Buongiorno a tutti.
come al solito, parlo lato utente (potenziale acquirente di immobile)
1) un'iniziativa di 0% commissioni per l'acquirente, a me personalmente non fa altro che confermare l'enorme crisi del mercato immobiliare, per cui, indipendentemente dal prezzo richiestomi dal venditore, mi convinco (magari sbagliando) che esso possa essere "molto molto trattabile" se si vuole portare a termine la vendita, quindi col rischio che il venditore che già tiene il prezzo alto di suo, poi lo maggiora ulteriormente per rientrare di tutte le provvigioni da corrispondere, metta ulteriormente fuori mercato il suo immobile
2) Se i prezzi degli immobili in vendita fossero "congrui" già in partenza e non maggiorati del 30-40%, secondo me ci sarebbero molte più trattative e più rapide (ma in Italia ogni venditore crede di possedere il castello degli Estensi!),mentre ad oggi per ricevere un'offerta, magari certi immobili devono essere visitati per un anno, ma finchè non si cala il prezzo di almeno il 20%, nessun acquirente si muove (ha senso?)
3) in un momento di crisi come questo, io credo che se invece del 6% totale (3% al venditore e 3% all'acquirente) fosse praticato un 4% totale da dividere tra chi compra e chi vende lo riterrei più proficuo per il mercato
4) teniamo poi presente che oltre al valore dell'immobile e a quello delle provvigioni, al notaio, le imposte per il mutuo ecc in Italia lo Stato si prende ancora una "sassata" di balzelli di tasse che in caso di seconda abitazione non sono indifferenti e l'acquirente guarda tutto e fa il totale!
5) Ovviamente Immagino che non possa essere un percorso praticabile, ma l'idea di un'aliquota di provvigione progressiva in relazione al tempo di permanenza in vendita di un immobile ( in base a determinati parametri diversi da località a località) potrebbe portare i proprietari a più "miti consigli" in termini di prezzo iniziale richiesto.
Esempio: bilocale in zona "X", il mercato lo quota mediamente 150k euro. Tu lo vuoi vendere per forza 230k? Nessun problema, io A.I ti dico che se lo vendo in 2 mesi, ti prendo l'2%, se lo vendo in 6 ti prendo "Y" e se ci metto un anno e mezzo (con precedenti 200 visite senza nulla di fatto) ti prendo il 5%.
Ciò distinguerebbe SUBITO chi ha realmente bisogno di vendere,chi NON ha necessità di vendere e crede ancora nel 2012 di trovare il "pollo" che gli regala i soldi per la sua catapecchia e chi deve vendere ad un prezzo equo per magari cambiare casa ma senza urgenza.
Perchè immagino che anche voi A.I, dopo che avete fatto vedere un immobile dal prezzo "folle" per 8-12 mesi possiate averne anche lo scatole piene, giustamente, e lavorare ed essere professionali va bene, ma cercare di accontentare i capricci dei proprietari, no!
saluti