Considerato che ridete, colorate e beffarde, pure fieri, di sedere su auto progettate e realizzate da criminali di guerra.
Sia il fondatore che il figlio successore, ufficiale delle SS, condannato per lo sfruttamento di manodopera in stato di schiavitù.
Quando parliamo di soggetti di carnagione bianca.
Perché quella colorata invece finiva direttamente nei forni o nelle camere a gas.
Non è un caso che nel 2018, (quindi l'altro ieri non settant'anni fa') i successori di quell'impero automobilistico, creando la "Ferry Porsche Foundation", si guardano bene pure li', dal pubblicare la benche' minima biografia, dei loro congiunti/fondatori.
Ciò per ovvi motivi di convenienza e di astuzia commerciale.
Proprio per riuscire ad intercettare, ogni genere di clientela, sopratutto, tra le fila dei ciarlatani.
Interessati più alla forma che alla sostanza delle cose.
Non stupisce, vedere spesso alla guida di quei modelli, delinquenti o soggetti che svolgono attività di puscher.
Chiedilo ad un miliardario ebreo se vuole comprarsi e ridere come un ebete seduto su una porsche.