Ho accettato l'invito ed ho letto l'articolo proposto, da perfetto profano di estimo e valorizzazione catastale.
Mi piacerebbe avere i tuoi commenti, da esperto: quanto ai miei, avrei molte riserve, alla faccia dell'ordinario di estimo .... Che sia più ragionevole proprio quello degli
inesperti?
1) ... si riteneva che la revisione avrebbe richiesto da 4 a 5 anni ..... : ... durata del governo 1-2 anni .... : una revisione già avviata avrebbe potuto essere interrotta rendendo inutile ogni sforzo!!!
Con questo approccio, molto
borbonico , la burocrazia statale non intraprenderebbe mai niente!
2) Stima individuale: sarà facile come dice? E terrà sempre conto delle migliorie apportate nel tempo? (es gli A4 del centro di milano,...) Ho qualche dubbio.
3) Passaggio al mq: qui pignolare sulle differenze di un balcone in centro o in periferia mi sembra scivolare sulla pagliuzza per non veder la trave: ma è solo una mia sensazione. Piuttosto non leggo mai che sia i vani che i mq hanno i loro difetti; direi che sarebbe già meglio considerare oltre all'indicatore scelto, mq o vani che sia, anche il loro rapporto: non è sempre detto che i mq siano più rappresentativi dei vani. E' vero anche il contrario: ci sono u.i. di 45 mq ben organizzate che realizzano un bilocale; altre di superficie equivalente, tutto ingresso e corridoio, dove a malapena c'è una stanza con cucinino: non hanno ovviamente la stessa redditività e possibilità di sfruttamento abitativo.
4) Formule matematiche e modello sottostante: certamente è un buon approccio, ma sposta solo le difficoltà: sarà particolarmente difficile parametrizzare i valori ed i coefficienti dei vari parametri, al variare delle zone, delle città, e della loro evoluzione economica nel tempo.
5) Poi c'è la variabile
cittadino italiano: bravo a cavillare e ad eludere. Non dico bravo ad evadere, ma capace si.... e di questo non si accenna mai.
6) Poi c'è la
volontà politica: ma c'è ancora ? pare passata di moda ..