Paolo78

Membro Attivo
Professionista
Cari tutti,
riflettevo sull'argomento "assenza di Certificato di Abitabilità" per gli immobili ad uso civile, in concomitanza della spada di damocle delle direttive europee "green".

Sul mercato immobiliare romano, ad esempio, la stragrande maggioranza degli immobili ne e' sprovvista e anzi... i nuovi costruttori nemmeno forniscono questo documento che - per legge - sarebbe la conditio sine qua non per la vendibilità di un immobile appoggiandosi a dei ben noti escamotage per rogitare comunque.
A questo punto pero' mi vien da domandarmi: e' forse arrivato il "pettine" per questo nodo?

Viste le direttive europee attuali (la cui deadline potrebbe essere certamente procrastinata rispetto al 2030 certo...) potremmo trovarci in un panorama immobiliare dove plausibilmente chi non riuscirà ad ottenere tale documento, vedrà un crollo esponenziale del valore del proprio immobile?

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo documento, di fatto forse sottovalutato da molti.
Grazie in anticipo a tutti.
Paolo
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Cari tutti,
riflettevo sull'argomento "assenza di Certificato di Abitabilità" per gli immobili ad uso civile, in concomitanza della spada di damocle delle direttive europee "green".

Sul mercato immobiliare romano, ad esempio, la stragrande maggioranza degli immobili ne e' sprovvista e anzi... i nuovi costruttori nemmeno forniscono questo documento che - per legge - sarebbe la conditio sine qua non per la vendibilità di un immobile appoggiandosi a dei ben noti escamotage per rogitare comunque.
A questo punto pero' mi vien da domandarmi: e' forse arrivato il "pettine" per questo nodo?

Viste le direttive europee attuali (la cui deadline potrebbe essere certamente procrastinata rispetto al 2030 certo...) potremmo trovarci in un panorama immobiliare dove plausibilmente chi non riuscirà ad ottenere tale documento, vedrà un crollo esponenziale del valore del proprio immobile?

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questo documento, di fatto forse sottovalutato da molti.
Grazie in anticipo a tutti.
Paolo
Ovviamente parliamo di immobili relativamente recenti, per i quali è obbligatorio, al punto che l'acquirente potrebbe avere titolo per la rescissione del contratto, salvo che l'abbia espressamente accettato nella determinazione del prezzo (questo perchè il rogito sarebbe comunque valido).
Va detto però che proprio la portata così ampia del potenziale problema lo rende difficile da affrontare, in un senso o in un altro.
A occhio prevarrà, se ce ne fosse bisogno, la possibilità di sanare.
Ad esempio dal 2013 è possibile ottenere, dopo opportuni interventi, l'agibilità di un singolo appartamento in un palazzo che non abbia l'agibilità. Credo che la strada sia e sarà portare più immobili possibili a regolarizzarsi.
 

Paolo78

Membro Attivo
Professionista
Ovviamente parliamo di immobili relativamente recenti, per i quali è obbligatorio, al punto che l'acquirente potrebbe avere titolo per la rescissione del contratto, salvo che l'abbia espressamente accettato nella determinazione del prezzo (questo perchè il rogito sarebbe comunque valido).
Va detto però che proprio la portata così ampia del potenziale problema lo rende difficile da affrontare, in un senso o in un altro.
A occhio prevarrà, se ce ne fosse bisogno, la possibilità di sanare.
Ad esempio dal 2013 è possibile ottenere, dopo opportuni interventi, l'agibilità di un singolo appartamento in un palazzo che non abbia l'agibilità. Credo che la strada sia e sarà portare più immobili possibili a regolarizzarsi.

Ciao Giuseppe, grazie.
Si ero a conoscenza della possibilità dal 2013 di agire "in solitaria" rispetto ad una situazione ad esempio di un intero condominio, ma mi pare che siano comunque necessari nell'eventuale richiesta "solitaria" elementi relativi alle cosiddette "parti comuni" come ad esempio certificazioni di impianti del palazzo stesso, o l'imbocco in fogna, certificato di idoneita' statica, etc... che in molti casi (soprattutto in situazioni di Concessioni edilizie in sanatoria) stranamente non si trovano in comune...

