Non sono d'accordo sul fatto che la Nazionale italiana non interessi più a nessuno.
E' solo in una fase di eclisse di talento, di gioco e di risultati come successe negli anni '50.
Certamente se avessimo un Riva, un Bettega, un Rivera, un Mazzola, un Tardelli, un Causio, un Domenghini, un Baggio, un Pirlo, un Del Piero, un Totti…il problema della Nazionale italiana di calcio non si porrebbe. Ma se non l’abbiamo – e attualmente non li abbiamo - meglio passare al setaccio pazientemente il fiume per cercare quelle piccolissime pepite di tecnica pura che riusciamo ancora ad individuare tra tanti ciottoli ghiaiosi. Se il talento scarseggia è doveroso non sprecare quel poco che resta. Mancini avrà la capacità di individuare e proporre nella sua Nazionale i pochi giocatori italiani con qualche caratura? Io credo di sì. Sono d’accordo con il suo metodo: prima la tecnica e solo dopo la tattica e l’applicazione atletica sul campo. Se ci si allena con impegno e con costanza, tutti sono capaci di correre per il campo, ma il talento, la tecnica non si acquisiscono con l’allenamento. Ma queste sono le doti che fanno la differenza tra una squadra e una grande squadra. (Per quel che ne so, solo Nils Liedholm era capace di insegnare tecnica calcistica a chi ne era privo…).