Michela_

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A me dispiace ragazzi. Se non lo avessi taggato magari sarebbe "durato" qualche giorno in più.
Buona serata
 
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il_dalfo

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dimostrare STEP by STEP con il codice civile alla mano, che è perfettamente legittimo eleggere ad abitazione principale un immobile di tipo C2 o C6
vero ed insindacabile. Tuttavia:

CHALLENGE - dimostra che legalmente si può vivere in un C2 o C6

ecco, questo non è proprio corretto, o meglio: non è possibile dare una risposta univoca alla domanda mal posta.

Partiamo dalla base:
E' possibile dichiarare la propria residenza all'interno di un c2 o di un c6 o di un altro immobile diverso dalla categoria "abitativa" del catasto? Si. in maniera incontrovertibile e senza che chi provi a dire il contrario non passi per bugiardo e/o ignorante.
Gli articoli di legge proposti sono corretti e non dimentichiamo mai:
https://www.senato.it/application/x...ra_commissione/files/000/002/253/PEZZONI4.pdf


ma soprattutto il più importante: pag 119 e 120 al punto 5 de
https://www.istat.it/it/files/2013/11/testointegrale20090115.pdf

Perché la dichiarazione di residenza la facciamo tramite l'anagrafe ma il ricettore vero è l'ISTAT e quindi sta a questo decidere quali sono i canoni validi per la residenza.

Posso vivere in un c2? dipende.
Io passo 13/14 ore al giorno al lavoro (l'immobile è un c1).
Qualche ora la passo in giro (bar, passeggiata etc) e mi reco a dormire per circa 6/7 ore in un immobile a destinazione abitativa nel quale raramente pranzo ma nel quale ho la residenza .
Ora, a fronte di questa descrizione, non sarebbe più corretto dire che "vivo" nel c1?

Vediamo le definizioni:
- 43 cc: La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale
- il significato di dimora abituale: È costituita dal luogo nel quale una persona abita e svolge in maniera continuativa la propria vita personale

La mia vita personale è fatta principalmente di lavoro (se conosco una nuova persona sto sempre pronto a proporre un affare).

Alla fin fine si tratta di capire cosa s'intende per "vivere" e se i carichi urbanistici previsti, relativamente all'immobile in oggetto, vengono aggravati o meno dall'uso diverso da quello previsto per quell'immobile.

Diciamo che è possibile quindi riassumere con:
Si, è assolutamente possibile portare la residenza in un immobile anche se non abitativo.
Tuttavia è anche possibile che i preposti ai controlli propongano di sanzionare l'interessato ma per farlo dovrebbero dimostrare l'abusivo cambio d'uso (vedi un po' qui: Il mutamento abusivo di destinazione d'uso ).
Insomma, tutto dipende da come la interprata un giudice.
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
vero ed insindacabile. Tuttavia:

CHALLENGE - dimostra che legalmente si può vivere in un C2 o C6

ecco, questo non è proprio corretto, o meglio: non è possibile dare una risposta univoca alla domanda mal posta.

Partiamo dalla base:
E' possibile dichiarare la propria residenza all'interno di un c2 o di un c6 o di un altro immobile diverso dalla categoria "abitativa" del catasto? Si. in maniera incontrovertibile e senza che chi provi a dire il contrario non passi per bugiardo e/o ignorante.
Gli articoli di legge proposti sono corretti e non dimentichiamo mai:
https://www.senato.it/application/x...ra_commissione/files/000/002/253/PEZZONI4.pdf


ma soprattutto il più importante: pag 119 e 120 al punto 5 de
https://www.istat.it/it/files/2013/11/testointegrale20090115.pdf

Perché la dichiarazione di residenza la facciamo tramite l'anagrafe ma il ricettore vero è l'ISTAT e quindi sta a questo decidere quali sono i canoni validi per la residenza.

Posso vivere in un c2? dipende.
Io passo 13/14 ore al giorno al lavoro (l'immobile è un c1).
Qualche ora la passo in giro (bar, passeggiata etc) e mi reco a dormire per circa 6/7 ore in un immobile a destinazione abitativa nel quale raramente pranzo ma nel quale ho la residenza .
Ora, a fronte di questa descrizione, non sarebbe più corretto dire che "vivo" nel c1?

Vediamo le definizioni:
- 43 cc: La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale
- il significato di dimora abituale: È costituita dal luogo nel quale una persona abita e svolge in maniera continuativa la propria vita personale

La mia vita personale è fatta principalmente di lavoro (se conosco una nuova persona sto sempre pronto a proporre un affare).

Alla fin fine si tratta di capire cosa s'intende per "vivere" e se i carichi urbanistici previsti, relativamente all'immobile in oggetto, vengono aggravati o meno dall'uso diverso da quello previsto per quell'immobile.

