AVREI BISOGNO DI UNA RISPOSTA URGENTEMENTE.
Ho accettato la proposta d’acquisto della mia casa a 560.000 €, il venditore successivamente per problemi interni alla casa è sceso di 50 mila euro ho accettato questa proposta a voce senza firmare nulla e senza fare il compromesso. Lunedì ho il rogito ma ad oggi vorrei tirarmi indietro perché mi sono pentita di aver detto di sì perché ritengo che la casa di sì stia svalutando. Mi è stato detto che essendo due giorni dal rogito ci potrebbero essere delle ripercussioni (il notaio ha una parentela con l’acquirente) anche perchè il notaio ha già tutte le carte pronte.
Ho bisogno di un consiglio da voi per il momento ho solo l’acconto che non ho neanche incassato
Ciao Chiara.
In linea di principio, se l'assegno di acconto/caparra ti è stato consegnato e vi è una prova che lo dimostra, anche se non l'hai incassato, questo produce comunque i suoi effetti.
Vincolanti per l'obbligo che hai assunto per effetto della proposta firmata, che gia' di per sé, potrebbe essere considerato un preliminare di compravendita.
Tuttavia nella pratica, se la proposta non e' stata compilata perfettamente in ogni dettaglio, potresti facilmente contestarla, fino a svincolarti dall'obbligo contratto.
Quantomeno da quelli derivanti dell'esecuzione specifica del contratto.
Il fatto che non hai incassato l'acconto, pure ti mette un pochino al riparo, dalle altre sicure azioni ritorsivo legali dell'acquirente.
L'entita' dell'acconto, in caso di un tuo rifiuto a presentsrti al rogito, quantificherebbe il danno che gli hai cagionato.
Che resterebbe attutito dal mancato incasso.
Resta la facoltà dell'acquirente, di ricorrere ad una richiesta risarcitoria per altri danni subiti, che restano però, tutti da dimostrare a sua cura e spese.
Non bastano le lagnanze o i rapporti di parentela col notaio.
Perché nel caso che l'affare saltasse per aria, senza che conveniate al rogito, l'acquirente una delle due strade può intraprendere.
La richiesta del doppio della caparra o un risarcimento di un danno.
Non entrambe le cose.
Detto questo, intanto cerca di muoverti con più freddezza, è chiaro che ti ritrovi a trattare con soggetti che vogliono prevalere, sfruttando proprio quegli errori che si commettono di impulso.
Prima di presentarti all'atto, chiama per telefono il notaio e chiedi una copia del contratto di rogito che dovrai firmare, è nel tuo pieno diritto.
Se chi ti risponde pretende motivazioni non sei tenuta a dargliene.
Se il prezzo che è citato, e' diverso da quello pattuito sulla proposta, avrai giuoco facile a liberarti da ogni vincolo o ricorso di questo acquirente.
Essendo il prezzo uno dei requisiti fondamentali di un contratto.
Oltre ad essere quello più importante.
Posto che le chiacchiere se le porta via il vento, sopratutto nella compravendita immobiliare dove corre l'obbligo dell'atto scritto;
Ciò che ora devi fare, è cercare di produrre e rendere tracciabile, quella valida motivazione, che ti induce a non presentarti al rogito.
Perché è chiaro che poi, per poterti svincolare in via definitiva, dovrai ricorrere all'intervento di un avvocato.
Raccogli le forze Chiara e fatti valere!
Fino a quando il titolo resta saldo nelle tue mani sei la PADRONA di casa.
Sei la parte più forte del contratto.
Si fa' come dici te.
Non come dicono loro.
Diversamente non rogiterai.