Sì, ma non sei tu la promissaria locataria. OK, a te non te ne frega niente di andare in affitto in un immobile non abitabile, magari alle persone a cui lui si potrebbe rivolgere ai fini di una locazione, gliene frega eccome, e sollevano il problema. E' bene che lui, che sta per comprare, sappia tutti i dettagli, anche quelli meno piacevoli.
L'abitabilità è una problematica che sta venendo furoi in questi ultimi anni e spesso viene strumentalizzata dell'acquirente per far leva su un maggiore sconto.
Tra l'altro la normativa , come sempre in questo bellissimo Paese , cambia da Comune a Comune.
Parlo per Milano dove opero :
Tutti gli ante '67 non hanno l'obbigo di detenere il certificato di agibilità fatta eccezione per il discorso che ho scritto prima ( l'acquirente può pretendere che il venditore quantomeno verifichi se per caso è presente in Comune ma una volta appurato non può opporsi alla vendita ).
Devono però esseci tutti i titoli edilizi relativi alle modifiche effettuate sull'immobile da 1967 in poi
Adesso stanno accettando anche agibilita parziali ( una scemenza) cioè relative solo all'appartamento che si sta vendendo.
Inoltre c'è la nuova normativa relativa al CIS ( Cerificato di Idonietà Statica ) che deve obbligatoriamente essere fatta per tutti gli edifici vecchi più di 30 anni che di fatto bloccherebbe le vendite degli appartamenti qualora non fosse presente.
Peccato che si tratta di una spesa che deve essere pagata dal condominio , ovviamente con tutto quello che ne consegue quando si tratta la questione nelle riunioni condominiali) e che grazie a Dio ha già avuto una proroga all'anno prossimo , se non sbaglio.