PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Lo penso anche io, anche se debbo dire che la casa mi interessa abbastanza per questo che non ho fatto saltare la trattativa ma lasciati in sospeso affinchè vengano incontro alle mie sacrosante premure.
Vedremo gli sviluppi...

Formalmente non si discute.

Ma va' ricordato, pure ai miei colleghi qui che leggono, che la proposta non e' l'atto definitivo.

La sua funzione, e' quella principalmente, di andare d'accordo sul prezzo.

Un proprietario, ha tutto il diritto di firmare, per quanto gli appartiene, pure se non e' l'unico.

La firma di tutti gli aventi diritto sulla proposta, che pure era intestata ad uno solo, e' sufficiente per una buona conclusione del negozio.

In sede di preliminare, si intesteranno i dati di ciascuno, ad intervenire successivamente all'atto definitivo.

Molto spesso, acquirenti e mediatori zelanti, tanto non lo sono.

Si pensi a quegli assegni lasciati a sostegno di proposte intestate a societa' costruttrici.

Nel loro statuto, spesso (90% dei casi) e' previsto che per cedere in vendita, sia necessaria la firma di tutti o di una parte determinata dei soci.
Escludendo la validita' di firma del solo amministratore.

Il quale infatti, se interviene solo all'atto definitivo, lo fara' con procura protempore.
 
Ultima modifica:

Rosa1968

Membro Storico
Hai detto bene. Accetti per la tua quota. Tu non puoi disporre delle altre quote intestate ad altri. L'esperienza a me ha insegnato di procedere nel modo corretto. E vostra bada vostra intenzione vendere? Bene. Firmate tutti la volontà e il prezzo. C'È una proposta? Ottimo dato che la proposta vi deve portare al preliminare e al rogito. Accettate tutti.
Per le società l'incarico te lo da chi ha il potere mi spiego?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Hai detto bene. Accetti per la tua quota. Tu non puoi disporre delle altre quote intestate ad altri. L'esperienza a me ha insegnato di procedere nel modo corretto. E vostra bada vostra intenzione vendere? Bene. Firmate tutti la volontà e il prezzo. C'È una proposta? Ottimo dato che la proposta vi deve portare al preliminare e al rogito. Accettate tutti.
Per le società l'incarico te lo da chi ha il potere mi spiego?

Infatti, una o mille quote diverse, non possono essere vendute, se non davanti al notaio rogante.

Che il costruttore si presenti da te con lo statuto altra utopia.

I requisiti successivi, del contratto proposta, da fare osservare, sono piu importanti in quella fase.

Il riconoscimento di tutti gli aventi causa, del quanto, del come e del quando.

Una semplice proposta, con assegno a deposito, con termini brevi di irrevocabilita' e' sufficiente, per restare a vedere se vi e' qualche dissenziente alla vendita.

Se vi fosse disaccordo tra le parti, inutile quanto impossibile, procedere.

Procedere non ha niente a che vedere con rogare.

Chi, deve prendere cosa, si precisera' nel contratto preliminare.

Dove gli insegnamenti dell'esperienza saranno imprescindibili.
 
Ultima modifica:

Rosa1968

Membro Storico
non ho capito niente. Comunque la giri tutti devono essere d'accordo dalle prime fasi per arrivare basta, non ci sono storie. Cosa c'entra il costruttore con i soci, mica puoi paragonare una flotta di eredi proprietari con una società. Non capisco il nesso.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Non capisco il nesso.

Una flotta di eredi, aventi titolo su di un bene, è paragonabilissima alla compagine societaria di una ditta di costruzioni.

I poteri di questi sono previsti dallo statuto della società.

Esattamente come accade per un titolo di successione, nello statuto, sono conferiti ad alcuni soci, a tutti, oppure ad uno solo, i poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione.

Mentre ad altri soggetti, che pure possono essere diversi, viene conferita la rappresentanza legale. Ossia il potere di firma e quindi di cessione in vendita.

Il 99%, degli statuti societari, prevedono la firma di tutti i soci costituenti la compagine sociale.
Requisito fondamentale per l'efficacia della disposizione di vendita.

Accade che, seppure la proposta sia intestata giustamente alla società, la firma di accettazione su di questa, sia solo dell'amministratore.

Come se per la flotta di eredi, potesse firmasse un singolo coerede, in una proposta zelantemente intestata alla società.

Molto spesso l'errore si riporta pure nel preliminare.

Fino al rogito, dove la procura o l'intervento del consiglio di amministrazione, dispone in vendita il bene, in via definitiva.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
No, Pyer, non è così.

Chiedi ad @Antonello che ha appena vinto una causa nei confronti di un erede "disinvolto".

E da parte mia ti posso dire che l'unica causa che ho perso 20 anni fa è stato perchè un incarico era stato firmato da uno solo dei proprietari, il marito, pur essendo in comunione dei beni con la moglie e pur essendoci nell'incarico la clausola che si impegnava anche in nome e per conto della moglie...
 

FraAg.Milano

Membro Junior
Agente Immobiliare
Proposta intestata a tutti i proprietari e firma per accettazione di tutti i proprietari, Fine. Non ci sono altre strade percorribili, se un parente che non ha firmato ci ripensa... vi ritrovate a comunicare solo con raccomandate, che poi... Di solito lo spazio per l'intestazione e più che abbondante, in quanti sono una quindicina? :s

Una volta ho fatto una vendita con 18 eredi... avete idea ?

Eppure, o direttamente o con procura, sono stati contattati tutti e tutti hanno firmato tutti gli atti necessari (proposta, compromesso e rogito).

Oddio che super pazienza, se mi dovessero dire che sono in 18 teste a decidere scappo a gambe elevate ahaha brava!
 
Ultima modifica di un moderatore:

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Io ho fatto una vendita con 21 eredi + equitalia..

Proposta accettata da un solo erede per "bloccare" la casa e far partire la pratica equitalia, la caparra era stata comunque trattenuta dall'agente.

il versamento della caparra era subordinato all'arrivo di 20 procure o equivalenti copie della proposta sottoscritte per accettazione..

Il proponente ha scelto questa formula:
Non era così sicuro di aver bloccato definitivamente l'immobile fino all'arrivo dell'ultima procura ma almeno non rischiava di perdere i suoi 15.000€ o di fare cause legali.

L'ultima procura è arrivata dalla Francia 3gg dopo il parere favorevole di equitalia (applicazione dell'art 79 se non ricordo male), giusto in tempo per il rogito.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
No, Pyer, non è così.

Chiedi ad @Antonello che ha appena vinto una causa nei confronti di un erede "disinvolto".

E da parte mia ti posso dire che l'unica causa che ho perso 20 anni fa è stato perchè un incarico era stato firmato da uno solo dei proprietari, il marito, pur essendo in comunione dei beni con la moglie e pur essendoci nell'incarico la clausola che si impegnava anche in nome e per conto della moglie...

A livello formale non si discute.

Premessa fatta fin dall'inizio.

Tuttavia, si stà dibattendo di una proposta dia acquisto, che entro la scadenza della sua irrevocabile efficacia, sancisce la volontà di tutti gli aventi causa di procedere alla vendita.

Si ribadisce che procedere non ha nulla a che vedere con rogare.

Rispondendo all'amico @FraAg.Milano il problema non si pone.

Quando un avente titolo non ha firmato la vendita non è conclusa.

Se ci ripensa, meglio annullare tutto, senza colpo ferire di raccomandate e o intimazioni varie.

Ribadendo la linea di sempre.

Nella compra e nella vendita forzare chi non vuole procedere è inutile.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto