piuttosto che andare ad imbattersi in una causa di risarcimento o revoca con dolo?