roberto72

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Sei lei affitta da solo, ne cambia la destinazione d'uso (art 1102), sempre possibile con l appartamento in comunione destinato ad affitto, ma col comune accordo del fratello. In questo caso sarebbe lei suscettibile di denuncia con pagamento dei danni (rilevanti in quanto suo fratello vive li) che è assai probabile le richiedano entrambi, tanto l inquilino per la situazione poco chiara (o chiarissima) in cui lei lo sottoporrebbe infatti si vedrebbe lui nel bel mezzo di un conflitto diretto con suo fratello e per estensione con lei, come anche da parte di suo fratello per non averne richiesto il suo consenso obbligato. In comunione è necessario l accordo per locare un appartamento sopratutto se uno dei fratelli ci vive, ne ha la residenza ed è la sua prima casa, Accordo che si traduce in una corresponsione al 50%. dell affitto tra i due.
Se suo fratello vive nell appartamento che è suo al 50% e ne ha la residenza, nessuno puo obbligarlo ad andarsene nemmeno interpellando la cassazione. Se non l ha ancora fatto le chieda l acquisto della sua quota come gia sottolinato in precedenza invece di imbattersi in ricercate soluzioni coercitive per arrivare al sospirato utile. Le ragioni di suo fratello sono ben diverse dalle sue e sicuramente accettate in un qualsiasi giudizio, come le ripeto anche una divisione.
Come già spiegato anteriormente, suo fratello non occupa,. ma usa ciò che è suo, e che a lei permette, ma non nel senso che sta pianificando, infatti come ben dice, sarebbe invece lei ad occupare intraprendendo questo tipo di azioni contravvenendo agli articoli sull'uso in comunione...
 

pippoz

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Sei lei affitta da solo, ne cambia la destinazione d'uso (art 1102), sempre possibile con l appartamento in comunione destinato ad affitto, ma col comune accordo del fratello. In questo caso sarebbe lei suscettibile di denuncia con pagamento dei danni (rilevanti in quanto suo fratello vive li) che è assai probabile le richiedano entrambi, tanto l inquilino per la situazione poco chiara (o chiarissima) in cui lei lo sottoporrebbe infatti si vedrebbe lui nel bel mezzo di un conflitto diretto con suo fratello e per estensione con lei, come anche da parte di suo fratello per non averne richiesto il suo consenso obbligato. In comunione è necessario l accordo per locare un appartamento sopratutto se uno dei fratelli ci vive, ne ha la residenza ed è la sua prima casa, Accordo che si traduce in una corresponsione al 50%. dell affitto tra i due.
Se suo fratello vive nell appartamento che è suo al 50% e ne ha la residenza, nessuno puo obbligarlo ad andarsene nemmeno interpellando la cassazione. Se non l ha ancora fatto le chieda l acquisto della sua quota come gia sottolinato in precedenza invece di imbattersi in ricercate soluzioni coercitive per arrivare al sospirato utile. Le ragioni di suo fratello sono ben diverse dalle sue e sicuramente accettate in un qualsiasi giudizio, come le ripeto anche una divisione.
Come già spiegato anteriormente, suo fratello non occupa,. ma usa ciò che è suo, e che a lei permette, ma non nel senso che sta pianificando, infatti come ben dice, sarebbe invece lei ad occupare intraprendendo questo tipo di azioni contravvenendo agli articoli sull'uso in comunione...
E va be dica quello che le pare ,non é vero che é necessario l'accordo per locare , si puó farlo anche senza l'accordo di entrambi poi uno si rivale sull'altro .poi se fosse stato cosí semplice per il proprietario non interpellato di riprendere possesso del suo appartamento semplicemente ponendovi la residenza , non si capisce perché la Cassazione abbia dovuto pronunciarsi sulla questione , l'inquilino sarebbe stato gabbato ben prima non crede?
 

