proge2001

Membro Attivo
Agente Immobiliare
mai pensato ai mutui enzo ?? quanti nel 2006 acquistavano grazie ai mutui ed ora non potrebbero più???

In merito a ciò vi posto un articolo apparso questa mattina sul Resto del Carlino ( Rimini).....e la situazione è inquietante!

Famiglie e artigiani sul lastrico: centinaia di case finiscono all’asta

Crisi senza fine

Negli ultimi 5 anni sono raddoppiati i pignoramenti degli appartamenti

di Mario Gradara
Rimini, 24 ottobre 2012 - SONO raddoppiate in 5 anni le case vendute all’asta. Quelle che trovano acquirenti vengono acquistate a un prezzo medio inferiore del 39% alla base d’asta, che è già in genere inferiore del 25% al valore di mercato (fonte: il Sole 24 Ore).
Non di rado si arriva a ottenere uno ‘sconto’ finale superiore al 50%, conferma Morena Camminati dalla cancelleria delle esecuzioni immobiliari del tribunale di Rimini. Anche per questo sempre più spesso le banche, che sono detentrici anche nel Riminese di un crescente numero di case, evitano di ricorrere alle poco convenienti (per loro) aste preferendo costituire proprie società immobiliari, tenendosi case e alloggi, e metterli in affitto, in attesa di tempi e prezzi migliori. «Le banche sono diventati tra i maggiori possessori di immobili — dice il commercialista Cesare Cicchetti, curatore fallimentare —. Li tengono e non li vendono perché non c’è mercato. Quel che va all’asta trovano acquirenti se a metà prezzo. Il problema è che l’esecuzione non riguarda il ‘furbo’ incallito, ma gente senza lavoro, che non riesce a pagare il mutuo».
Non stiamo parlando di fallimenti, ma di persone fisiche, cittadini in difficoltà finanziaria. «Aumentati in maniera esponenziale da due anni a questa parte — spiega l’avvocato Paolo Serafini, che cura decine di sfratti all’anno —. E’ un problema sociale molto serio». Diverse le tipologie di persone che perdono la casa. Tra quelle più ricorrenti, debiti tra coniugi per assegni di mantenimento dopo la separazione; giovani sposi che non riescono a sostenere il mutuo casa; perdita del lavoro, anche stagionale; problemi di salute che si riflettono sull’attività professionale e sul reddito; artigiano che rischiano di fallire perché non riescono a incassare i crediti; persino «pignoramenti fatti dal condomìnio a condòmini che non pagano le spese comuni, a volte questioni di poche migliaia di euro», prosegue Serafini.
Spesso sono stranieri. In quel caso parte il pignoramento, che ‘congela’ il bene: se il debito non è onorato, si procede sino all’asta. Nella prima parte del 2012 il numero di aste giudiziarie con immobile segna un +15% sull’anno precedente. Le procedure esecutive pendenti in tribunale erano meno di 200 nel 2008, salite a 259 nel 2010, a 338 nel 2011, e a 313 a tutt’oggi: a fine anno si sfiorerà quota 400. A oggi fissate due date di aste di immobili entro l’anno: il 29 novembre e il 20 dicembre. Il tribunale non ‘vende’ più direttamente ma delega a un profesionista: notai, avvocati, commercialisti. Le pagine dei giornali sono piene di vendite immobiliari su ordine del tribunale.
 

Mil

Membro Senior
Guarda che in parte stiamo dicendo la stessa cosa. In questo momento la gente opera in senso conservativo quindi i consumi ne soffrono ma passata la tempesta la proponsione al consumo cambia radicalmente, soprattutto per i beni durevoli..

Sì, ma la propensione al consumo è direttamente proporzionale alla capacità di spesa. Se anche dovesse passare la tempesta qui ci troviamo di fronte a uno scenario spaventoso di deindustrializzazione e terziarizzazione, un processo che sta andando avanti da più di dieci anni e che non cambierà improvvisamente se il debito pubblico diminuisce.
Le capacità di spesa in un paese che distribuisce beni prodotti altrove sono destinate ad abbassarsi drasticamente, con buona pace di chi dice il contrario.
L'immobiliare è rimasta al palo: prezzi da boom economico demografico industriale e situazione da post globalizzazione. E' evidente che qualcosa non va.
Altro mito da sfatare è l'Italia a due velocità: semplicemente esiste oggi, ma tra un po' non esisterà più, perchè i settori dell'economia sono tutti necessariamente collegati. Casomai esisteranno oligarchi che vivono di export e che andranno direttamente altrove, questo sì.Pensare però che i guai non toccheranno chiunque vive ed opera qua a tutti i livelli, che ci sia gente che starà bene, che potrà continuare a vivere di una rendita di posizione (e parlo anche dei professionisti) mentre gli altri saranno disoccupati è una folle miopia.

