Vedo che per noi non c'è niente
... possibilità per il cittadino di fare lavori importanti in casa, senza bisogno di ottenere autorizzazioni, ma inviando una semplice comunicazione al Comune. Il riferimento è alle opere di "frazionamento o accorpamento" delle abitazioni
... acquista dal costruttore un immobile nuovo o completamente ristrutturato in classe energetica alta, A o B. E si impegna ad affittarlo a canone concordato (più basso di quello di mercato). In cambio riceve uno sconto IRPEF: deduzione del 20% del prezzo di acquisto, al massimo 300 mila euro, spalmabile in otto anni.
... I privati che rottamano una casa a bassa prestazione energetica, ricevono uno sconto sulle imposte immobiliari (ipotecaria, registro, catastale), dovute in misura fissa (circa 600 euro) anziché percentuale. Il bonus fiscale vale anche in caso di permuta (vendo il vecchio appartamento per uno nuovo) a società di costruzioni o di recupero edilizio che a loro volta si impegnano nell'atto di acquisto a rivendere l'abitazione entro 5 anni dopo averla riqualificata, con un miglioramento del 50% del consumo energetico o una certificazione di classe A o B in caso di interi edifici. Chi compra queste case riqualificate ha il bonus IRPEF (detrazione del 50% delle spese con tetto a 150 mila euro in dieci anni, 65% con tetto a 200 mila se il costruttore ha abbattuto l'edificio per farne uno nuovo)
... Lo Sblocca-Cantieri ne introduce due (oltre gli altri due già popolari), validi dal primo gennaio 2015. Uno per l'adeguamento sismico di interi edifici: ciascun proprietario può detrarre tra il 50 e il 65% della spesa fino a 60 mila euro. L'altro "verde" per chi installa impianti "basati sull'impiego delle fonti rinnovabili" (50% delle spese con tetto a 96 mila euro).
... Se "comunità di cittadini, associazioni no profit, rappresentanze di categorie economiche" presentano "un progetto di riqualificazione", consistente "nella pulizia della stessa, nella manutenzione ed abbellimento di aree verdi, piazze o strade anche mediante la collocazione di elementi di arredo urbano o la realizzazione di eventi", ebbene quei cittadini possono essere esonerati "dal pagamento del corrispondente tributo". Nel caso della spazzatura, dunque zero Tari. Ma nella bozza di decreto si legge: "Il ministero dell'Economia si riserva osservazioni".