Forse ve la ho già raccontata: il costruttore mi ha venduto l'appartamento, con l'obbligo di acquisto anche del sovrastante sottotetto, effettivamente pagato circa come un magazzino (che non era riuscito a farsi autorizzare come abitativo).
Al primo condono tutti hanno provveduto a fare qualche lavoretto per poterlo "condonare" come estensione dell'alloggio sottostante: per non essere da meno ho fatto altrettanto, ma ho richiesto il condono come u.i. a se stante.
Mi è stato concesso, ho pagato il richiesto....: ma non è detto che sia tutto OK.
Rimane incerta l'agibilità: vale quella concessa successivamente a tutto il fabbricato (si, perchè anche questa è arrivata dopo 25 anni che ci abitavamo...., senza opere aggiuntive, rilasciata d'ufficio. Non si è mai saputo esattamente quale fosse stato l'oggetto del contendere....) o deve essere attribuita alla specifica mansarda? Si, perchè nonostante sia stata assegnata la categoria catastale A2, quasi certamente non ci sono i rapporti aero-illuminanti prescritti ....
Nel frattempo pago correttamente ICI,IMU ecc.[DOUBLEPOST=1411741251,1411741062][/DOUBLEPOST]
Da un lato hanno dato la possibilità a molte famiglie numerose di potersi permettere una casa adeguata a una cifra consona alle loro possibilità.
Non ho mai amato i sottotetti e le taverne, ma con un progetto in vetrina sono stati i primi ad andar via. Scuso l'O.T. non vorrei che questo potesse influenzare la decisione dell'utente che è solo sua e dei suoi familiari e del suo portafoglio.
Questo è verissimo: basterebbe meno ipocrisia da parte delle norme urbanistiche, e meno "furbizie" da parte che propone queste soluzioni.