Parliamo stasera di questi CMS riprendendo da dove eravamo rimasti.
Abbiamo detto che un Content Management System è una "Piattaforma" cioè un "programma" col quale potete facilmente far apparire delle pagine, aggiungerne in qualsiasi momento e gestire l'andamento del sito.
Naturalmente ci sono due categorie di CMS, quelli "open source" e quelli a pagamento.
E' inutile dire che quelli a pagamento sono molto "verticali" e in grado di svolgere in modo più semplice e immediato diverse funzioni e sono normalmente dedicate ad aree specifiche. Ce ne sono molti dedicati al real estate, ma siccome noi siamo masochisti useremo soltanto materiale open source.
Mi soffermo un istante sui termini.
Open Source non significa solo "gratis" ma "creative common" cioè software rilasciato per il libero uso e modificabile liberamente per "piegarlo" alle nostre esigenze. Le community open source sono molto nutrite e pregne di gente in gambissima. E' buona abitudine, qualora utilizziamo un software open source per scopi "profit" di fare una donazione libera ai creatori che lavorano tutte le notti per anni per darvi un prodotto eccezionale. Quindi vi raccomando fin d'ora che se arriverete a utilizzare le loro creazioni, di donare 50 euro a questi geni che lavorano gratis per il gusto di farlo.
"Applicazione Verticale". E' un modo per definire un software che fa una cosa specifice. Un'applicazione orizzontale è MS Word per esempio, cioè è rivolta a chiunque debba scrivere col computer. Se io mi costruisco un MS Word per me, che per esempio sia dedicato espressamente alla mia azienda perchè produce un formato di file proprietario o fa delle cose comunque che possono servire solo a me, quella è un'applicazione verticale.
Ok, tornando ai CMS, ne esistono due principalmente che vengono utilizzati largamente anche da enti business: Joomla e Wordpress.
Joomla è più DB oriented, cioè più malleabile sotto il profilo degli archivi, mentre Wordpress è espressamente dedicato al mondo dei blogger, cioè di coloro che hanno bisogno di costruirsi un WebLog, ovvero un "diario" su internet.
Lo so, state pensando che useremo Joomla. E invece no.
Qui si spalancano le porte dell'inferno: Tendenzialmente l'idea comune di sito per agenzia immobiliare è assimilato a un archivio dei propri immobili on line.
Io invece vi propongo un sito che naturalmente "mostri" il vostro listino, ma soprattutto che riesca a "comunicare" coi propri clienti.
Voi non siete dei portali immobiliari con 120.000 inserzioni, quindi non avete bisogno in realtà di un "gestionale" per annunci. Inoltre il modello del sito "archivio" è in disuso perchè inefficace a fidelizzare l'utente e poco comunicativo.
Avere una finestra di ricerca per un database con 100 immobili o meno, è ridicolo e "stancante" per l'utente che in tre click senza usare la tastiera deve trovare quello che gli serve.
A questo proposito - mentre vi riprendete dall'idea di farvi un blog per vendere case - parliamo un po' di strategia, cioè di "disegnare" il sito prima di costruirlo...
Abbiamo detto che in fondo il sito è un'applicazione che deve permettere al visitatore di "compiere delle azioni". Queste azioni naturalmente le decidiamo noi, quindi dobbiamo pensarle e realizzarle.
Quindi proviamo a rispondere alla domanda: "Cosa vogliamo che il visitatore possa fare sul nostro sito?"
Diciamo che facilmente arriverà sul vostro sito per visionare una casa. Poco testo e molte immagini. Alla gente non piace leggere molto testo (infatti non so come fate a seguirmi). In generale la curva di attenzione su internet è di un paio di minuti. Poi si abbandona.
Diciamo che arriva, vede le informazioni che cerca (1° goal). Vogliamo lasciarlo scappare? Non gli proponiamo niente? Vogliamo evangelizzarlo su quanto la nostra agenzia sia seria ed efficace?
E' un venditore o un acquirente?
Cosa volete ottenere dal vostro visitatore?
La sua e-mail? Lo volete "profilare"? Volete sapere se gli piace il sito? Volete sapere se le informazioni che ha visionato gli sono servite? Volete poterlo ricontattare? Volete sapere che casa sta cercando in modo da segnalargli eventuali nuovi ingressi di listino?
Proviamo a dividere l'azione del visitatori in fasi e per ogni fase, strutturiamo una parte del sito.
Alla prossima puntata