Civis Romanus

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Mettiamo il caso che un immobile sia acquistato con mutuo al 50% del suo valore. qualora il rogito, una volta acceso il mutuo, fosse annullato in accordo con le parti, cosa succederebbe al relativo mutuo?


Salterebbe anche questo?
Resterebbe solo se il rogito e' annullato per motivi che non inficiano la "regolarita" dell'atto di mutuo? (es: abusi, etc)
Bisogna sempre avvertire la banca immagino...
:)

Grazie a chi sapra' rispondere
 

Civis Romanus

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Diciamo che le parti si trovano nella mutua volonta' di annullarlo, possono esserci motivazioni plausibili. a questo scopo, che non fanno "saltare" anche il relativo mutuo che grava sull'immobile?
 

Civis Romanus

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie della tua risposta.
Mi spiego meglio: quali potrebbero essere delle motivazioni oggettive, ovviamente non solo la volonta' delle parti :) , per poter annullare un rogito senza che la banca richieda il rientro immediato del mutuo?
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Un quesito meramente accademico, immagino, ma che trovo interessante per farci un piccolo ragionamento. Ci provo, senza la pretesa di essere completo, preciso e rigoroso. Perdonatemi.

Allora, non si può certo annullare un rogito per la semplice volontà delle parti.
Se proprio le parti sono d'accordo al massimo si fa una nuova compravendita a ritroso, con relative spese e mutui da trasferire/aprire.

Per annullare l'atto occorre che ci sia un fatto grave e che qualcuno avvii una causa legale. Prendiamo questa ipotesi, quindi diciamo che passa del tempo e alla fine il giudice decide che quell'atto, per motivi che adesso non ci servono, è nullo.

A questo punto si creano a mio avviso principalmente 3 tipi di problemi per i 3 soggetti in questione:

- l'acquirente deve tornare in possesso dei suoi soldi. Forse la sentenza conterrà disposizioni anche su questo punto ed è titolo esecutivo. Ma se l'ex venditore non provvede spontaneamente a restituire perché non vuole o perché non ha più' i soldi, il titolo deve essere esercitato. Tempo e denaro per riavere, forse, i propri soldi. (Magari pignorando proprio quell'immobile, ironia della sorte.)

- il venditore deve tornare in possesso del suo immobile. Anche qui vedo problemi simili se l'ex acquirente non cede volentieri e prontamente il possesso e le chiavi.

- la banca che è la curiosità principale del quesito, ha il problema di poter continuare a garantirsi la restituzione del credito.
Mi domando ora se i contratti di mutuo, anche per un caso del genere, prevedono la possibilità di annullamento da parte della banca.
Se la risposta è si vedo questo scenario:
all'ex acquirente e intestatario del mutuo viene chiesto di restituire immediatamente tutto il capitale residuo. Probabilmente questo non avrà tutti questi soldi se aveva aperto un mutuo e se ancora non gli sono stati restituiti dal venditore.
Quindi la banca avvia un pignoramento dell'immobile dove l'ex acquirente risulta debitore esecutato e l'ex venditore risulta solo esecutato in quanto terzo.

(Non dimentichiamo che l'ipoteca segue l'immobile e l'ipoteca volontaria infatti è rimasta sull'immobile grazie all'atto di mutuo che è un atto a parte rispetto a quello annullato)

Se la risposta è no vedo questo scenario:
se l'ex acquirente continua a pagare il mutuo pur non avendo più l'immobile, buon per la banca. Altrimenti dopo almeno 6 rate non pagate ricadiamo nel pignoramento appena descritto.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto