Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Per capirsi quelli che io intendo di prima fascia a Roma sono Roma Est, Porta di Roma ed Euroma 2, tutti gli altri, inclusi i precursori Cinecittà 2 e La Romanina (per non parlare dei Granai) sono scarsi come immagine.e non parliamo di quei mini centri mezzi scadenti costruiti a risparmio con materiali miseri, ma dei centri commerciali più famosi, che prima ospitavano mostre d'arte e incontri con squadre sportive
Ce n'è uno in provincia con negozi sfitti per via di alcune infiltrazioni... tipo mezzo centro commerciale inagibile.Per capirsi quelli che io intendo di prima fascia a Roma sono Roma Est, Porta di Roma ed Euroma 2, tutti gli altri, inclusi i precursori Cinecittà 2 e La Romanina (per non parlare dei Granai) sono scarsi come immagine.
Penso abbia inciso soprattutto il fatto che la piccola impresa tende a scomparire, quasi per definizione.d'altronde nell'ultimo decennio in Italia hanno chiuso circa 100.000 negozi (ho guardato velocemente dei dati di Confcommercio), tranne nel settore alimentare e bar, quindi i centri commerciali in media seguono il trend. Per citare Mason du Monde di cui si è accennato inizialmente, guardando un po' su internet ho visto che ne hanno chiusi parecchi. Sicuramente hanno inciso in maniera netta l'aumento delle materie prime e il costo dei container per il trasporto. C'è poi anche la tendenza dei proprietari, che siano grandi società di gestione immobiliare o piccoli proprietari, a mantenere alte le richieste dell'affitto ed eventualmente tenere chiuso, piuttosto che tentare di agevolare il conduttore abbassando gli affitti, anche temporaneamente per i primi anni.
Ma che chiuda un'attività e ne venga un'altra non è un problema... l'importante è che non resti vuoto!Parlo di un centro commerciale che ha circa quasi 200 spazi commerciali ma toglienti i servizi (lavanderia, ristorazione, parrucchieri ed estetiste, agenzia viaggi ecc), rimane comunque un alto numero di locali da destinare a negozi. Un centro commerciale che ospita personaggi noti per eventi, quindi non penso siano i clienti che mancano (la domenica si fa fatica a trovare parcheggio), bensì sono proprio i negozi a perdere appeal, strano è che chiude Zara (io li ricordo li da almeno 10 anni), e non chiude il negozio dei cinesi… mentre per la ristorazione sempre lì c’è un ristorante di sushi che a pranzo ti fa stare a tavola solo 1 ora e qualche settimana fa ragazzi c’era una fila tremenda. E hanno 1 ora di tempo per mangiare.
Quindi non so cosa succede, va bene che il cibo è una necessità ma forse per altre cose sta subentrando l’acquisto online… perché pensandoci ora, si, gente in giro per il centro c’è, ma effettivamente ho visto poca gente bei negozi o con sacchetti/acquisto.
Il problema è che chiudono appunto negozi “storici” e che comunque vendono cose comuni quindi per tutti, mi chiedo come fa ad andare avanti un negozio di custodie per cellulari o un negozietto che vende profumatosi per ambienti ecc o come detto un negozio di cinesi. Quindi non so se è un problema di catene, se è un problema di qualità delle cose oppure cambia proprio l’abitudine delle persone ad acquistare online.Ma che chiuda un'attività e ne venga un'altra non è un problema... l'importante è che non resti vuoto!
ma nobeh Auchan è proprio stata comprata da Conad.
Gratis per sempre!