Salve,
Ho visto una casa giorni fa, prezzo buono - 98 mila - considerando che aveva due bagni, garage, ampi spazi. Ma quel giorno era tardi e abbastanza cupo quindi io e mio marito abbiamo chiesto se fosse possibile rivederla per valutarla meglio con la luce naturale (era un piano alto da una parte ma molto basso dall'altra). La rivediamo sabato scorso. Decidiamo di fare la proposta e ho avvertito l'agenzia ma non rispondeva nessuno. Ho lasciato dei messaggi. Ci sono di mezzo i giorni festivi ma pensavo che per andare a fare una proposta bisogna recarsi in agenzia, giusto? Bene, oggi nessuno aveva risposto ancora quindi contatto direttamente l'agente che ce l'ha fatto vedere, e che tra l’altro ci aveva detto che c’era un mezzo interessamento o proposta da parte di qualcuno ma era di 86 mila e volevano farla con la sospensiva, cosa non gradita né al proprietario né all’agenzia e comunque solo a voce, niente di scritto. E che potevamo di sicuro provare noi con una proposta, che di sicuro andavano bene 88 mila. Ma, sorpresa! Oggi mi dice: purtroppo è stato venduta. Ma scusa? “niente, sabato pomeriggio (???) arriva uno, ha offerto 98 e via”. Che il proprietario aveva già rifiutato un’offerta di 90 (ma quando?) e che avrebbe voluto minimo 92 se non di più. Ma l’agente non ha mai detto niente di tutto questo, quando sarebbe successo? E perché dire a noi che potevamo offrire 88 (anzi, se adesso ricordo bene 85 andavano anche bene purché non vincolati da sospensiva). La domanda che mi è sorta è: ma un agente può sentire le potenziali offerte e basandosi su una cosa solo detta a voce, “presentarle” ai venditori che dopo decidono “ok, scarta tutti quelle al di sotto di una certa cifra e portami quello più alto” come se fosse un’asta? (immagino di no!). Si può fare una proposta anche non in ufficio, un giorno festivo? Perché a me sembra tutto molto strano. Se mi fanno vedere per seconda volta la casa “fuori tempo massimo” il sabato, prima che chiudesse l’agenzia, quando sarebbe successo tutto il resto? E soprattutto, perché dirci quei prezzi possibili per dirmi poi oggi che il venditore non accettava meno di 92? Poteva dirlo dall’inizio. L’ipotesi di mio marito è che quella casa alla fine l’hanno forse comprata anche loro stessi, l’agenzia, o che era già quasi fatta la trattativa ma fosse cosi che senso ha far vedere la casa il sabato?
Ho visto una casa giorni fa, prezzo buono - 98 mila - considerando che aveva due bagni, garage, ampi spazi. Ma quel giorno era tardi e abbastanza cupo quindi io e mio marito abbiamo chiesto se fosse possibile rivederla per valutarla meglio con la luce naturale (era un piano alto da una parte ma molto basso dall'altra). La rivediamo sabato scorso. Decidiamo di fare la proposta e ho avvertito l'agenzia ma non rispondeva nessuno. Ho lasciato dei messaggi. Ci sono di mezzo i giorni festivi ma pensavo che per andare a fare una proposta bisogna recarsi in agenzia, giusto? Bene, oggi nessuno aveva risposto ancora quindi contatto direttamente l'agente che ce l'ha fatto vedere, e che tra l’altro ci aveva detto che c’era un mezzo interessamento o proposta da parte di qualcuno ma era di 86 mila e volevano farla con la sospensiva, cosa non gradita né al proprietario né all’agenzia e comunque solo a voce, niente di scritto. E che potevamo di sicuro provare noi con una proposta, che di sicuro andavano bene 88 mila. Ma, sorpresa! Oggi mi dice: purtroppo è stato venduta. Ma scusa? “niente, sabato pomeriggio (???) arriva uno, ha offerto 98 e via”. Che il proprietario aveva già rifiutato un’offerta di 90 (ma quando?) e che avrebbe voluto minimo 92 se non di più. Ma l’agente non ha mai detto niente di tutto questo, quando sarebbe successo? E perché dire a noi che potevamo offrire 88 (anzi, se adesso ricordo bene 85 andavano anche bene purché non vincolati da sospensiva). La domanda che mi è sorta è: ma un agente può sentire le potenziali offerte e basandosi su una cosa solo detta a voce, “presentarle” ai venditori che dopo decidono “ok, scarta tutti quelle al di sotto di una certa cifra e portami quello più alto” come se fosse un’asta? (immagino di no!). Si può fare una proposta anche non in ufficio, un giorno festivo? Perché a me sembra tutto molto strano. Se mi fanno vedere per seconda volta la casa “fuori tempo massimo” il sabato, prima che chiudesse l’agenzia, quando sarebbe successo tutto il resto? E soprattutto, perché dirci quei prezzi possibili per dirmi poi oggi che il venditore non accettava meno di 92? Poteva dirlo dall’inizio. L’ipotesi di mio marito è che quella casa alla fine l’hanno forse comprata anche loro stessi, l’agenzia, o che era già quasi fatta la trattativa ma fosse cosi che senso ha far vedere la casa il sabato?