Scusatemi se commento in ritardo, vedo di rispondere
Deprecabile che la testimonianza della visita sia stata ritenuta di nessun conto.
Il testimone (o delle Mail) avrebbero sortito effetto diverso se avessero potuto testimoniare le altre bugie delle parti:
"non la conosco"
"non vendo più"
"non posso ancora comprare"
Effettivamente questo aspetto mi ha lasciato veramente perplesso, il mio collega ha testimoniato che era presente all'appuntamento, entrambi siamo scesi dall'auto, abbiamo salutato i futuri acquirenti, io ho proseguito la visita e lui è tornato in auto per le sue telefonate ad aspettarmi, ma il giudice, ha ritenuto che l'abbia solo sentito dire. Non lo ritengo corretto. Le cose sono due: A) credi che il testimone era presente o B) non lo credi e quindi scrivi che il testimone ha dichiarato il falso. O c'era o non c'era.
Secondo me il primo giudice non è andato a fondo perché quella fattura fatta dopo il rogito ha una chiave di lettura diversa non di mediazione ma di "corriamo ai ripari"
Concordo pienamente con Rosa, quella fattura a mio parere, non essendo stata portata in atto e riportando la seguente descrizione “Mediazione totale concordata a forfait per cessione quote di appartamento piano terra con giardino e garage sito in Galciana. Via xxxxxxxx - Totale fattura euro 2.400 ”, non è mai stata neanche registrata in contabilità dell’agenzia che l’ha emessa, ma solo stampata per portarla dal giudice.
Non so se sarebbe stato utile prendere la strada di far notare al giudice il raggiro subito con l’omertà di tanti malfattori. Non so se sarebbe stato facile provarlo.
@Walter67 una domanda magari banale...hai presentato i tabulati telefonici sia del tuo ufficio fisso che del tuo cellulare dove si poteva creare il nesso causale ? le pubblicita' dell'immobile dove e quando pubblicate?
La cosa piu' strana e' giurare e dire il falso in tribunale da parte di tutti senza alcun tentennamento ...mah !
In riguardo ai tabulati telefonici, che avrei voluto reperire, mi fu detto dal legale che non erano considerate prove, per la pubblicità avevo provveduto a farla su alcuni portali online del settore. Comunque ho portato in giudizio un racconto degli eventi molto dettagliato, con persone, luoghi, dialoghi, necessità delle parti. Non avrebbero potuto dire che non avevo portato i compratori infatti hanno testimoniato che non si ricordavano di me e il giudice mi dice che non ho fatto nulla e non mi merito alcun compenso.
Alle testimonianze ero presente. Quelle del venditore e del compratore non hanno mai detto che io non ho trovato i compratori ma che non si ricordavano di me, che forse avevo portato clienti ma non si ricordavano altro.
Addirittura il mediatore abusivo non si ricordava quasi nulla dell’incontro, fece quasi scena muta. Il giudice doveva estrargli continuamente tutte le parole dalla bocca. Fu veramente una falsa. Ero certo che fossero test non attendibili.
In riguardo al foglio di visita dichiaro di essere stato mancante e di non averlo fatto.
Un esposto alla procura che indaga no??
Si il mio legale, al momento della ricezione del pignoramento, mi fece presentare in procura l’esposto in cui si evidenziava la presenza della fattura con dicitura di mediazione in atti del tribunale e d’altra parte l’assenza della mediazione in atto di vendita. Ad oggi, sono passati sette mesi, non ho nessuna comunicazione. Mi dicevano che potrebbero archiviarla … che dire ….
In riguardo al mio legale, a posteriori di giudizio, ritengo che sia semplice da parte mia pronunciarmi sul suo non ottimo operato.
Mi sono rivolto ad un avvocato cassazionista e stiamo valutando la possibilità di arrivare al terzo grado di giudizio.
Il motivo principale che mi spinse a procedere per via legali non fu il danno economico, anche se importante, ma il tradimento subito nel rapporto di amicizia e cortesia che si era instaurato con il venditore. Questa irriducibile mia volontà di rispetto reciproco ormai obsoleta.