Per quanto attiene alla situazione del paese noto che il provvedimento piu' contestato del governo è stato l'IMU proprio perchè l'80% della popolazione è proprietaria (quindi non siamo un paese di poveri)...
L'IMU è stato solo uno dei problemi.Gli altri sono prezzi eccessivi, (spinti da un indebitamento scriteriato e scarso ritorno a conti fatti dell'investimento), oltre a qualità e tipologia degli immobili immessi sul mercat:shock:serei dire che le case popolari di epoca fascista erano più belle e confortevoli di certe palazzine alveare del 2005.

Infatti dopo il giappone l'italia è ancora il paese col maggior risparmio pro-capite....
Infatti la propensione al risparmio è una forza uguale e contraria alla propensione all'indebitamento...e le sprangate prese dalla gente in Italia negli anni passati tengono ben lontane le persone dall'avventurarsi in spese troppo impegnative, con mutui molto pesanti...La sensazione diffusa (perlomeno per quello che posso dire io) è che la casa di taglio medio sia vista oggi come una cinquecento che costasse intorno alle quarantamila euro...
 

Mil

Membro Senior
In merito a ciò vi posto un articolo apparso questa mattina sul Resto del Carlino ( Rimini).....e la situazione è inquietante!

.

Vero. ma viene da chiedersi: non si poteva prevedere che esattamente come a Milano non esistono posti così tanto appetibili da giustificare quotazioni iperboliche sempre e comunque? Possibile che non si sia capito che gli effetti della speculazione edilizia sarebbero stati devastanti?
La macchia di leopardo della bolla immobiliare ha salvato alcune zone del Paese: le difficoltà ci sono ovunque,certo, ma dove si è rientrati con il cervello nel cranio in tempo ora la situazione non è affatto questa....
 
E

enzo6

Ospite
mai pensato ai mutui enzo ?? quanti nel 2006 acquistavano grazie ai mutui ed ora non potrebbero più???
poi per il resto tu parli come che la gente non spende per spirito conservativo e questo genera crisi, ne fai una questione di sentiment e basta....
a parte che se i benestanti non spendono adesso incidono per un 10% max ...ma ti dico dovresti entrare nel mondo produttivo e , perdonami, allargare la percezione dal tuo quartiere...io parlo tutti i giorni con responsabili e titolari di aziende con numerosi operai e questo settembre sono tutti in percezione negativa, come diffuso tra l'altro dagli ultimi dati sulla produzione riferiti a luglio....
vedi l'errore dell' AI che facevo anche io lo fai tu e molti altri qua dentro...pensate sia una questione semplice di sentiment positivo o negativo, sensazione di mutui facili o meno se la gente acquista....mi ricordo che da funzionario mi si diceva che le elezioni , per esempio, erano un momento negativo perchè la gente non sapeva cosa sarebbe successo con il nuovo governo......
guarda ti dico francamente che dovete allargare i vostri orizzonti......le cose sono molto più intricate .....
ti riposto il link che non so se hai letto ma mi piacerebbe sentire cosa ne pensi, senza dire cose perdonami ancora, un pò scontate e poi buttarla sempre sulla scappatoia vuota e sterile del "pessimismo ed ottimismo " che di per se in economia e nel lavoro secondo me non vogliono dire proprio un bel niente

http://www.living24.it/dibattito-per-un-nuovo-rinascimento-italiano/0,1254,58_ART_7773,00.html

vedi, letto ciò, senza pensare che chi scrive sia divino, bisogna pensare a fare MOLTE cose e non pensare che finito la percezione negativa torni tutto come prima.....altrimenti al governo bastava il burlescone con un po di bunga bunga aperti alla cittadinanza e poi via a spendere ancora ( a proposito ricordi la sua campagna sui consumi com è finita ? :sorrisone:)


