STUDIO DUCHEMINO

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“Le parti dichiarano che il contratto concluso con l’accettazione della presente proposta e la comunicazione al proponente dell’avvenuta accettazione è condizionato sospensivamente al verificarsi delle seguenti condizioni:
-consegna da parte del venditore della documentazione edilizia completa ( qui si può specificare meglio) entro il giorno xxx
-verifica della regolarità edilizia e conformità catastale, da effettuarsi a cura e spese di parte promissaria acquirente, entro il giorno yyy.
Resta, dunque, inteso che se il primo avvenimento non si verificherà, o, avverato il primo non si avvererà il secondo, ognuno entro il termine appositamente previsto , il contratto non inizierà mai a produrre effetti e le parti non avranno alcun obbligo.
Resta altresì inteso che, avverato il primo avvenimento, parte proponente provvederà a dare incarico entro 10 giorni a tecnico di sua fiducia; in caso contrario la seconda condizione si riterrà avverata .”

Questo è un esempio veloce di come la scriverei.
Poi si possono aggiungere clausole per regolare la situazione, nel caso si rilevino irregolarità facilmente sanabili, o modificare la prima condizione se il venditore, invece di provvedere a sua cura al reperimento dei documenti, firma delega al tecnico del proponente.
Le variabili sono molte, a seconda della situazione oggettiva, delle esigenze delle parti, e delle informazioni presenti , e poi vanno valutate attentamente le tempistiche.
Io non userei la parola "verifica", perché può nascere un'ambiguità. Uno può liberarsi semplicemente attraverso l'operazione di verifica della conformità, a prescindere dal risultato che ottiene. In tal caso uno potrebbe sostenere che il contratto è efficace in quanto le operazioni di verifica sono state fatte, anche se poi l'immobile è difforme. Io parlerei, quindi, di positivo riscontro delle operazioni di verifica e di accertata conformità edilizia urbanistica.
 

francesca63

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Io non userei la parola "verifica", perché può nascere un'ambiguità. Uno può liberarsi semplicemente attraverso l'operazione di verifica della conformità, a prescindere dal risultato che ottiene. In tal caso uno potrebbe sostenere che il contratto è efficace in quanto le operazioni di verifica sono state fatte, anche se poi l'immobile è difforme. Io parlerei, quindi, di positivo riscontro delle operazioni di verifica e di accertata conformità edilizia urbanistica.
Capisco il tuo ragionamento.
Ma secondo me “verifica della conformità” ha proprio il significato letterale, cioè appurare che ci sia la conformità.
Se non c’è , la condizione non si è avverata.
In tal caso uno potrebbe sostenere che il contratto è efficace in quanto le operazioni di verifica sono state fatte
Corretto, se ci fosse scritto “verifica della situazione urbanistica ( o similia)”.
Ma verifica della conformità secondo me è diverso.
Comunque niente in contrario a scrivere la clausola come suggerito da te.
 

ingelman

Membro Supporter
Agente Immobiliare
L'avvocato non ha tutti i torti, le cose vanno scritte chiare e soprattutto devono essere inequivocabili senza prestarsi ad interpretazioni o creare appigli in caso di contenziosi.

Sti avvocati ne sanno una più del diavolo ahahahah (volevo scrivere Francesca ma mi sono trattenuto) :)
Ps. diavolo stà per bravura ..... Ho specificato perchè non vorrei essere inforchettato
 
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francesca63

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Sti avvocati ne sanno una più del diavolo ahahahah (volevo scrivere Francesca ma mi sono trattenuto) :)

Ps. diavolo stà per bravura ..... Ho specificato perchè non vorrei essere inforchettato
Secondo me speri nel fatto che a Natale siamo tutti più buoni 😇
In questo periodo niente forchettone, solo posate normali per cene luculliane !!😂
 
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Capisco il tuo ragionamento.
Ma secondo me “verifica della conformità” ha proprio il significato letterale, cioè appurare che ci sia la conformità.
Se non c’è , la condizione non si è avverata.

Corretto, se ci fosse scritto “verifica della situazione urbanistica ( o similia)”.
Ma verifica della conformità secondo me è diverso.
Comunque niente in contrario a scrivere la clausola come suggerito da te.
Sì, capisco perfettamente che cosa intendi dire. E' un gioco sottilissimo di ambiguità linguistiche, che alla fine però si presta alla libera interpretazione di un giudice, a seconda di che cosa ci legge dentro.
Verifica della conformità o verifica della situazione edilizia e urbanistica sono ovviamente espressioni che possono confondersi.
In particolare, io posso verificare (che sussiste) la conformità.
Oppure, posso verificare (se sussiste) la conformità.
Questo nasce dal fatto che il verbo verificare può reggere entrambi i complementi, assumendo nel primo caso il significato di accertare il risultato, nel secondo caso le operazioni con cui si accerta, quindi le modalità.
Il problema, quindi, a livello linguistico è il non detto, cioè le parole tra parentesi, che vengono sottintese sia nell'uno sia nell'altro caso, creando però il problema in quanto le due espressioni sono incompatibili, ma basate sulla stessa parola "conformità".
Nel dubbio io consiglio sempre di essere totalmente espliciti, piuttosto si scrive una clausola brutta, ma che spiega nel dettaglio il fenomeno.
 

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