pippoz

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Sei lei affitta da solo, ne cambia la destinazione d'uso (art 1102), sempre possibile con l appartamento in comunione destinato ad affitto, ma col comune accordo del fratello. In questo caso sarebbe lei suscettibile di denuncia con pagamento dei danni (rilevanti in quanto suo fratello vive li) che è assai probabile le richiedano entrambi, tanto l inquilino per la situazione poco chiara (o chiarissima) in cui lei lo sottoporrebbe infatti si vedrebbe lui nel bel mezzo di un conflitto diretto con suo fratello e per estensione con lei, come anche da parte di suo fratello per non averne richiesto il suo consenso obbligato. In comunione è necessario l accordo per locare un appartamento sopratutto se uno dei fratelli ci vive, ne ha la residenza ed è la sua prima casa, Accordo che si traduce in una corresponsione al 50%. dell affitto tra i due.
Se suo fratello vive nell appartamento che è suo al 50% e ne ha la residenza, nessuno puo obbligarlo ad andarsene nemmeno interpellando la cassazione. Se non l ha ancora fatto le chieda l acquisto della sua quota come gia sottolinato in precedenza invece di imbattersi in ricercate soluzioni coercitive per arrivare al sospirato utile. Le ragioni di suo fratello sono ben diverse dalle sue e sicuramente accettate in un qualsiasi giudizio, come le ripeto anche una divisione.
Come già spiegato anteriormente, suo fratello non occupa,. ma usa ciò che è suo, e che a lei permette, ma non nel senso che sta pianificando, infatti come ben dice, sarebbe invece lei ad occupare intraprendendo questo tipo di azioni contravvenendo agli articoli sull'uso in comunione...
Poi non é vero che per locare é necessario l'accordo di entrambi ,
si puó farlo anche senza e da quel momento l'inquilino ha diritto di usare l'appartamento . Poi il coerede si puó rivalere .
quindi si puó anche se é illecito , e poi si pagano i danni.
 

roberto72

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Puo sempre far pagare un affitto ma senz'altroil coerede avrebbe la prelazione dovrebbe e lei dovrebbe accontentarsi delle valutazioni del comune: ha valutato questa eventualità? Faccia inoltre attenzione alla possibilità di una richiesta di divisione intrapresa proprio da suo fratello cosciente delle priorità che avrebbe per l assegnazione pro acquisto quota.
 

pippoz

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Privato Cittadino
Puo sempre far pagare un affitto ma senz'altroil coerede avrebbe la prelazione dovrebbe e lei dovrebbe accontentarsi delle valutazioni del comune: ha valutato questa eventualità? Faccia inoltre attenzione alla possibilità di una richiesta di divisione intrapresa proprio da suo fratello cosciente delle priorità che avrebbe per l assegnazione pro acquisto quota.

Dove sta scritto che il coerede ha la prelazione sull'affitto (non sto parlando di vendita)? Mi dica in base a quale legge , un proprietario puó stare in affitto nel suo appartamento?
Posso far pagare un affitto al coerede? Ma se sono mesi che ci provo e mi si dice che é impossibile perché mi giá mi consente l'uso dell'appto dandomi le chiavi , questo di darmi le chiavi ,é una farsa le ricordo , perché siamo cane gatto giá ampiamente spiegato qua. La proposta é finalizzata a che ci stia lui da solo perché non posso che rifiutarla.

A locazione fatta a terzi ,l' eventuale diritto di prelazione sull'affitto .cioé di entrare e vivere pagando un affitto a me (suppongo della metá del tetto stabilito dal comune visto che il resto lo dovrebbe a se stesso ) benche´legittimo(mi fido di quello che dice anche se le chiedo in base a quale legge) nella pratica va a farsi benedire ,ormai é stato scavalcato ,perché un'altro ha in mano un contratto legittimo (per ora) e lui no, semmai potrá contestarlo peró ai tempi della giustizia italiana prendendosi un avvocato e se il contratto dura 3 anni e la causa di piú ... alla fine é uguale, il suo diritto non é applicabile immediatamente , potrá rivalersi dopo quando un giudice gli dará ragione , e nel mentre se rimane la ,sarebbe nel torto . Vede qui si tratta di rendere la vita difficile al furbastro .
ma di cosa si rivale in definitiva con una causa?Di non aver potuto vivere lá con un affitto in edilizia convenzionata di 3 anni diciamo di cui avrebbe pagato a me una metá del tetto del comune .lo avendoglielo negato , dovrei risarcire di quello , che é poca roba .Ma se affitto a terzi , quello é proprio ció che gli darei ogni mese. Quindi va a pari ...gli dovró semmai pagare le spese legali perché soccombente . MA....almeno se ne stará fuori da quella casa e si dovrá pagare un affitto altrove , un tugurio di 30 mq per 500 euro cosí impara. Ci perde alla fine.Altro che casone super a costo 0 alle spalle mie. E fra 3 anni meglio che cominci a comportarsi bene o glielo rifaccio lo scherzetto .