Leggi quello che scrivo dall'inizio alla fine e vedrai che alcune cose che indichi le ho già scritte e non solo quello che indichi
 
E

enzo6

Ospite
Sì, ma la propensione al consumo è direttamente proporzionale alla capacità di spesa. Se anche dovesse passare la tempesta qui ci troviamo di fronte a uno scenario spaventoso di deindustrializzazione e terziarizzazione, un processo che sta andando avanti da più di dieci anni e che non cambierà improvvisamente se il debito pubblico diminuisce.
Le capacità di spesa in un paese che distribuisce beni prodotti altrove sono destinate ad abbassarsi drasticamente, con buona pace di chi dice il contrario.
L'immobiliare è rimasta al palo: prezzi da boom economico demografico industriale e situazione da post globalizzazione. E' evidente che qualcosa non va.
Altro mito da sfatare è l'Italia a due velocità: semplicemente esiste oggi, ma tra un po' non esisterà più, perchè i settori dell'economia sono tutti necessariamente collegati. Casomai esisteranno oligarchi che vivono di export e che andranno direttamente altrove, questo sì.Pensare però che i guai non toccheranno chiunque vive ed opera qua a tutti i livelli, che ci sia gente che starà bene, che potrà continuare a vivere di una rendita di posizione (e parlo anche dei professionisti) mentre gli altri saranno disoccupati è una folle miopia.


L'IMU è stato solo uno dei problemi.Gli altri sono prezzi eccessivi, (spinti da un indebitamento scriteriato e scarso ritorno a conti fatti dell'investimento), oltre a qualità e tipologia degli immobili immessi sul mercat:shock:serei dire che le case popolari di epoca fascista erano più belle e confortevoli di certe palazzine alveare del 2005.


Infatti la propensione al risparmio è una forza uguale e contraria alla propensione all'indebitamento...e le sprangate prese dalla gente in Italia negli anni passati tengono ben lontane le persone dall'avventurarsi in spese troppo impegnative, con mutui molto pesanti...La sensazione diffusa (perlomeno per quello che posso dire io) è che la casa di taglio medio sia vista oggi come una cinquecento che costasse intorno alle quarantamila euro...

Quello che mi dispiace e che non condivido è la tendenza a confutare idee altrui estrapolando solo parte del pensiero di chi escrive omettendo di analizzare tutto il diiscorso. E' ovvio che con tale medoto si riesce a dimostrare tutto il dimostrabile ma non ci porta da nessuna parte poichè ogniuno rimarrà della propria opinione senza aver costruito nulla.
Anch'io sistematicamente leggo cose che potrei contestare letteralmente (come fa il maestro con la penna rossa) ma evito di farlo poichè tendo ad analizzare il senso generale delle cose.
 

Mil

Membro Senior
Quello che mi dispiace e che non condivido è la tendenza a confutare idee altrui estrapolando solo parte del pensiero di chi escrive omettendo di analizzare tutto il diiscorso. E' ovvio che con tale medoto si riesce a dimostrare tutto il dimostrabile ma non ci porta da nessuna parte poichè ogniuno rimarrà della propria opinione senza aver costruito nulla.
Anch'io sistematicamente leggo cose che potrei contestare letteralmente (come fa il maestro con la penna rossa) ma evito di farlo poichè tendo ad analizzare il senso generale delle cose.

E' un forum....e nessuno può cambiare la realtà delle cose scrivendoci su.
Semplicemente ci si confronta, così, tra idee diverse, cercando anche delle soluzioni.
Ma non è una crociata, il mercato immobiliare va avanti secondo delle sue regole e tendenze in modo del tutto indipendente da quello che scriviamo qua dentro, ribassisti, rialzisti....
Se tu nella tua esperienza quotidiana hai una percezione delle cose di un certo tipo, il trend per te è assolutamente positivo e prevedi che andrà sempre meglio è giusto che tu lo scriva. Tutto qui. Per il resto è una chiacchierata, altri ti dicono quello che vedono loro nella tua stessa realtà o in altre.Credo anzi che sia un modo per altri Agenti Immobiliari per capire se e dove sbagliano. Si può essere contestati o approvati, ma tanto questo non cambia la realtà vera delle cose. Al massimo può esserci una diversa analisi della realtà, ma siamo in democrazia, anche Berlusconi finchè non gli hanno detto che era sepolto nei sondaggi pensava di essere l'idolo delle folle...Qual è in fondo il problema? A chi interessa veramente?
L'importante è essere convinti delle proprie idee, magari suffragate dai fatti e possibilmente senza "barare", visto che altrimenti è inutile scrivere e si vanifica il tentativo serio di creare una statistica. Il resto sono chiacchiere...da bar o da forum, appunto.
 

