Sinceramente mi avevano detto che gli inquilini erano amici di famiglia e c’era un contratto verbale che sarebbero andati via nel momento in cui si sarebbe trovato un compratore, poi nel contratto abbiamo scritto che aspettavamo marzo per farli andare via e mi sono sentito un po’ più tranquillo poi dopo mi è stato detto che servivano delle raccomandate inviate dal proprietario e firmate dagli affittuari per fare il mutuo, altrimenti non potevo cominciare ma sono fermo da un mese e non so nulla
Gli accordi verbali valgono come il due di coppe a briscola, quando la briscola è bastone, ciò meno di "0".
Gli "amici di famiglia" poi, sono ancor più difficili da gestire degli estranei e in questi casi, le amicizie si rompono sempre !
Ai fini della richiesta del mutuo, le raccomandate sono ininfluenti, non servono a nulla, poichè potresti anche chiedere un mutuo per l'acquisto di un immobile locato e che tale rimarrà, ad esempio se si trattasse di un acquisto per investimento o per il quale non si ha alcuna fretta di disporre dell'immobile (ma questo non è il tuo caso poichè intendi acquistarlo libero).
Il mutuo lo puoi chiedere comunque e a prescindere.
La raccomandata, inviata e ricevuta dall'inquilino, al massimo serve per aver prova dell'avvenuta comunicazione di 'richiesta di rilascio dell'immobile' o di 'disdetta del contratto di locazione', ma non garantisce che l'inquilino poi se ne andrà come richiesto.
E serve più che altro al venditore e non all'acquirente.
La faccenda è stata gestita malissimo, con grande approssimazione e leggerezza per non dire incompetenza totale da parte del proprietario / venditore e ancor più da parte dell'agenzia.