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Spiegando chiaramente al venditore quale è il prezzo al quale, in un determinato momento, è psossbile realmente vendere l'appartamento, e rifiutandosi di prendere incarichi per prezzi fuori mercato. Gli AI conoscono perfettamente l'effettivo valore di un immobile (chi meglio di loro?).
Spiegando chiaramente al venditore quale è il prezzo al quale, in un determinato momento, è psossbile realmente vendere l'appartamento, e rifiutandosi di prendere incarichi per prezzi fuori mercato. Gli AI conoscono perfettamente l'effettivo valore di un immobile (chi meglio di loro?). Il problema è che, pur di strappare un incarico, spesso ( a Roma spessissimo) fanno una gara alla sopravvalutazione. E poi è difficile, convincere il venditore che, nonostante gli si fosse assicurato che si potevano ricavare 600.000 euro dal suo apparatemnto, la massima offerta (e dunque l'effettivo valore di mercato) è 450.000
Con il risultato che i venditore non vende, l'acquirente non compra, l'AI non incassa la commissione.
Mi rendo conto che agire in questo modo può volere dire, nel breve, prendere pochi incarichi. Ma il numero di vendire alla fine sarebbe indentico, e i venditori, se fossero in tanti gli AI a dir loro la verità, accetterebbero più velocemente la dura realtà che i prezzi delle case possono scendere (e stanno scendendo, e lo faranno per lungo tempo)
La teoria che la politica dovrebbe fare qualcosa per aiutare il mercato è a mio parere una negazione della realtà: il senso mi pare sia: siccome i prezzi non possono e non devono scendere, qualcuno deve mettere i soldi affinche si facciano le transazioni. Negli ultimi 10 anni passato li hanno messi le banche e gli immigrati (e da li si spiega la bolla). Ora, i mutui al 100% non ci sono più e gli immigrati si sono dimezzati. In questo momento, offerta e domanda non si incontrano. La domanda oggi non è flessibile verso l'alto ( uno mette sul piatto i soldi che ha, più su non può andare). l'offerta lo è, soprattutto l'offerta dell'usato non di sostituzione. Penso che gli AI debbano lavorare in questa direzione.
Buongiorno, la situazione generale di stallo dovuta alla cisi economica,impone agli agenti immobiliari di lavorare in modo adeguato alle attuali leggi in materia edilizia,mi spiego meglio: in sede di estimo immobilare bisogna tenere conto in maniera determinante delle normative quali CLASSIFICAZIONE ENERGETICA,impiantistica a norma (impianti elettrici e idrici,finestre con doppio vetro di spessore minimo di 0.26mm) che DEVE essere allegata insieme ai documenti relativi all'immobile (planimetria e visura catastale,visura storica,atto di provenienza).Ciò comporta un contropeso in materia di valutazione rispetto alla storicità e alla ubicazione dell'immobile.In parole povere è necessario mettere al corrente il venditore delle grandi differenze tecnologiche con gli immobili costruiti dal 2002 in poi rispetto ai precedenti in quanto subentrano elementi costruttivi tali da deprezzare gli imobili sprovvisti di tali soluzioni e a tale proposito basti pensare alle normative antisismiche,alla termo acustica,al risparmio energetico.Questo,è innegabile,comporta una maggiore difficoltà ad ottenere incarichi di vendita ma è necessario al fine di contribuire a regolamentare una uniformità di quotazioni immobiliari rispondenti al reale mercato e a vantaggio degli agenti immobiliari i quali operano con immobili vendibili.
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