Mil

Membro Senior
Dimenticavo un ultimo dettaglio:
Se fosse vero quanto sopra (gap) non si capisce perchè nel 2006 tutti correvano ad acquistare case e nel 2012 (prezzi piu' bassi del 30%) nessuno compra.
Cio' accade perchè in Italia la domanda di case è in larga parte anelastica al prezzo.
E' la tranquillità e la fiducia che condizionano questo mercato come tutti i settori beni durevoli.

E comunque ti contraddici. Se la domanda fosse realmente anelastica la crisi nell'immobiliare non ci sarebbe. Un bene anelastico è un bene che la gente compra comunque, indipendentemente dal prezzo. Questo normalmente vale per le sigarette, la benzina, l'i-phone...(e ultimamente persino i beni anelastici per eccellenza si stanno rivelando piuttosto elastici, vedi boom di gente che prende i mezzi anzichè la macchina...)
Il fatto che il mercato delle case sia in crollo verticale dimostra proprio l'errore madornale di valutazione che è stato fatto, cioè di includere la casa in italia tra i beni anelastici. E invece è stato un flop! Arrivati a un certo tetto di prezzo la gente NON si indebita per la casa, che è sì il bene durevole e importante per eccellenza, ma non fino al punto in cui ha voluto portarlo la speculazione. Non è la tranquillità e la fiducia che condiziona la scelta dei consumatori, ma la variabile costo-beneficio.
Il blocco del credito ha solo accellerato bruscamente una tendenza che in realtà era già in atto, da prima!
 
E

enzo6

Ospite
E' un forum....e nessuno può cambiare la realtà delle cose scrivendoci su.
Semplicemente ci si confronta, così, tra idee diverse, cercando anche delle soluzioni.
Ma non è una crociata, il mercato immobiliare va avanti secondo delle sue regole e tendenze in modo del tutto indipendente da quello che scriviamo qua dentro, ribassisti, rialzisti....
Se tu nella tua esperienza quotidiana hai una percezione delle cose di un certo tipo, il trend per te è assolutamente positivo e prevedi che andrà sempre meglio è giusto che tu lo scriva. Tutto qui. Per il resto è una chiacchierata, altri ti dicono quello che vedono loro nella tua stessa realtà o in altre.Credo anzi che sia un modo per altri Agenti Immobiliari per capire se e dove sbagliano. Si può essere contestati o approvati, ma tanto questo non cambia la realtà vera delle cose. Al massimo può esserci una diversa analisi della realtà, ma siamo in democrazia, anche Berlusconi finchè non gli hanno detto che era sepolto nei sondaggi pensava di essere l'idolo delle folle...Qual è in fondo il problema? A chi interessa veramente?
L'importante è essere convinti delle proprie idee, magari suffragate dai fatti e possibilmente senza "barare", visto che altrimenti è inutile scrivere e si vanifica il tentativo serio di creare una statistica. Il resto sono chiacchiere...da bar o da forum, appunto.

Non sono convinto che le cose vadano bene ma cerco di trovare quotidianamente la forza e le ragioni, anche negli altri, per continuare e miglorare.
Purtroppo raramente trovo colleghi ottimisti ma solo persone demoralizzate dallo stato di cose. Gli stessi colleghi che 5 anni fa credevano di essere invincibili.
Nel mio piccolo cerco sempre di esprimere giudiudizi che superino l'attuale situazione ma prospettate nel medio termine ed a una valutazione equilibrata.
Credo sia l'unico modo per affrontare questa crisi poichè altrimenti l'unica soluzione è cessare l'attività e fare il dipendente (se è possibile).
Egoisticamente sarebbe molto piu' facile amplificare il terrorismo psicologico in atto al fine contribuire a desertificare il numero dei concorrenti ma questo non fa parte della mia indole.
Solo il tempo potrà dimostrare le ns.ragioni ma sono certo che chi saprà resistere a queste tensioni non mancherà di avere buone soddisfazioni future.

