Umberto92

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Privato Cittadino
Salve a tutti :)

Ho fatto una proposta di acquisto con condizione sospensiva legata all'esito del mutuo bancario e avrei un paio di domande.

Supponiamo che io domani ricevi un'offerta lavorativa migliore e cambi lavoro.
Il proprietario mi accetti l'offerta e quindi vado a chiedere il mutuo alla banca.
La banca non gradisce il cambio, o in particolare la nuova azienda e decide di non darmi il mutuo.
In questo caso sono comunque esente dal pagare la caparra in quanto rientra comunque nella condizione di "esito mutuo" o può essere usato contro di me per tenersi i soldi della caparra?

Discorso analogo, ho la proposta di acquisto accettata dal proprietario e io cambio lavoro.
L'azienda purtroppo mi licenzia entro il primo mese perchè non mi gradisce come persona e io resto senza lavoro. A quel punto giustamente nessuna banca mi concede un mutuo, quindi si ritorna al discorso di "esito mutuo". Anche qui stessa domanda, perdo la caparra o non è un mio problema?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Supponiamo che io domani ricevi un'offerta lavorativa migliore e cambi lavoro.
Il proprietario mi accetti l'offerta e quindi vado a chiedere il mutuo alla banca.
La banca non gradisce il cambio, o in particolare la nuova azienda e decide di non darmi il mutuo.
In questo caso sono comunque esente dal pagare la caparra in quanto rientra comunque nella condizione di "esito mutuo" o può essere usato contro di me per tenersi i soldi della caparra?

Essendo stato tu a modificare le tue condizioni lavorative (com'è giusto che sia), se cambiando lavoro scegli un'azienda che non ispira fiducia alla banca (e soprattutto, sicuramente azzeri la tua anzianità aziendale), la banca può non gradire e non erogarti il mutuo, ma ciò non ti esenta dal pagamento della caparra.

E' noto a tutti che cambiare lavoro durante un'istruttoria per la concessione di mutuo può condizionarne negativamente l'esito, quindi sarebbe un escamotage perfetto perché la gente si metterebbe d'accordo col datore di lavoro pur di non perdere la caparra, magari consistente: specialmente i neoassunti e i neo-lavoratori più giovani che non hanno nulla da perdere!

Durante l'istruttoria ti impegni a non variare la tua condizione lavorativa, altrimenti la causa del cattivo esito dell'istruttoria ovviamente sei tu: non ci vuole la scienza a capirlo.

Discorso analogo, ho la proposta di acquisto accettata dal proprietario e io cambio lavoro.
L'azienda purtroppo mi licenzia entro il primo mese perchè non mi gradisce come persona e io resto senza lavoro. A quel punto giustamente nessuna banca mi concede un mutuo, quindi si ritorna al discorso di "esito mutuo". Anche qui stessa domanda, perdo la caparra o non è un mio problema?

Stessa risposta: la situazione è identica alla precedente, hai VOLONTARIAMENTE cambiato lavoro durante l'istruttoria, mettendo a rischio la stabilità del tuo nuovo posto di lavoro perché post-Renzi e senza anzianità aziendale, e quindi il cattivo esito dell'istruttoria per la concessione di mutuo è a te imputabile, nel senso che ti sarebbe bastato non cambiare lavoro per non mandare tutto a pallino.

In sintesi, cambiare lavoro oppure cambiare lavoro facendosi licenziare non è un buon escamotage per non pagare quanto dovuto al venditore in questa situazioni di mancato ottenimento mutuo, poiché la causa di tutto sei stato tu con un'azione volontaria: ti sei licenziato volontariamente. Non avresti dovuto farlo. Nessuno ti ha obbligato a farlo, anche e soprattutto durante un'istruttoria.
 

Umberto92

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Okay sei stato molto chiaro, ho un'ultima domanda.

Se il cambio lavoro avviene prima che il venditore firmi la proposta di acquisto, oppure nel periodo di "vuoto" tra due o più proposte di acquisto, a quel punto perdo la caparra lo stesso?

