ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
e non parliamo di quei mini centri mezzi scadenti costruiti a risparmio con materiali miseri, ma dei centri commerciali più famosi, che prima ospitavano mostre d'arte e incontri con squadre sportive
Per capirsi quelli che io intendo di prima fascia a Roma sono Roma Est, Porta di Roma ed Euroma 2, tutti gli altri, inclusi i precursori Cinecittà 2 e La Romanina (per non parlare dei Granai) sono scarsi come immagine.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Per capirsi quelli che io intendo di prima fascia a Roma sono Roma Est, Porta di Roma ed Euroma 2, tutti gli altri, inclusi i precursori Cinecittà 2 e La Romanina (per non parlare dei Granai) sono scarsi come immagine.
Ce n'è uno in provincia con negozi sfitti per via di alcune infiltrazioni... tipo mezzo centro commerciale inagibile.

È la corsa al capitalismo: il nuovo centro sovrasta il vecchio...
 

Paolo Morini

Membro Attivo
Agente Immobiliare
d'altronde nell'ultimo decennio in Italia hanno chiuso circa 100.000 negozi (ho guardato velocemente dei dati di Confcommercio), tranne nel settore alimentare e bar, quindi i centri commerciali in media seguono il trend. Per citare Mason du Monde di cui si è accennato inizialmente, guardando un po' su internet ho visto che ne hanno chiusi parecchi. Sicuramente hanno inciso in maniera netta l'aumento delle materie prime e il costo dei container per il trasporto. C'è poi anche la tendenza dei proprietari, che siano grandi società di gestione immobiliare o piccoli proprietari, a mantenere alte le richieste dell'affitto ed eventualmente tenere chiuso, piuttosto che tentare di agevolare il conduttore abbassando gli affitti, anche temporaneamente per i primi anni.
 

brina82

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Professionista
d'altronde nell'ultimo decennio in Italia hanno chiuso circa 100.000 negozi (ho guardato velocemente dei dati di Confcommercio), tranne nel settore alimentare e bar, quindi i centri commerciali in media seguono il trend. Per citare Mason du Monde di cui si è accennato inizialmente, guardando un po' su internet ho visto che ne hanno chiusi parecchi. Sicuramente hanno inciso in maniera netta l'aumento delle materie prime e il costo dei container per il trasporto. C'è poi anche la tendenza dei proprietari, che siano grandi società di gestione immobiliare o piccoli proprietari, a mantenere alte le richieste dell'affitto ed eventualmente tenere chiuso, piuttosto che tentare di agevolare il conduttore abbassando gli affitti, anche temporaneamente per i primi anni.
Penso abbia inciso soprattutto il fatto che la piccola impresa tende a scomparire, quasi per definizione.

Tenere in piedi un negozietto (pizzicarolo) in paesi di 5-10 mila anime, non conviene più, visto che aprono di continuo nuovi supermercati... e via discorrendo con l'apertura dei nuovi centri commerciali.

A volte incide l'affitto alto, ma a volte no. Ci sono interi quartieri con negozi sfitti, e se pure chiedessero 200e al mese di affitto, resterebbero comunque vuoti.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
L'altra faccia della medaglia è il sempre più frequente utilizzo di posizioni commerciali (magari non proprio di prima fascia) come uso professionale.
 

Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare
Parlo di un centro commerciale che ha circa quasi 200 spazi commerciali ma toglienti i servizi (lavanderia, ristorazione, parrucchieri ed estetiste, agenzia viaggi ecc), rimane comunque un alto numero di locali da destinare a negozi. Un centro commerciale che ospita personaggi noti per eventi, quindi non penso siano i clienti che mancano (la domenica si fa fatica a trovare parcheggio), bensì sono proprio i negozi a perdere appeal, strano è che chiude Zara (io li ricordo li da almeno 10 anni), e non chiude il negozio dei cinesi… mentre per la ristorazione sempre lì c’è un ristorante di sushi che a pranzo ti fa stare a tavola solo 1 ora e qualche settimana fa ragazzi c’era una fila tremenda. E hanno 1 ora di tempo per mangiare.
Quindi non so cosa succede, va bene che il cibo è una necessità ma forse per altre cose sta subentrando l’acquisto online… perché pensandoci ora, si, gente in giro per il centro c’è, ma effettivamente ho visto poca gente bei negozi o con sacchetti/acquisto.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Parlo di un centro commerciale che ha circa quasi 200 spazi commerciali ma toglienti i servizi (lavanderia, ristorazione, parrucchieri ed estetiste, agenzia viaggi ecc), rimane comunque un alto numero di locali da destinare a negozi. Un centro commerciale che ospita personaggi noti per eventi, quindi non penso siano i clienti che mancano (la domenica si fa fatica a trovare parcheggio), bensì sono proprio i negozi a perdere appeal, strano è che chiude Zara (io li ricordo li da almeno 10 anni), e non chiude il negozio dei cinesi… mentre per la ristorazione sempre lì c’è un ristorante di sushi che a pranzo ti fa stare a tavola solo 1 ora e qualche settimana fa ragazzi c’era una fila tremenda. E hanno 1 ora di tempo per mangiare.
Quindi non so cosa succede, va bene che il cibo è una necessità ma forse per altre cose sta subentrando l’acquisto online… perché pensandoci ora, si, gente in giro per il centro c’è, ma effettivamente ho visto poca gente bei negozi o con sacchetti/acquisto.
Ma che chiuda un'attività e ne venga un'altra non è un problema... l'importante è che non resti vuoto!

Tu non puoi sapere che accordi commerciali ci sono, strategie ecc.

Che ne so, magari un brand importante ha come strategia di non tenere un negozio più di tot. anni, perchè poi statisticamente cala il fatturato... non puoi saperlo!
 

Michela_

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma che chiuda un'attività e ne venga un'altra non è un problema... l'importante è che non resti vuoto!
Il problema è che chiudono appunto negozi “storici” e che comunque vendono cose comuni quindi per tutti, mi chiedo come fa ad andare avanti un negozio di custodie per cellulari o un negozietto che vende profumatosi per ambienti ecc o come detto un negozio di cinesi. Quindi non so se è un problema di catene, se è un problema di qualità delle cose oppure cambia proprio l’abitudine delle persone ad acquistare online.

Io comunque non vedo tutto questo ricambio di negozi, chiude uno apre un altro, no, chiude e basta…
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
beh Auchan è proprio stata comprata da Conad.
ma no :)
auchan se ne è andata dall'italia e ha "venduto i muri" a conad (non solo a lei; nel milanese è subentrata bennet).
entrambe le catene hanno poi pesantemente rivisto le loro politiche commerciali, riducendo la metratura dell'ipermercato e l'assortimento (di fatto hanno tenuto il food e il tessile).
così facendo però l'ipermercato, che da sempre è il volano del centro commerciale, ha però perso di attrattività e di conseguenza ne hanno risentito anche e soprattutto i negozi della galleria che, pian piano, si sta svuotando.
 

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