Le tue argomentazioni hanno un senso, ma anche quelle del curatore ce l'hanno.
Lui era tenuto alla custodia dei beni, ma non può impedire né il normale degrado, né atti di malintenzionati.
Lui doveva informarti sullo stato del bene, ma ufficialmente non è né un tecnico né, come dice lui, un fotografo. Tu dal canto tuo hai avuto la possibilità di visionare il bene (anche portando un tuo tecnico), e non lo hai fatto per tua scelta. Ma le informazioni vanno desunte non solo dalla documentazione, ma anche dagli altri mezzi ragionevolmente praticabili, tra cui la visione diretta cui ti hai rinunciato. E non puoi nemmeno fingere di ignorare che un immobile non utilizzato per 4 anni può subire un degrado anche importante.
Lui sarà stato avaro di informazioni, o troppo rigoroso e attaccato all'ufficialità. Ma tu sei stato incauto nell'acquisto, e anche questo è un comportamento giuridicamente rilevante (si chiama appunto "incauto acquisto"). E poi, se ti avesse mostrato le foto fatte da lui, i creditori avrebbero potuto sostenere che lo ha fatto per deprezzare l'immobile o per dissuadere la concorrenza, favorendo l'interesse di qualcuno a loro danno.
Tieni presente che gli avvocati hanno la tendenza a dare molta più importanza alle carte e meno ai fatti, di quanto possa sembrare reagionevole per una persona normale. E questo perché le carte sono lì che parlano, mentre i fatti vanno dimostrati.
Se vuoi imbarcarti in una causa, la vedo in salita. Ma può anche andarti bene, nel senso che puoi trovare un giudice rivoluzionario che dice "basta! Gli acquirenti vanno tutelati!" e che sovverte lo status quo dei ruoli di curatore e custode, come sono stati finora interpretati. Dopo di che, ci saranno appello e Cassazione, perché non credo che un avvocato di mestiere si farà bastonare in primo grado senza reagire. E anche qui ti serviranno dei giudici rivoluzionari.
Spero che comunque, nonostante le riparazioni da fare, il prezzo di acquisto sia stato tale da mantenere l'affare in attivo.