E comunque ti contraddici. Se la domanda fosse realmente anelastica la crisi nell'immobiliare non ci sarebbe. Un bene anelastico è un bene che la gente compra comunque, indipendentemente dal prezzo. Questo normalmente vale per le sigarette, la benzina, l'i-phone...(e ultimamente persino i beni anelastici per eccellenza si stanno rivelando piuttosto elastici, vedi boom di gente che prende i mezzi anzichè la macchina...)
Il fatto che il mercato delle case sia in crollo verticale dimostra proprio l'errore madornale di valutazione che è stato fatto, cioè di includere la casa in italia tra i beni anelastici. E invece è stato un flop! Arrivati a un certo tetto di prezzo la gente NON si indebita per la casa, che è sì il bene durevole e importante per eccellenza, ma non fino al punto in cui ha voluto portarlo la speculazione. Non è la tranquillità e la fiducia che condiziona la scelta dei consumatori, ma la variabile costo-beneficio.
Il blocco del credito ha solo accellerato bruscamente una tendenza che in realtà era già in atto, da prima!

Ma cosa scrivi:
I prezzi sono calati in 5 anni del 30% e la domanda è scesa del 50%.
Piu' anelastica di cosi'.

Dieci anni fa i prezzi sono saliti del 60% e la domanda è cresciuta notevolmente.
Piu' anelastica di cosi.
 

Mil

Membro Senior
Non sono convinto che le cose vadano bene ma cerco di trovare quotidianamente la forza e le ragioni, anche negli altri, per continuare e miglorare..
E questo ti fa onore...

Egoisticamente sarebbe molto piu' facile amplificare il terrorismo psicologico in atto al fine contribuire a desertificare il numero dei concorrenti ma questo non fa parte della mia indole...
ma secondo te c'è gente che davvero ha tempo da perdere per questo? che senso avrebbe? la "desertificazione" eventuale andrebbe a coinvolgere anche l'Agenti Immobiliari di turno, non ti pare?
E soprattutto con tutto il rispetto per immobilio, ma pensi davvero che le scelte di consumo della gente possano essere influenzate da quattro pirla rialzisti o ribassisti come noi che scrivono qua o che la gente non andrà più per esempio nei franchising perchè in generale qua non se ne parla troppo bene? Io non lo credo affatto...Mi sembra piuttosto che si analizzi lo stato dell'arte del settore, così, da esterni. Poi le chiavi di lettura possono essere cospirazioniste, non lo so....se fosse allora creiamo veramente un trust, io ci sono eh!
 
E

enzo6

Ospite
E questo ti fa onore...


ma secondo te c'è gente che davvero ha tempo da perdere per questo? che senso avrebbe? la "desertificazione" eventuale andrebbe a coinvolgere anche l'Agenti Immobiliari di turno, non ti pare?
E soprattutto con tutto il rispetto per immobilio, ma pensi davvero che le scelte di consumo della gente possano essere influenzate da quattro pirla rialzisti o ribassisti come noi che scrivono qua o che la gente non andrà più per esempio nei franchising perchè in generale qua non se ne parla troppo bene? Io non lo credo affatto...Mi sembra piuttosto che si analizzi lo stato dell'arte del settore, così, da esterni. Poi le chiavi di lettura possono essere cospirazioniste, non lo so....se fosse allora creiamo veramente un trust, io ci sono eh!

Non credo che la diffusione del pessimismo sia fatta per calcolo scientifico è un fatto inconscio ma se le agenzie immobiliari si dimezzassero cio' porterebbe al raddoppio delle compravendite per agente.
In sostanza è una variante del detto "mal comune mezzo gaudio"
Nessuno vuole il mal comune ma se sto male preferisco accada anche agli altri piuttosto che ammettere il mio fallimento. E' una forma di autodifesa sbagliata che non valuta i benefici dell'autoanalisi professionale.
 

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