Per le opportune verifiche, riporto qui di seguito l'art. 1-bis. ( aggiunto ) della legge n° 122 / 2010
- Gli atti pubblici e le scritture private autenticate tra vivi aventi ad oggetto il trasferimento, la costituzione o lo scioglimento di comunione di diritti reali su fabbricati già esistenti, ad esclusione dei diritti reali di garanzia, devono contenere, per le unità immobiliari urbane, a pena di nullità, oltre all'identificazione catastale, il riferimento alle planimetrie depositate in catasto e la dichiarazione, resa in atti dagli intestatari, della conformità allo stato di fatto dei dati catastali e delle planimetrie, sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale. La predetta dichiarazione può essere sostituita da un'attestazione di conformità rilasciata da un tecnico abilitato alla presentazione degli atti di aggiornamento catastale. Prima della stipula dei predetti atti il notaio individua gli intestatari catastali e verifica la loro conformità con le risultanze dei registri immobiliari.".
Continuo a credere che la problematica non sia così facilmente risolvibile attestando colpe o altro al Notaio o alle dichiarazioni mendaci, dell'una o dell'altra parte, la situazione deve avere un'attenta disanima da parte di un tecnico preparato che possa verificare laddove e se ci sono problematiche urbanistico o di altro tipo, non dobbiamo dimenticare che si tratta di un immobile edificato ante 1967 ( quindi ogni eventuale abuso o altra mancanza viene di fatto sanata ), penso che l'atto non si possa definire nullo " de facto " e/o in maniera così semplicistica, in quanto il Notaio è obbligato per legge alla conformità catastale quindi alla verifica della corrispondenza delle piantine catastali con la situazione reale e degli intestatari, eventuali abusi o altro devono essere rilevati con apposito mandato e comunque la dicitura " ante 67 " unita alle dichiarazioni rese , in quanto lenzuolate ... lo pone al sicuro; non dimentichiamo che acquistare un'immobile con abusi non sanati è possibile oltre che prassi relativamente comune... l'abuso è ( purtroppo ) in alcuni casi come il gioco della scopa... quando e se la musica si ferma chi è con la scopa in mano paga pegno.