Secondo me si, andava fatto subito.
Perché, oltre ad essere espressamente spiegato nell'articolo da te postato, mi pare anche logico; chi vuole avere un'esenzione del pagamento di un tributo, deve dichiarare la situazione che determina l'esenzione da quel momento in poi.
Per il passato dubito si possa ottenere qualcosa.
Su Milano, quando prendi possesso di un immobile devi presentare la dichiarazione di nuova occupazione ( e chi se ne libera deve fare quella di cessazione di occupazione), e hai l'opportunità di chiedere l'esenzione, se ne ricorrono i requisiti.
Io l'ho fatto in seguito, perché prima usavo la casa come mio studio, poi quando ho smesso di lavorare abbiamo deciso di tenerla , ma senza utilizzarla più.
Dato che io avevo ancora l'elettricità , seppur a zero, ho preferito andare di persona, prendendo appuntamento, e spiegare la situazione per capire come poter fare; nonostante sul sito del Comune sia scritto che la casa deve essere senza utenze, io ho portato la prova della chiusura del gas, e le bollette elettriche a zero, spiegando che, per mantenere decorosamente la casa ogni tanto dovevo andare a pulirla, e mi serviva la corrente almeno per passare l'aspirapolvere.
Ho trovato un impiegato non "gnucco", che ha capito e assentito; però l'esenzione è partita da quel giorno, non per il passato, con rimborso di quota da quel giorno in poi ( rimborso arrivato dopo un anno), dato che avevo comunque dovuto pagare per tutto l'anno per non essere in torto.
Non vorrei essere negativa, ma non sarei così sicura che valga la pena fare ricorso, visto che mi pare di capire che tu non hai dichiarato nulla in merito.
Ovviamente solo un avvocato specializzato in queste cose può essere più preciso.
Sono curiosa di sapere cosa deciderai, e come andrà se deciderai di procedere.