Salve sono Antonio, mi pare che gli argomenti trattati relativi al contratto preliminare siano vasti,
ma devo capire se oggi in Italia ci siano giuristi, che a mio mal grado diano un unico concetto di
risoluzione e chiarezza. Questo commento perchè consultando Avvocati, Notai e tecnici vari ognuno dice la sua.
Vengo e mi spiego: mio papà firma nell'agosto 2008 un preliminare per la permuta di un terreno in cambio di un 18% di una costruzione futura.(Anche se gli accordi verbali erano altri).
Nel 2009 insieme ad altri proprietari terrieri confinanti viene presentato il piano di lottizzazione
e approvato dal comune e da tutti gli enti preposti sempre nel 2009.
Nel preliminare viene indicato che l'impresa costruttrice (nonchè anch'essa proprietaria di un
lotto confinante) la seguente dicitura :
viene immessa da oggi nel materiale godimento del terreno e viene autorizzato alle
lavorazioni necessarie per eventuali movimenti terra, sondaggi, ecc..Ma che la proprietà ed il
possesso giuridico si trasferiranno alla stipula dell'atto definitivo che verrà perfezionato
in seguito al piano di Lottizzazione.
Di per sè l'impresa dichiara di assumere l'obbligo nei confronti di mio padre (il quale accetta)
di realizzare sul terreno il 18% del volume edificabile.Il volume di ogni singola villetta è pari
a 360Mq il 18% equivale facendo i calcoli a 265mq.Nella sezione Patti e condizioni comuni si scrive :
il corrispettivo dell'appalto viene convenuto nella somma di Euro.....(parte lasciata in bianco) più
IVA fissata a forfait e globalmente, pari al valore dell'immobile secondo Perizia Giurata,
senza possibilità perciò di diminuzione o di aumento in caso di modificazioni dei costi in corso d'opera.
Domanda la parte lasciata in bianco è causa di nullità del preliminare?
La perizia non essendo citatà qual'è è causa di nullità.
Abbiamo noi provveduto a far fare una nuova perizia di stima retrodatanto la stima al 2008 e
non al 2011, possiamo far valere questa nostra perizia?
Non si fà per nessuna ragione, riferimento a nessuna fidiussione è SENTITE SENTITE, con senteza
della Cassazione 5749/2011 non si può far valere il dlgs 122/2005 da parte dell'acquirente perchè
trattasi di edifici soltanto sulla carta ma per il quale non sia stato ancora richiesto il permesso
di costruire (esiste solo l'approvazione del piano di lottizzazione del 2009)
Alcuni notai dicono che il contratto preliminare si può citare in giudizio poichè manca l'importo,
alcuni dicono che il preliminare è valido, alcuni avvocati non sono neanche in grado di pronunciarsi.
Sapete voi darmi un'indicazione?
Ci sono altre garanzie che posso far inserire nell'atto definitivo?
Nel ringraziarVi anticipatamente colgo l'occasione per salutare chiunque abbia voglia di chiarire.
ma devo capire se oggi in Italia ci siano giuristi, che a mio mal grado diano un unico concetto di
risoluzione e chiarezza. Questo commento perchè consultando Avvocati, Notai e tecnici vari ognuno dice la sua.
Vengo e mi spiego: mio papà firma nell'agosto 2008 un preliminare per la permuta di un terreno in cambio di un 18% di una costruzione futura.(Anche se gli accordi verbali erano altri).
Nel 2009 insieme ad altri proprietari terrieri confinanti viene presentato il piano di lottizzazione
e approvato dal comune e da tutti gli enti preposti sempre nel 2009.
Nel preliminare viene indicato che l'impresa costruttrice (nonchè anch'essa proprietaria di un
lotto confinante) la seguente dicitura :
viene immessa da oggi nel materiale godimento del terreno e viene autorizzato alle
lavorazioni necessarie per eventuali movimenti terra, sondaggi, ecc..Ma che la proprietà ed il
possesso giuridico si trasferiranno alla stipula dell'atto definitivo che verrà perfezionato
in seguito al piano di Lottizzazione.
Di per sè l'impresa dichiara di assumere l'obbligo nei confronti di mio padre (il quale accetta)
di realizzare sul terreno il 18% del volume edificabile.Il volume di ogni singola villetta è pari
a 360Mq il 18% equivale facendo i calcoli a 265mq.Nella sezione Patti e condizioni comuni si scrive :
il corrispettivo dell'appalto viene convenuto nella somma di Euro.....(parte lasciata in bianco) più
IVA fissata a forfait e globalmente, pari al valore dell'immobile secondo Perizia Giurata,
senza possibilità perciò di diminuzione o di aumento in caso di modificazioni dei costi in corso d'opera.
Domanda la parte lasciata in bianco è causa di nullità del preliminare?
La perizia non essendo citatà qual'è è causa di nullità.
Abbiamo noi provveduto a far fare una nuova perizia di stima retrodatanto la stima al 2008 e
non al 2011, possiamo far valere questa nostra perizia?
Non si fà per nessuna ragione, riferimento a nessuna fidiussione è SENTITE SENTITE, con senteza
della Cassazione 5749/2011 non si può far valere il dlgs 122/2005 da parte dell'acquirente perchè
trattasi di edifici soltanto sulla carta ma per il quale non sia stato ancora richiesto il permesso
di costruire (esiste solo l'approvazione del piano di lottizzazione del 2009)
Alcuni notai dicono che il contratto preliminare si può citare in giudizio poichè manca l'importo,
alcuni dicono che il preliminare è valido, alcuni avvocati non sono neanche in grado di pronunciarsi.
Sapete voi darmi un'indicazione?
Ci sono altre garanzie che posso far inserire nell'atto definitivo?
Nel ringraziarVi anticipatamente colgo l'occasione per salutare chiunque abbia voglia di chiarire.