Beh, però non facciamo autolesionismo , non è proprio così, secondo lo stesso principio manderesti via anche l'impresa perchè avrebbe dovuto avvisarlo? Non direi, non affibbiamoci più responsabilità di quelle che già abbiamo.
Quando si tratta di sicurezza sul lavoro che, lo sappiamo, implica responsabilità civili e penali è giusto che ognuno faccia il proprio lavoro nell'ambito circoscritto delle proprie responsabilità.
Per esempio, a beneficio di
@bebo1972, in una ristrutturazione come la sua il committente ha pochi ma decisivi obblighi:
- deve dotarsi di un architetto che asseveri il progetto e lo depositi in comune,
- deve dotarsi di un responsabile della sicurezza,
- deve incaricare imprese con il durc in regola (facciamola facile),
- deve fare la sua brava variazione catastale.
Se il committente non fa o non sa una di queste cose... embè la responsabilità è sua.
Il progettista, il direttore dei lavori, l'impresa, ognuno ha le sue responsabilità ben definite, nessuna delle quali riguarda il dotarsi o meno di un piano della sicurezza.
Anzi, il tecnico, a differenza degli operai delle imprese, non ha neppure l'obbligo di fare il corso della sicurezza.
Noi a studio informiamo i nostri clienti che è necessario fare il piano e ci dilunghiamo in spiegazioni, ma la nostra è solo una cortesia professionale, se poi decidono di non fare il psc per *risparmiare* sono liberissimi di fare come credono!
Tra l'altro nei cantieri "piccoli" spesso non fanno neppure controlli come invece avviene nei cantieri di opere pubbliche.
Passano passano
, che sia un appartamento, un'ambasciata o una palestra fanno i loro giusti controlli, arrivi e ti ritrovi un vigile urbano insieme ad un tecnico del comune che passeggiano per il tuo cantiere, o magari passa il vigile e senza dire nulla emette una multa perchè l'occupazione del suolo pubblico è scaduta ieri o arrivando a cantiere trovi un verbale perchè Costantino era sulla scala a dipingere il soffitto con le sneakers e il cartellino sta bene a casa...