Ti faccio l'esempio pratico, la mia proposta di acquisto è valida un'altra settimana ma sto facendo colloqui nel frattempo.
Se tra una settimana il venditore rifiuta la mia proposta di acquisto, allora io posso decidere di cambiare intanto lavoro e subito dopo aver effettuato il cambio fare una nuova proposta di acquisto al venditore. In questo caso varrà solamente la nuova proposta, e io avrò già cambiato lavoro quindi non sarà "colpa mia" la non riuscita del mutuo. Giusto?
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Sei in torto anche se cambi lavoro 5 secondi dopo aver fatto la proposta, a prescindere dalla sua accettazione o meno.
Quando fai la proposta hai delle condizioni lavorative, se 5 secondi dopo le cambi, vuol dire che vuoi far naufragare le condizioni che ti permettono di ottenere il mutuo, è palese.
Perché il lavoro lo cambi, licenziandoti, ben sapendo che inficerai le condizioni iniziali di cui godevi quando hai firmato la proposta.
Non divertiamoci a far fare proposte di acquisto a diciottenni e a farli licenziare per non far pagare loro alcuna penale. Per fortuna le agenzie sono abbastanza scaltre per sgamare questi escamotage.

ma sto facendo colloqui nel frattempo.

Se stai facendo colloqui esistono le "LETTERE DI IMPEGNO". Nessuno è disposto ad assumerti domattina. Tutti di solito ti mettono in mano una lettera di impegno dove ti danno 30-60-90 giorni per decidere se accettare o meno, anche perché quando hai in mano la lettera d'impegno puoi andare dal tuo datore di lavoro e dirgli, "Senti, ho trovato un'azienda che mi dà il 20% in più sul lordo annuo, che vogliamo fare? Ti consegno le dimissioni oppure me lo dai tu il 20% in più sul lordo annuo con decorrenza 90 giorni e formalizziamo il tutto subito? Fammi sapere entro 7 giorni perché devo dare una risposta".
 

Umberto92

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Credo stiamo andando un po' fuori tema. Non è mia intenzione fare questi giochetti ne trovare escamotage per non prendere più l'immobile.
A me l'immobile interessa, ma nel frattempo interessa anche migliorare la mia situazione contrattuale visto che come data ultima per l'accettazione del mutuo abbiamo Novembre.

Detto ciò invece questa volta non ho ben capito se la caparra mi verrebbe restituita o no. Provo a rispiegarmi: ho fatto una prima proposta di acquisto. Nel caso in cui questa mi venga rifiutata o comunque scada il termine ultimo, io a quel punto sono libero di cambiare lavoro in qualsiasi momento in quanto non ho vincoli nell'immediato.

Dopo aver effettuato il cambio lavoro, magari vorrei fare una nuova proposta più alta allo stesso immobile e quindi allo stesso venditore. Nel caso lui accetti, stesse condizioni di esito mutuo, ma il mutuo non mi venga erogato io sono in torto? Per aver cambiato lavoro subito prima avergli fatto la proposta? Oppure c'è un legame legale tra le proposte di uno stesso immobile? Nel caso sono dei termini dopo i quali io sono libero di fare una nuova proposta senza rischiare di perdere la caparra?
 

