Infatti non c'e via d'uscita ....nella mia esperienza ormai più che ventennale ho visto eredi che senza voler entrare nel merito delle motivazioni personali che inducono ed evolvono in questo tipo di cause, cercare in tutti i modi di mettere in cattiva luce l altro erede .. Presenziando molte sedute, la tensione palpabile induce il giudice a nemmeno ascoltare le motivazioni dell' uno o dell' altro ma si basa esclusivamente in fatti constatabili e contestabili.(agenzia entrate beni di proprietà redditi ecc.)Se tu hai altre proprietà non potrai mai avere l'assegnazione di un immobile in edilizia convenzionata, in cui uno dei requisiti principali è quello di essere privo di proprietà immobiliari.
Ovvio che lui non voglia riscattare il diritto di prelazione, perchè questo vi metterebbe alla pari, o circa.
Se fossi in te, la darei persa e cercherei di vendere a lui la tua quota al meglio.
Non vedo molte vie d'uscita.
Il famoso diritto da salvaguardare di cui in questo caso specifico (ma in tutti in realtà)la residenza(che se già di per sé coincideva con quella del de cuius prima deĺla sua morte ... ) è solo uno ed il meno importante visto le proprietà immobiliari sarebbe già da sola risolutiva . Pippoz perde in partenza perché parte da una piu che evidente intenzione speculativa che non scappera'al giudice...