chiariamo: oggettivamente, per ora, siamo il paese piu tranquillo al mondo: niente piazza ingombre di indignados, niente banlieues in fiamme, nemmeno uno straccio di rivolta londinese 2011, zero occupy wall street, niente, il nulla assoluto, tutti placidi. Gran delirio sui social network, ma finisce li. Evidenemente sta funzionando il modello familista, con redistribuzione del reddito "intramoenia".
Ma infatti non è che siamo alla fame, c'è però un prendere coscienza forte dello scarso potere d'acquisto, anche da parte del ceto "bene". Gente che prima considerava una buona spesa un certo pezzo d'arrendamento oggi ti guarda come a dire "ma sei scemo a farmi buttare soldi così?"
Senza arrivare a situazioni catastrofiche (che oggettivamente sono lontane) siamo però in una fase di assestamento importante, come non se ne vedeva dal dopoguerra: c'è crollo verticale del mercato interno perchè i redditi non sono proporzionati ai prezzi. Punto. E non c'è settore deluxe che tenga, secondo me.
Ergo: o aumentano i redditi (e tenderei ad escluderlo) oppure si riaggiustano i prezzi. Ecco perchè dico che è utopistico pensare che qualcuno si arricchisca e basta, ti devi adeguare per forza in qualunque settore privilegiato ti trovi.In alcuni settori succede subito (perchè altrimenti chiudi), in altri settori non è così scontato. Infatti nell'immobilare chi chiude sono gli intermediari, perchè purtoppo si trovano a mediare per un prodotto che quasi nessuno vuole, tantomeno a quel determinato prezzo. Non potendo agire su nessuna leva ci rimettono la pelle.
A meno di non ingegnarsi per occuparsi sempre più di mercato estero.[DOUBLEPOST=1393408682,1393408468][/DOUBLEPOST]
secondo me (mi tocco mentre lo scrivo), siamo ampiamente al di sotto del punto di rottura....
anche secondo me. Però non si può sperare nel miglioramento, assolutamente. Appartamenti da 450k saranno sempre più utopia in una qualunque città, tranne (forse) Roma. Non c'è da lamentarsi dell'invenduto, c'è da studiare soluzioni per abbassare notevolmente i costi (quelli reali, voglio dire).