premetto che, mentre scrivo qui, ho:
1) le dita arrossate per tutti i campanelli che ho pigiato e le scarpe sono da risuolare;
2) l'agenda zeppa di appuntamenti fatti inutilmente per visitare case che, ancora inesperto, ho acquisito "pur di metterle in vetrina";
trovo che una contrapposizione tra due mestieri, AI e PF, sia del tutto sterile. Perché quando in agenzia arriva un acquirente col conto in banca che gronda oro e che mi supplica: "io non ho tempo, potresti trovarmi entro un mese una villetta così, così e così?" ma le 3 che abbiamo in portafoglio non rispondono alle sue esigenze, lasciarlo andar via con un "questo abbiamo, grazie e arrivederci" mi fa rabbia esattamente come quando un collega è entrato in una casa prima di me, galoppino alle prime armi. E penso che le schiere di chi fa mediazione con tanto di procacciamento prodotti, e di chi aiuta acquirenti a far centro, anziché contrapporsi e disprezzarsi a vicenda, dovrebbero imparare ad interfacciarsi quando l'affare può essere dignitoso per tutti