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Come provocazione non è male....Io ho delle finestre a tre ante, sproporzionate all'ambiente: posso quindi anche ridurre a due ante, così posso sfruttare un angolo con un'armadio, senza fare alcuna richiesta particolare ? Grazie
ti rispondo io inerente al mio caso.Innanzitutto richiamo il mio precedente post..... in cui chiarivo 1) che una cosa è un ampliamento di un vano esistente altra cosa è crearlo. 2) Che comunque, va valutata la questione del disegno complessivo. 3) che come sa ogni buon avvocato, la legge si interpreta ed i giudici sbagliano.
E poi nuovamente aggiungo......
In tutti i casi va chiesto il titolo al comune che se del caso manda la pratica in commissione edilizia (di cui fa parte alla la commissione decoro), commissione che qualora ritenga leso il disegno o dccoro complessivo la boccia. Se poi si è in zone vincolate o su edifici vincolati la pratica va anche in soprintendenza ed a bocciarla ci pensano loro. Qualora invece tutto fili liscio i permessi sono sempre rilasciati fatti salvo i diritti dei terzi, se cioe i condomini dimostrano il carattere lesivo di in proprio diritto in merito all'intervento, a bloccare tutto ci pensa un giudice. Se anche questo passa, ovvero e concesso dagli organi preposti e non sono lesi diritti privati, ...... allora la mia domanda è..... Ma perche non volete che questo povero CRIZTO apra una finestra? E' antipatico?
Non lo darei per scontato....: come diceva quel detto veneziano, "per intentar causa, bisogna aver rason, e bisogne anche che te la dagan ...."Allora i termini del problema sono tutt'altro. Non è questione di finestre o vani, quanto un problema di distanze legali di nuove opere edili. Se per qualche miracolo riuscisse a conseguire il titolo edilizio necessario alle opere, credo tu non abbia nulla di cui preoccuparti, ti saprebbe aiutare anche un praticante avvocato. E ti garantisco che il collega se esercita la professione lo sa bene.
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