Cerco di riassumere e semplificare, rispondendo alla domanda iniziale di Dario.
1) Con gli interventi di manutenzione straordinaria, basta una CIL = Com. Inizio Lavori : (= quando non viene cambiata la volumetria o non si fanno opere che modificano la unità immobiliare in termini di nr vani, sagoma ecc).
2) In questo caso hai diritto alla fatturazione da parte dell'impresa esecutrice con IVA al 10%: tu dovrai rilasciare una dichiarazione del tipo sopracitato, in cui specifichi l'immobile, e la CIL (data e nr di protocollo)
3) I materiali generici che l'impresa utilizza sono sempre acquistati con IVA al 21%, anche se poi questa fattura a te il lavoro completo al 10%.
4) Per i cosiddetti beni finiti (sanitari, rubinetterie, serramenti ecc.) l'IVA al 10% spetta ai privati che acquistano in proprio, solo se l'intervento è classificabile come ristrutturazione o restauro. (lettere c e d del testo U. edilizia L380/2001).
In caso di manutenzione ordinaria o straordinaria, questi beni, se acquistati direttamente dal committente, sono fatturati con IVA ordinaria. Se invece sono forniti e inglobati nella fattura dell'impresa, il tutto verrà fatturato al 10%, però solo fino a concorrenza con l'importo di manodopera. Però anche l'impresa se li procura con IVA ordinaria, per cui rifatturandoteli in pratica deve fare un ricarico.
5) Tieni presente che la manutenzione ordinaria è ammessa in detrazione solo se interessa parti comuni condominiali, non per le u.i. individuali.
6) Il rifacimento del bagno e degli impianti, sono equiparate ai fini fiscali a manutenzione straordinaria, quindi danno diritto alla detrazione in rate decennali (per i pagamenti fatti entro giugno 2013, al 50%, dopo al 36%)
Sono anch'io in ballo per lavori simili: il fornitore dei termo-sanitari senza DIA o PdC non mi vendeva al 10%.
Per la questione IVA, una valida spiegazione la trovi a pag 17 della guida della AdE. In fondo alla guida è riportata una tabella con esempi di lavori che danno diritto alle detrazioni d'imposta.
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/wcm/connect/b817df80426dc23e98b59bc065cef0e8/GUIDA+Ristrut_edilizie.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=b817df80426dc23e98b59bc065cef0e8
Circolano vari tipi di dichiarazioni che devi rilasciare all'impresa per chiedere l'IVA al 10%: non tutti sono aggiornatissimi sui riferimenti legislativi, ma se la sostanza è dichiarata (estremi del committente e del fornitore, ubicazione e titolarità dell'immobile residenziale, riferimenti al titolo autorizzativo, indicazione del tipo di intervento, (a=manut ordinaria, b= man. straord., c= restauro, d=ristrutt), al commercialista van bene.
Spesso chiedono anche copia della CIL o DIA.
Spett.le
Il Sottoscritto
residente in
dichiara sotto la propria personale responsabilità, che i materiali idraulici, sanitari e da riscaldamento relativi a:
ordine n. del
sono destinati al seguente intervento di recupero del patrimonio edilizio di cui all'art. 31 della legge 5 agosto 1978 n. 457 (vedi anche art. 3, D.P.R. n. 380 del 6 giugno 2001 – Testo Unico dell'Edilizia):
- restauro e risanamento conservativo (lett. c, art. 31, legge n.
457/78) q
- ristrutturazione edilizia (lett. d, art. 31, legge n.
457/78) q
- ristrutturazione urbanistica (lett. e, art. 31, legge n. 457/78) q
L'intervento verrà effettuato presso l'immobile sito in:
(indirizzo)
Allego copia della seguente documentazione:
q Permesso di Costruire rilasciato dal Comune di
q Denuncia di Inizio Attività inviata al Comune di
_____ in data in data
che costituisce titolo abilitativo idoneo all'effettuazione dei lavori sopra descritti ed è tutt'ora valido ed efficace ai sensi della normativa urbanistico-edilizia vigente.
Il sottoscritto, consapevole delle eventuali responsabilità e conseguenze derivanti da una dichiarazione mendace richiede pertanto l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta al 10% sulle cessioni dei beni finiti destinati a tale intervento, secondo quanto previsto dal punto 127-terdecies, tabella A, parte III, D.P.R. n. 633/1972.
Il sottoscritto si impegna a comunicare tempestivamente ogni eventuale fatto o circostanza che faccia venire meno il diritto alla sopra indicata agevolazione, al fine di consentirvi l'emissione della fattura integrativa per la differenza di aliquota, secondo quanto previsto dall'art. 26, comma 1, del D.P.R. n. 633/1972 e successive modificazioni.
Data Firma