francesca63

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Privato Cittadino
In questo caso sono comunque esente dal pagare la caparra in quanto rientra comunque nella condizione di "esito mutuo" o può essere usato contro di me per tenersi i soldi della caparra?
Intanto sarebbe utile sapere come è stata formulata la condizione sospensiva; se è vaga, riferita solo all'erogazione del mutuo, se il mutuo non arriva ( per qualsiasi motivo), il contratto resta inefficace e non si perde la caparra ( anzi, la somma in deposito, destinata a diventare caparra con l'ok al mutuo e la consegna al venditore).
Discorso analogo, ho la proposta di acquisto accettata dal proprietario e io cambio lavoro.
L'azienda purtroppo mi licenzia entro il primo mese perchè non mi gradisce come persona e io resto senza lavoro. A quel punto giustamente nessuna banca mi concede un mutuo, quindi si ritorna al discorso di "esito mutuo". Anche qui stessa domanda, perdo la caparra o non è un mio problema?
Stessa risposta; no mutuo, no perdita caparra ( salvo condizione scritta in altro modo).
In sintesi, cambiare lavoro oppure cambiare lavoro facendosi licenziare non è un buon escamotage per non pagare quanto dovuto al venditore in questa situazioni di mancato ottenimento mutuo, poiché la causa di tutto sei stato tu con un'azione volontaria: ti sei licenziato volontariamente. Non avresti dovuto farlo. Nessuno ti ha obbligato a farlo, anche e soprattutto durante un'istruttoria.
Se c'è condizione sospensiva, e non è scritto che la condizione è in favore del solo acquirente, qualsiasi motivo che impedisca di avere il mutuo è sufficiente per non rendere efficace il contratto, e quindi non si perdono soldi e non devono le provvigioni.
Provo a rispiegarmi: ho fatto una prima proposta di acquisto. Nel caso in cui questa mi venga rifiutata o comunque scada il termine ultimo, io a quel punto sono libero di cambiare lavoro in qualsiasi momento in quanto non ho vincoli nell'immediato.
E ci mancherebbe ...
Dopo aver effettuato il cambio lavoro, magari vorrei fare una nuova proposta più alta allo stesso immobile e quindi allo stesso venditore. Nel caso lui accetti, stesse condizioni di esito mutuo, ma il mutuo non mi venga erogato io sono in torto? Per aver cambiato lavoro subito prima avergli fatto la proposta? Oppure c'è un legame legale tra le proposte di uno stesso immobile? Nel caso sono dei termini dopo i quali io sono libero di fare una nuova proposta senza rischiare di perdere la caparra?
Discorso assurdo, non esiste nessun legame, e tu sei libero di cambiare lavoro quando vuoi, a tuo rischio e pericolo.
Come scritto sopra, bisognerebbe leggere la condizione sospensiva; ma, in linea di massima, no mutuo, no spese.
Però è ovvio che, se stai cercando un altro lavoro, e il nuovo lavoro potrebbe non essere sicuro, andare a fare proposte in questa fase potrebbe essere solo una grande perdita di tempo, anche per il venditore.
Quindi io mi porrei qualche domanda; non conviene , volendo cambiare lavoro, aspettare a progettare una acquisto immobiliare, e vedere prima come va il lavoro ?
 

Umberto92

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Okay appena sono a casa riporto per bene la condizione sospensiva, cosi valutiamo.

Purtroppo attualmente l'interesse per l'immobile e l'interesse per i colloqui che sto facendo vanno di pari passo. Visto che i tempi per l'acquisto di un immobile sono abbastanza lunghi non mi va di limitarmi e aspettare magari anche inutilmente.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Purtroppo attualmente l'interesse per l'immobile e l'interesse per i colloqui che sto facendo vanno di pari passo.

A parità di interesse, il lavoro è un "Win For Life" e quindi dovrebbe avere priorità su tutto, anche sulla scelta di un immobile.
Concentrati sui colloqui di lavoro e non sugli acquisti immobiliari.
Questo ovviamente è solo il mio consiglio.
 

Umberto92

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
L'ultima cosa che farei, in attesa della delibera del mutuo, è cambiare lavoro.

Così come un mio cliente ha avuto la bella idea di comprarsi la macchina nuova facendo un finanziamento, proprio mentre aspettava la delibera.

Indovina cosa ha fatto la banca ?

Hai ragione ma diciamo che io sono ad uno step precedente, ovvero alla proposta.
Nel caso me la accettino evito di cambiare subito lavoro e aspetto.

Comunque ho già parlato con il direttore della banca e in teoria non dovrebbero esserci problemi in quanto mi ha detto che per loro basta il primo accredito, quindi circa un mese dal cambio lavoro.

Però mi devo tutelare nel caso in cui qualcosa vada storto quindi devo essere sicuro che se cambio lavoro non si tengono la caparra.
 

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