Per la richiesta di divisione 'ostile' , prima di tutto bisogna vedere cosa dice la convenzione , ma non mi preoccupa , che costui chiagna miseria, anch'io lo posso fare vendendo le mie proprietá esattamente come ha fatto lui e prendendomi un anno sabbatico con un bel reddito 0 .Oltre a prendere la residenza .Comunque avvocati mi hanno detto che non é necessariamente vero che il giudice darebbe al coerede la prelazione ,e che il nostro diritto sarebbe uguale .Cosí mi han detto . Non so se mi stanno mentendo o no . bisogna vedere la convenzione anche .
Cosí al momento di assegnare prelazioni il giudice davanti a due chiagnoni ,non sa che fare e venderá all'asta ., E ce la pigliamo entrambi (questo conta !) in quel posto . O tutti ci guadagniamo nel modo equo , o nessuno! Questo é quello che penso .
Mia madre voleva che nessuno si avvantaggiasse alle spalle dell'altrp e questo voglio io , Il resto non mi interessa. Ho gia un lavoro , o tutto quello che mi serve.
Costui deve imparare a vivere e che abbia una bella lezione.
Non serve l’accordo di entrambi, vero.
Ma questo non riguarda la situazione in cui uno dei comproprietari vive nell’immobile.
Come detto sopra, la strada di affittare a terzi non è percorribile
Puó citare la legge con articolo? Grazie
 

francesca63

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Privato Cittadino
Puó citare la legge con articolo?
Art. 1102 cc
Qui qualche spiegazione per il caso simile al tuo: ma giova ricordare che a te non è impedito di utilizzare
l’immobile, e formalmente l’altro non lo sta utilizzando in via esclusiva, avendoti anche dato le chiavi (o avendoti proposto di dartele).


Chiedo io a te: a quale sentenza della Cassazioni ti riferivi, riguardo alla possibilità di stipulare contratto di locazione per un immobile in cui abita uno dei comproprietari? Sarei davvero curiosa …
 
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roberto72

Membro Junior
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In edilizia convenzionata la prelazione tra eredi oltre che per la vendita, vale per l affitto. Lei stesso, non potendo ottenere un affitto già proposto e ovviamente rifiutato (perchè illegale) da suo fratello (art 1102 e vincolo del prezzo limitato) a prezzo di mercato, non sarebbe sicuramente soddisfatto di affittare a prezzo di edilizia, ma suo fratello potrebbe pretenderlo e legalmente. Vede. lei argomenta molto bene ma forse non ci dice eventuali taciute proposte avanzate dal coerede, nel forum. Faccio appello alla mia esperienza: è facilmente intuibile credere che a suo fratello non vada bene nulla di quanto lei propone come anche il contrario, Se lui ben consigliato da qualcuno, è al corrente dei prezzi di convenzione in materia di affitto/vendita, cosa che a lei non garba, mi sembrerebbe alquanto strano non averle lui quanto meno proposto: l acquisto della sua quota a prezzo di convenzione, tra l altro avendone lei accentuato la ricchezza, o un affitto sempre a prezzo di convenzione, cosa sicuramente ancor piu' conveniente per lui nel presente. Se fosse cosi mi guarderei bene dall' intraprendere le ipotizzate azioni dettate da un piu' che evidente livore e avidità perchè in caso di giudizio ,denunce ecc. risulterebbero in essere le proposte da lei rifiutate, per non riuscire, ad ottenere quanto vuole ottenere. facilitando ulteriormente la risoluzione del contenzioso e non a suo favore.
 

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