C'è da aggiungere che va guardato il caso specifico e le leggi relative al cambio d'uso presenti in Regione.
Ecco una lista che può aiutare:
Ecco una lista che può aiutare:
Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Utilizzare un magazzino come abitazione senza fare interventi non è una situazione borderline
ha la sua definizione: “mutamento di destinazione d’uso senza opere”
Esatto. "rischia", non lo è automaticamente. Quando ho detto che incideva sul carico urbanistico avete detto che ero un deficiente. Meno male che arriva l'illuminazione.e nel caso sia fatto abusivamente,
la trasformazione da commerciale a residenziale, rischia di essere inquadrata come "cambio di categoria urbanisticamente rilevante" quindi diventare un reato
Il vigile che viene a verificare la residenza e riscontra che il cittadino ha dichiarato di vivere in modo stabile e continuativo e di avere fatto la propria residenza principale in un garage,
vuoto, senza bagno, senza cucina, senza un armadio, senza un letto...
Come fa ad accertare che il dichiarante vive li dentro se non c'è nulla che ne provi ci vive?
Ed essendo un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, come fa a sottrarsi all'obbligo di segnalare una situazione di disagio abitativo?
Infatti ormai rispondono solo i pochi che la pensano (sbagliando) come te, perché tutti gli altri sono ormai esasperati, estenuati e provati dopo giorni di inutile e sterile discussione.
O ha dichiarato il falso a una p.a. perché non abita dove ha indicato la residenza (che oltretutto non si può definire come tale) o se vi abita è un abuso perché nessuno può vivere in un box o in una cantina. In ogni caso non va bene, oltre a non avere alcun senso.Qui si parla di una persona in stato di difficoltà, che per necessità si appoggia in un garage e che per avere i documenti dichiara li la sua residenza,
il dubbio è:
Il vigile che viene a verificare la residenza e riscontra che il cittadino ha dichiarato di vivere in modo stabile e continuativo e di avere fatto la propria residenza principale in un garage,
vuoto, senza bagno, senza cucina, senza un armadio, senza un letto...
L"utilizzo di un edificio in assenza di certificato di agibilità comporta l'irrogazione di sanzione amministrativa. L"utilizzo di immobile per uso improprio, dovrebbe comportare l"emissione di un ordinanza comunale di ripristino della legale destinazione d"uso. Analogamente, l"insussistenza dei requisiti igienico sanitari, dovrebbe comportare l"emissione di ordinanza di adeguamento entro un congruo termine.
O ha dichiarato il falso a una p.a. perché non abita dove ha indicato la residenza (che oltretutto non si può definire come tale) o se vi abita è un abuso perché nessuno può vivere in un box o in una cantina. In ogni caso non va bene, oltre a non avere alcun senso.
eh ma qui secondo me il problema è che tu vuoi crearti un problema. Non abbiamo convenuto che la residenza in c2 deve essere assegnata e sanzionata; mi pare concordassimo più o meno tutti che la soluzione è: VIVI dove vuoi e RISIEDI in via comunale. molto più semplice.CHALLENGE NELLA CHALLENGE
Abbiamo tutti più o meno convenuto che la residenza dentro il C2 o il C6 deve essere assegnata, salvo poi essere eventualmente SANZIONATA (anche senza opere).
Il punto che divide gli utenti è proprio se sia sanzionabile la dichiarazione di residenza tout court oppure se quello che viene sanzionato è il comportamento successivo, cioè permanere nel C2 o C6 (anche senza opere).
Ora pongo il seguente interrogativo rivolto specialmente ai "punitori" ovvero gli utenti maggiormente propensi a punire ogni illecito possibile, di qualunque natura. A vostro avviso, se per assurdo, dopo aver dichiarato la residenza nel C2 o C6 la persona vive nell'albergo di fronte, reclamando che l'albergo è il suo "domicilio", ovvero il luogo dove ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi, sarebbe sanzionabile ? Che cosa rischia ? E perché ?
La domanda prende spunto dall'intervento di un utente che aveva detto di lavorare (per molte ore) al giorno nel suo C1 e poi alla sera si ritirava a dormire nel suo A1-A8 (per poche ore) e che secondo tale valutazione oraria la residenza avrebbe dovuto essere considerata il C1 e non l'A1-A8.
eh ma qui secondo me il problema è che tu vuoi crearti un problema. Non abbiamo convenuto che la residenza in c2 deve essere assegnata e sanzionata; mi pare concordassimo più o meno tutti che la soluzione è: VIVI dove vuoi e RISIEDI in via comunale. molto più semplice.
Gratis per sempre!