Fonte notaio:
La permuta può essere pura, ossia senza nessun altro corrispettivo in denaro, o con conguaglio, ossia con il pagamento aggiunto di una differenza che viene pattuita
Se uno dei due immobili è ipotecato, cosa succede?
Questo è un caso problematico. Se su uno dei due immobili grava un mutuo, magari con ipoteca, c'è il problema della liberazione di quest'ultima. L'operazione si fa più complessa e rischiosa
A livello di spese, che differenza c'è tra una compravendita e la permuta?
Anche qui dipende dalle circostanze, però in generale possiamo dire che c'è un risparmio, dato che l'atto finale è uno e le spese si dividono. Poniamo 3 casi
1) rossi e bianchi permutano due immobili liberi da ipoteca. L'immobile di rossi ha un valore catastale di 60.000 euro, quello di bianchi di 110.000 euro. Le due parti si trovano a parità di condizioni, perché per entrambi si tratta della prima casa, quindi si applicherà l'imposta del 2% sul valore catastale più alto tra i due (in questo caso, bianchi) più le spese di visura, che ovviamente sono doppie, perché riferite a due abitazioni. Il saldo finale, è comunquepiù economico di quello di due atti di vendita
2) stesso caso, ma per entrambe le parti non si tratta della prima casa. L'imposta sul valore catastale è del 9%, sempre applicato su quello di bianchi perché è il più alto
3) per rossi è la seconda casa, quella di bianchi la prima. La legge prevede che prevalga l'imposta più alta, quindi il 9% di 60.000 euro (più alto del 2% di 110.000 euro)