Il titolo della discussione è relativo al fatto che sia necessario o meno registrare. E la risposta alla discussione è univoca:
è obbligatorio! Che piaccia o meno è così.
Quindi potete dire quello che volete, consiglio, suggerimento, spiegazione dei massimi sistemi al cliente, che è la tassa più iniqua del mondo (insieme al canone RAI!
)... La registrazione è obbligatoria anche in caso di clausola sospensiva con imposta fissa. Questa è la certezza da cui partiamo.
Poi ci siamo spostati un po' fuori tema, in quanto il sottoscritto poneva un problema di tipo pratico, che per quanto molto remoto, potrebbe succedere. Tu dici che è più teorico che pratico, e magari hai ragione; abbiamo però visto in questi ultimi due anni quanti contratti stiano saltando, per i motivi più disparati, e quindi a mio avviso usare un criterio di prudenza, oltre che di rispetto della legge, è d'uopo.
Così come la metti sottoscrivo in pieno, né credo di aver mai sostenuto diversamente. Basta rileggere i miei post. Io ho parlato di una forma di prelazione di
un contratto registrato rispetto ad uno non registrato, a parità di altre circostanze, e fermo restando che chi si è impegnato due volte (potrebbe averlo fatto anche l'acquirente!) comunque può essere chiamato a risarcire il o i danneggiati. Ovvio che la trascrizione ti blinda da qualsiasi cosa successiva, compresi pignoramenti, ipoteche, sequestri, ecc. La registrazione mai.
Ma il punto non è questo. Una delle due parti può essere sempre inadempiente, per mille motivi, e l'AI non ne è responsabile in alcun modo. Ma se in casi come quello su citato viene contestato ad una parte di non aver registrato il contratto rispetto all'altro, ripeto, a parità di altre condizioni, tu AI che hai suggerito (non uso il termine consigliato, ma poco cambia) di non registrare, cosa dici al tuo cliente? Ovviamente è sempre possibile farlo dopo, pagando una mora, o addirittura andando direttamente a trascrivere. Considerando tutte le possibili soluzioni, il caso è più teorico che pratico, e su questo potresti aver ragione. Ma il cliente che comunque dovesse imbattersi in questa cosa, quello che era a digiuno di ogni nozione e si fidava ciecamente del tuo operato, cosa dovrà pensare di te AI?
Lungi da me dire quello che deve fare un giudice, ma certamente una delle due parti (dopo colui che ha sottoscritto i due contratti, che chiaramente è il maggior responsabile) è in difetto rispetto all'altra.
Dpr 26.04.1986 n.131 art. 18 comma 1:
La registrazione, eseguita ai sensi dell’art. 16, attesta l’esistenza degli atti ed attribuisce ad essi data certa di fronte ai terzi a norma dell’art. 2704 del codice civile.
art. 2704 c.c.
La data della scrittura privata della quale non è autenticata la sottoscrizione non e certa e computabile riguardo ai terzi, se non dal giorno in cui la scrittura è stata registrata o dal giorno della morte o della sopravvenuta impossibilità fisica di colui o di uno di coloro che l'hanno sottoscritta o dal giorno in cui il contenuto della scrittura è riprodotto in atti pubblici (2699) o, infine, dal giorno in cui si verifica un altro fatto che stabilisca in modo egualmente certo l'anteriorità della formazione del documento.
Infine, ricordo che la data certa è uno strumento probatorio che può avere anche altri usi diversi da quello ipotizzato. Mi verrebbe in mente un possibile fallimento del venditore, in caso fosse un imprenditore, o altro esempio come potete leggere qui. Ma in questa sede non è il caso di analizzare tutti i possibili casi, sia perché non è nostra materia sia perché sono tutte questioni giurisprudenziali che esulano dal fatto che una registrazione va sempre fatta per obbligo di legge.
Mi sembra un parere molto personale e opinabile il tuo. Il fatto che lo Stato commetta una serie di ingiustizie e fuori di discussione, ma se poi dobbiamo ragionare in "punta di legge", certamente non è lecita nessuna delle due cose.
Se percepisco dei soldi senza rilasciare lo scontrino sono un evasore. Se non pago delle imposte allo Stato sono un evasore. Io l'analogia la vedo.
Se è giusto o meno, è un altro discorso. Perché secondo voi è giusto che un imprenditore possa arrivare a pagare al fisco fino e se non oltre il 70% dell'utile? E' giusto che abbiano tolto o ridotto le pensioni di invalidità senza verificare a chi fossero destinate (persino a gente con il 100% di disabilità)?
Ci dovremmo scandalizzare per ben altro!