Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Cerchiamo di non allarmare chi ci legge.
E' vero che non è possibile, essendo in vita il futuro "de cuius" sottoscrivere dei patti di rinuncia che riguardino l'eredità ma è possibile comunque che donante e legittimari sottoscrivano una fideiussione personale a garanzia della banca e/o dell'acquirente.

Questa prassi, richiesta da molti notai e studi legali di svariati istituti di credito, soprattutto in tutti quei casi in cui donante in vita e legittimari mantengano dei buoni rapporti col donatario, può rappresentare una tutela utile.

Anche perchè parliamo di casi abbastanza infrequenti. Ad esempio, nella mia esperienza, non ho mai avuto a che fare con casi di riduzione e/o restituzione della donazione, che sono spesso più problemi teorici che non pratici (ad una mia richiesta sul forum di rappresentare casi effettivamente verificatisi non mi rispose nessuno!).

La risoluzione per mutuo dissenso, è una procedura che alcune sentenze della cassazione hanno "legittimato" rispetto ad una parte della dottrina poco favorevole ad un atto che poteva anche avere le caratteristiche proprie riconducibili ad una "donazione di una donazione", con la possibilità di raddoppiare il problema e non di superarlo.

Prima che l'atteggiamento della giurisprudenza mutasse riguardo a questa prassi i Notai erano restii a consigliarne la sottoscrizione.

Nei casi semplici, ad esempio in tutti quei casi in cui all'interno del medesimo atto di donazione, come spesso capita, vengano soddisfatti in egual misura tutti gli eredi legittimari, l'assicurazione è il sistema più economico per rassicurare le eccessive paure degli istituti di credito restii ad erogare mutui in caso di donazione.

Strano si vede che a nessuno gli andava di risponderti , ma di "sanguinose" eredità ve ne sono parecchie altro che riduzioni di tutto e di piu spesso la strategia di chi è in torto è quella di tirarla lunga per estenuare la controparte...
Per le revoche di donazioni non sono frequenti nella mia esperienza e quando pero capitano, e sono capitate, o erano revocatorie fallimentari o erano con intento di truffa ove a meta contenzioso , poi ricattavano "il pollo".
 

Est16

Membro Junior
Privato Cittadino
Per venderla quale puó essere la soluzione? Oppure é invefibe per altri 8 anni?
Se compro una nuova casa mi risulta seconda?
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Per venderla quale puó essere la soluzione? Oppure é invefibe per altri 8 anni?
Se compro una nuova casa mi risulta seconda?

In qualità di venditore il tuo solo obbligo è quello di "informazione". Sarà poi l'acquirente ad individuare, dopo aver consultato il proprio notaio di fiducia, quale soluzione potrebbe preferire.

Tieni presente che, qualora tu faccia ben presente per iscritto la provenienza donativa dell'immobile e questo non comporti alcun tipo di richiesta da parte dell'acquirente, non potranno successivamente essere avanzate richieste estemporanee senza il tuo preventivo consenso...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Io lo farei quando ho una proposta ...visto che qualche soldino ti costa ...

Però, presentare l'immobile con il problema già risolto potrebbe interessare più acquirenti.

A me piacerebbe, comunque, che i notai la smettessero di fare donazioni o avvisassero come si deve le parti, che poi cascano dal pero quando vogliono vendere...
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
Però, presentare l'immobile con il problema già risolto potrebbe interessare più acquirenti.

A me piacerebbe, comunque, che i notai la smettessero di fare donazioni o avvisassero come si deve le parti, che poi cascano dal pero quando vogliono vendere...
Semplice , basta o non citarla o essere trasparenti dicendo appunto che l immobile verra riportato in in capo al donante
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Semplice , basta o non citarla o essere trasparenti dicendo appunto che l immobile verra riportato in in capo al donante
Non sempre è possibile (ad es. donante morto).
Per ogni situazione concreta si può trovare una soluzione diversa (risoluzione della donazione, fideiussione, assicurazione...)
L’importante , da venditori di immobile donato, è essere consapevoli che può dare qualche grattacapo, sopratutto per acquirenti che necessitano di mutuo.

È vero che in molti , senza che i notai informassero delle possibili successive difficoltà di vendita, hanno fatto donazioni in buona fede, e adesso hanno il problema.
 

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