Si, è quello che penso: penso anche che non guasti anche ribadirlo (i gravi motivi).
Non esattamente: anche se l'effetto è il medesimo.
Io metterei una clausola del genere quando voglio far sapere al promissario conduttore, che non sono interessato a dare in locazione per un periodo ristretto. La risoluzione semplice sarà sempre possibile: mica viene incatenato all'immobile. Però avrà una penalità : dovrà (dovrebbe) pagare per il periodo previsto: qui per completare i 4 anni.
Nella pratica poi penso che tali clausole siano solo un deterrente: una controparte non sprovveduta sa se può impegnarsi o meno. Poi se i motivi sono gravi, tra persone che ragionano ci si mette sempre d'accordo. Nell'interesse di entrambi.
E quando capita invece che la clausola non viene rispettata, anche per futili motivi, solitamente si arriva ad una transazione.
Ovviamente non sto facendo un discorso da avvocato: è come la clausola del preavviso.
Teoricamente dovrebbero dartelo: in pratica lo fanno solo le mosche bianche...: e allora?
oh bene, alla fine ci capiamo come sempre
Però se il conduttore è una azienda ben avviata, che non ha problemi economici e di mercato, e dopo aver accettato un tale contratto, trasloca nel negozio sull'altro lato della via che casualmente si è liberato, magari per via di un canone più favorevole.... beh, un pensierino per pretendere il rispetto degli impegni lo farei.
Questo è il punto: premesso che hai ragione da vendere all'atto pratico, codice civile alla mano credo non sia possibile con la famosa clausoletta, ma è un parere personale