Quindi se realmente tutto dovrà essere "sanato" entro una certa data (che sia il 2030 o altro) o tu governo agisci con, diciamo.... "enormi facilitazioni/approssimazioni/autocertificazioni", oppure il panorama del calo esponenziale del valore immobiliare a mio parere temo sia molto probabile
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ciao Giuseppe, grazie.
Si ero a conoscenza della possibilità dal 2013 di agire "in solitaria" rispetto ad una situazione ad esempio di un intero condominio, ma mi pare che siano comunque necessari nell'eventuale richiesta "solitaria" elementi relativi alle cosiddette "parti comuni" come ad esempio certificazioni di impianti del palazzo stesso, o l'imbocco in fogna, certificato di idoneita' statica, etc... che in molti casi (soprattutto in situazioni di Concessioni edilizie in sanatoria) stranamente non si trovano in comune...

Quindi se realmente tutto dovrà essere "sanato" entro una certa data (che sia il 2030 o altro) o tu governo agisci con, diciamo.... "enormi facilitazioni/approssimazioni/autocertificazioni", oppure il panorama del calo esponenziale del valore immobiliare a mio parere temo sia molto probabile
Però non trovo attinenza tra la ipotetica legge sulle certificazioni energetiche del 2030 e 2033 e l'agibilità.
 

Paolo78

Membro Attivo
Professionista
Però non trovo attinenza tra la ipotetica legge sulle certificazioni energetiche del 2030 e 2033 e l'agibilità.
A quanto mi dicono dei tecnici, per poter eventualmente attingere a "Bonus" statali (che auspicabilmente potranno essere riesumati, magari in maniera meno truffaldina un domani piu o meno prossimo) tale certificato e' condizione imprescindibile.

Diversamente un proprietario potrebbe vedersi "costretto" (non riesco a immaginare come) ad effettuare a sue spese eventuali lavori di adeguamento, in alternativa: il sopracitato crollo del valore del proprio immobile.
Piu' o meno l'idea che mi sono fatto ora e' questa.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
A quanto mi dicono dei tecnici, per poter eventualmente attingere a "Bonus" statali (che auspicabilmente potranno essere riesumati, magari in maniera meno truffaldina un domani piu o meno prossimo) tale certificato e' condizione imprescindibile.

Diversamente un proprietario potrebbe vedersi "costretto" (non riesco a immaginare come) ad effettuare a sue spese eventuali lavori di adeguamento, in alternativa: il sopracitato crollo del valore del proprio immobile.
Piu' o meno l'idea che mi sono fatto ora e' questa.
Già adesso ci vuole (e ci voleva negli scorsi anni) la regolarità edilizia per avere i bonus, ma la legge del 2030 e 2033 non rigurada i bonus, ma la certificazione energetica. Quindi il rapporto bonus agibilità è già in corso da anni, non ha influito sui prezzi.
 

Paolo78

Membro Attivo
Professionista
Ad oggi certamente, ma mi domandavo: cosa succederà al progressivo avvicinarsi di questa deadline, quando il rischio di sostenere eventuali spese per "certificazioni energetiche" a proprio carico si farà sempre più tangibile?
Un caro saluto
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
mi domandavo: cosa succederà al progressivo avvicinarsi di questa deadline, quando il rischio di sostenere eventuali spese per "certificazioni energetiche" a proprio carico si farà sempre più tangibile?
Se imponessero un’incombenza del genere, forse sarebbe la volta buona in cui poter vedere i cittadini ribellarsi contro simili assurdità.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Potrebbe avere senso esigere il certificato di agibilità e magari il certificato di stato legittimo per fare il rogito?
Ci risolverebbe una serie di problemi (che peraltro ci siamo creati da soli in quanto collettività in buona parte grazie all'inerzia delle amministrazioni pubbliche) ma lo stato deve mettere in condizione di ottenerlo, il ché significa obbligare i condomìni a produrre, ad esempio, i certificati di collaudo statico.

Improbabile.
 
Ultima modifica:

Luther

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il thread mi ha fatto tornare in mente la casa dove ho vissuto fino a poco meno di venti anni fa. Era un casolare di campagna in quella che sarebbe diventata in breve tempo zona turistica, la langa albese; la proprietà era (ed è ancora) della mia allora, oggi ex, moglie.
Dopo un travagliatissimo iter per la ristrutturazione parziale, dovuto principalmente a quel mariuolo del sindaco, che manovrava l'ufficio tecnico del paesino, e che ci "impose" tecnici amici (suoi), appena ottenuta l'abitabilità, feci del mio principale credo proseguire i lavori in pieno spregio delle norme edilizie.
Cancelli, muretti, creazione di un miniappartamento totalmente abusivo, chiusura di un porticato aperto.
Tutte opere che ora restano nella disponibilità della mia ex moglie; e che andranno sanate o demolite.
Dolcissimo pensiero....
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto