visto visto. conosco direttamente la situazione ed a seguito di più passaggi all'AdE ne è venuto fuori che è molto più dinamica (ad esempio): faccio preliminare, diciamo 20mila €, il compratore non compra più e mi lascia la caparra e siam tutti contenti. L'AdE mi chiede x€ sui 20mila perchè è si un risarcimento ma vien considerato come danno da lucro cessante (alla stregua di una plusvalenza, visto che l'immobile è ancora mio). Nel frattempo però, tra preliminare ed inottemperanza del compratore (son passati circa 2 anni), ho aperto mutuo su altro immobile, con ciò riesco a dimostrare che aver avuto tutta la cifra dovuta dalla vendita, mi avrebbe permesso di non chiedere mutuo (o di chiederlo in misura minore). Ecco che l'AdE mi accoglie i 20mila come danno emergente (in quanto reintegrano il mio capitale speso: interessi, istruttoria, assicurazione, perizia, etc etc) e non mi vien richiesto obolo alcuno.
Si era ventilata anche l'ipotesi di passarne una parte come lucro cessante ed una come danno emergente. Ogni caso è a se stante.
Nello specifico del post, un "risarcimento" chiesto a priori, per dar la possibilità al compratore di esser l'unico a poter comprare l'immobile per quel determinato periodo, mi da più l'idea di un'opzione d'acquisto e quindi dovremmo parlare di "corrispettivo" che quindi va imputato fiscalmente in base alle aliquote possibili del soggetto ricevente.
Nel caso della "penale" inoltre mi par di ricordare che, in caso di registrazione del contratto, ci sarebbe da pagare una doppia imposta di registro all'AdE. Una per il contratto ed una per la penale. Non so se pari cifra o se hanno un tariffario in base all'importo della penale.
Come venditore non accetterei volentieri di pagar una cifra per vendere a fronte di aver dato a qualcuno (senza denaro in mano) la possibilità di acquistare.