Diciamo che è possibile quindi riassumere con:
Si, è assolutamente possibile portare la residenza in un immobile anche se non abitativo.
Tuttavia è anche possibile che i preposti ai controlli propongano di sanzionare l'interessato ma per farlo dovrebbero dimostrare l'abusivo cambio d'uso (vedi un po' qui: Il mutamento abusivo di destinazione d'uso ).
Insomma, tutto dipende da come la interprata un giudice.

Grazie per il tuo prezioso contributo. Me lo leggo con calma, poi ti rispondo nel marito. Parzialmente ho risolto l'equazione finale, ovvero proteggersi dal colpo di coda "abuso edilizio".
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
Posso vivere in un c2? dipende.
Io passo 13/14 ore al giorno al lavoro (l'immobile è un c1).
Qualche ora la passo in giro (bar, passeggiata etc) e mi reco a dormire per circa 6/7 ore in un immobile a destinazione abitativa nel quale raramente pranzo ma nel quale ho la residenza .
Ora, a fronte di questa descrizione, non sarebbe più corretto dire che "vivo" nel c1?

Interessante spunto, l'osservazione delle abitudini.

Vediamo le definizioni:
- 43 cc: La residenza è nel luogo in cui la persona ha la dimora abituale
- il significato di dimora abituale: È costituita dal luogo nel quale una persona abita e svolge in maniera continuativa la propria vita personale

Io ero arrivato alla conclusione che bisogna specificare in primis il concetto di dimora, per poi arrivare a quello di "dimora abituale" che costituisce requisito per la dichiarazione di residenza. A mio parere l'essere umano, esercitando le proprie libertà costituzionali, viene a trovarsi in certi luoghi per un certo numero di ore. Come nel tuo esempio iniziale, la tua libertà di movimento ti consente di trovarti fisicamente in un C1 tutto il giorno e di cambiare luogo alla sera. Invero i carcerati o chi è agli arresti domiciliari non può effettuare questi spostamenti, e quindi è vincolato a certi luoghi: se la dimora abituale fosse "elettiva", allora i carcerati potrebbero ipotizzare che la loro dimora sia al lago, in un parco, ovunque, ma ciò non è, essa è invece strettamente connessa ai limiti dei loro spostamenti.
Quindi la dimora SI DESUME, non SI ELEGGE. La dimora abituale è un fatto conseguente alle attività umane e non un'atto di costituzione di "recapito".
La mia dimora abituale quindi non è un luogo che io vado a dichiarare tale in modo indipendente dai miei spostamenti, ma è una diretta conseguenza di essi. A tale punto ciò che è vero che in ANPR è scritto che io devo TEMPESTIVAMENTE dichiarare la residenza non appena si viene a delineare in modo preciso il luogo che riveste la funzione di "dimora abituale". L'Agenzia delle Entrate verifica se un contribuente estero è realmente all'estero guardando la bolletta elettrica a lui intestata in Italia, se ne ha una. Una delle prove consolidate per dimostrare la residenza è ad esempio l'utilizzo del medico di base, posto che il luogo in cui quest'ultimo si trova definisce lo spazio dei miei movimenti, e quindi circoscrive dove è possibile che sia posta la dimora abituale.


Alla fin fine si tratta di capire cosa s'intende per "vivere" e se i carichi urbanistici previsti, relativamente all'immobile in oggetto, vengono aggravati o meno dall'uso diverso da quello previsto per quell'immobile.

A mio avviso se vengono poste in essere opere nel locale C2 o C6, come ad esempio l'installazione di cucine, wc, ecc, allora il carico urbanistico viene sempre modificato, e vi è abuso edilizio.

Resta la parte in chiaroscuro, quella in cui il locale C2 o C6 non abbia subito mutamenti, quindi è intonso, esattamente come risulta nelle planimetrie catastali e negli archivi comunali.
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
Si, è assolutamente possibile portare la residenza in un immobile anche se non abitativo.
Tuttavia è anche possibile che i preposti ai controlli propongano di sanzionare l'interessato ma per farlo dovrebbero dimostrare l'abusivo cambio d'uso (vedi un po' qui: Il mutamento abusivo di destinazione d'uso ).

Continuando il discorso precedente, una modifica alla struttura dell'immobile, orientata a costruire un ambiente abitativo invece che quello di deposito o garage, sicuramente fornirebbe ai controlli le prove del mutamento abusivo di destinazione d'uso.

