Non mi pare che debba esser fatto per tutti i contratti, ma solo per quelli a canone concordato (con cedolare secca al 10%).
Non so cosa esattamente ti pare, quindi provo a precisare.
1) I contratti concordati in teoria possono essere stipulati in tutti i comuni: se non esiste un accordo territoriale locale, si adotta l’accordo del comune limitrofo omogeneo: cosa non sempre praticamente individuabile.
2) Se I cedolare secca la aliquota std è del 21%
3) Se il contratto “concordato” è basato su un accordo siglato successivamente alla legge xyz del 2017(?) , se non ci si fa assistere/stilare il contratto e relativo canone da una associazione di categoria, serve comunque la vidimazione da parte di almeno una di esse (sunia, uopi, ecc)
4) per scontare la CS al10% bisogna che l’immobile sia nei comuni ad alta densità abitativa ( in sostanza i capoluoghi, e pochi altri)
5) per usufruire di ulteriori agevolazioni comunali come IMU ridotta, serve la vidimazione del contratto da parte di una associazione