Lo penso anche io, anche se debbo dire che la casa mi interessa abbastanza per questo che non ho fatto saltare la trattativa ma lasciati in sospeso affinchè vengano incontro alle mie sacrosante premure.
Vedremo gli sviluppi...
Formalmente non si discute.
Ma va' ricordato, pure ai miei colleghi qui che leggono, che la proposta non e' l'atto definitivo.
La sua funzione, e' quella principalmente, di andare d'accordo sul prezzo.
Un proprietario, ha tutto il diritto di firmare, per quanto gli appartiene, pure se non e' l'unico.
La firma di tutti gli aventi diritto sulla proposta, che pure era intestata ad uno solo, e' sufficiente per una buona conclusione del negozio.
In sede di preliminare, si intesteranno i dati di ciascuno, ad intervenire successivamente all'atto definitivo.
Molto spesso, acquirenti e mediatori zelanti, tanto non lo sono.
Si pensi a quegli assegni lasciati a sostegno di proposte intestate a societa' costruttrici.
Nel loro statuto, spesso (90% dei casi) e' previsto che per cedere in vendita, sia necessaria la firma di tutti o di una parte determinata dei soci.
Escludendo la validita' di firma del solo amministratore.
Il quale infatti, se interviene solo all'atto definitivo, lo fara' con procura protempore.
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