Se invece non sono state fatte opere, le cose si complicano per la pubblica amministrazione che volesse sanzionare il cittadino. A titolo di esempio: si immagini di entrare con un camper nel proprio garage e dormire nel camper.
Il camper può stare nel garage essendo un automezzo, e al tempo stesso io posso stare nel camper (quale legge lo vieterebbe? si solito è vietato tenere combustibili in garage, o collegare utenze permanenti alla luce condominiale. Ma se non viene fatto nulla di tutto ciò, che si fa a questo punto ? E' sanzionabile una persona che si fa la doccia nel camper parcheggiato nel proprio garage ? Non ci solo allacciamenti, non ci sono opere, non ci sono infiammabili....
 

cafelab

Moderatore
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Tuttavia è anche possibile che i preposti ai controlli propongano di sanzionare l'interessato ma per farlo dovrebbero dimostrare l'abusivo cambio d'uso

Quando un ispettore dell’ufficio tecnico e/o i vigili urbani effettuano un controllo in un garage utilizzato di fatto come abitazione non hanno grandi difficoltà a dimostrare il cambio d’uso

Invero i carcerati o chi è agli arresti domiciliari non può effettuare questi spostamenti, e quindi è vincolato a certi luoghi

Infatti le carceri devono sottostare al DM 75 sui requisiti minimi

A mio avviso se vengono poste in essere opere nel locale C2 o C6, come ad esempio l'installazione di cucine, wc, ecc, allora il carico urbanistico viene sempre modificato, e vi è abuso edilizio.

Resta la parte in chiaroscuro, quella in cui il locale C2 o C6 non abbia subito mutamenti, quindi è intonso, esattamente come risulta nelle planimetrie catastali e negli archivi comunali.

Ma no, l’installazione di bagni e cucine non ha nulla a che vedere con l’aumento del carico urbanistico

Non prenderla come se volessi essere offensivo ma il chiaroscuro ce l’hai perché non conosci granché la normativa

Qui ci sono almeno 100 anni di cause, sentenze, furbacchioni con avvocati rampanti, tecnici esperti, ecc che hanno tentato qualsiasi possibilità, sfumatura, sotterfugio

anche l’ultimo tecnico comunale del più piccolo ufficio tecnico comunale di paese è un vero esperto di normative e procedure
Illudersi di poterlo fregare con un ragionamento simile è… autolesionista

E' sanzionabile una persona che si fa la doccia nel camper parcheggiato nel proprio garage ?

Se ad una ispezione risulta che il camper è stabilmente fermo in garage e tu ci vivi dentro, si sei sanzionabile
Come lo sei se parcheggi il tuo camper nel tuo terreno agricolo e ci vivi dentro
 
U

Utente Cancellato 86326

Ospite
Quando un ispettore dell’ufficio tecnico e/o i vigili urbani effettuano un controllo in un garage utilizzato di fatto come abitazione non hanno grandi difficoltà a dimostrare il cambio d’uso

E in che modo ? Il locale è VUOTO. Nessun letto, nessun wc, nessuna cucina. Nada de nada.
L'ufficio tecnico comunale non e' Dio. Il giudice bacchetta l'ufficio tecnico che si inventa le sanzioni.


Ma no, l’installazione di bagni e cucine non ha nulla a che vedere con l’aumento del carico urbanistico

Non prenderla come se volessi essere offensivo ma il chiaroscuro ce l’hai perché non conosci granché la normativa

Ci sono decine di interventi in rete di tuoi colleghi professionali che confermano che la modifica degli spazi interni di un deposito orientata a renderli abitabili incide sul carico urbanistico. Fate vobis.

Qui ci sono almeno 100 anni di cause, sentenze, furbacchioni con avvocati rampanti, tecnici esperti, ecc che hanno tentato qualsiasi possibilità, sfumatura, sotterfugio

anche l’ultimo tecnico comunale del più piccolo ufficio tecnico comunale di paese è un vero esperto di normative e procedure
Illudersi di poterlo fregare con un ragionamento simile è… autolesionista

Nessuno vuole fregare l'ufficio tecnico comunale. Se un locale e' vuoto, è vuoto.

Se ad una ispezione risulta che il camper è stabilmente fermo in garage e tu ci vivi dentro, si sei sanzionabile
Come lo sei se parcheggi il tuo camper nel tuo terreno agricolo e ci vivi dentro

Poi mi dirai come fa un camper ad essere "stabilmente fermo in garage" posto che ha le ruote, e io potrei spostarlo a qualsiasi.ora. Eh no, il discorso del prato non regge, perché nel caso del garage non possono in alcun modo appostarsi con una.telecamera sul cancello condominiale per vedere quanto esco dal garage. Ci sono vetture posteggiate in garage per anni (vedi fermo amministrativo). Allora che facciamo, se hai il fermo amministrativo la autovettura diventa abitazione?
 

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