raffa85

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Agente Immobiliare
secondo me 1000 euro e 0 capitale di partenza non bastano.

un modo abbastanza semplice per partire potrebbe essere il mercato delle aste immobiliari ma ci vuole molta pazienza e un po di fortuna oltre che un' accurata conoscenza del mercato locale, ti facio questo esempio per farti capire, un calcolo che avevo fatto su un' immobile all' asta a Livorno, città dove abito:

4 locali compravendita da privato in zona centro ma ultrapopolare 130/140 mila euro

trovo immobile all' asta libero (disabitato) piano primo sala, cucina, 2 camere e bagno prezzo base 70.000

poniamo un' offerta di 75.000 per aggiudicarsi l' asta, 10.000 di spese varie

20/25 mila presunti di lavori per rendere l' immobile appetibile

Totale: 110.000

rivendendo l' mmobile nella fascia minima a 130 per capitalizzare velocemente si ha un guadagno di 20 mila da cui va detratto il 20% di tasse allo stato. Guadagno finale: 15.000 (lo stipendio annuale di un dipendente statale)

e poi si riparte con altri oggetti, ma con un capitaòle sempre piu' alto, nel caso di una seconda compravendita avremo un capitale inziale non piu' di 70 ma di 90 mila.. e cosi' via
 

CasaLuca

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
@gcaval:
Il mio non vuole essere una ricerca di un "ricetta" per fare soldi in poco tempo e senza fatica.
Sto leggendo e studiando sull'argomento.
Libri di pianificazione finanziaria, investimenti immobiliari, mercato immobiliare.
Sò che non è sermplice,Il mio entusiasmo però è tanto, volgio farlo, voglio riuscire impegnandomi e dare tutto ciò di cui c'è bisogno.

Vedendo quello che ha scritto raffa85 per esempio,
potrei chiederre un prestito per la somma di 110.000 euro.(o 110.000 - equity)

Esistono due possibilità una volta acquistatò l'immobile.
Venderlo o affitarlo.
Penso che raffa85 avesse valutato tutti e due i casi e che fossero entrambi positivi.
Sbaglio?
Ma cosa ha valutato raffa85 prima di decidere che da quell'immobile avrebbe ottenuto un guadagno?
Come dicevo sopra non penso sia solo un calcolo aritmetico basato sul "prezzo di facciata" ma entrino in gioco altri fattori che determinano in modo incisivo la fattibilità di un investimento.

Un immobile, è vero, è una cosa a se stante.
E so che per questo l'esperienza è necessaria

Ci sono però delle valutazioni che si fanno sempre?
Degli step?
Ad esempio vedo un immobile che penso potrebbe fare al caso mio.
Step 1:
Valuto A poi B poi C
Se lo step 1 per me è positivo posso passare allo
Step 2
dove valutero D, E poi F e cosi via.

La mia domanda si riduce quindi ad un semplice cosa devo chiedere o valutare quando si visita un immobile per valutare se potrebbe essere un buon investimento per me.
Grazie
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Provo di nuovo ad intromettermi, immaginando di aver colto una possibile fisionomia del ns Luca: lo immagino uno studente cui sono state impartite lezioni sulle tecniche di valutazione degli investimenti e quant'altro, ed inoltre si sta affacciando al mondo del lavoro e prova ad immaginarsi un percorso. E allora cerchiamo di trasmettere insieme alla fiducia anche un pò di concretezza.

Allora, senza volerti scoraggiare, dobbiamo fare anche alcune considerazioni sul mondo "reale".
Iniziamo però dagli indicatori più comuni:

1) Uno degli indici più semplici per valutare un investimento è il ROI=Ritorno sull'investimento. E' il guadagno sull'investimento.
Più è alto più l'investimento è vantaggioso: però ha due punti deboli. Non tiene conto del tempo tra il ricavo e l'esborso, e quindi delle conseguenze sul piano finanziario. Inoltre è indifferente all'ammontare dell'investimento. Ma questo è un difetto generale di tutti i metodi di valutazone; però capisci bene che Berlusconi coi suoi capitali può prendere in considerazione delle opportunità di investimento, non accessibili ai comuni mortali.
2) Altro parametro classico è il Pay-Back: cioè il tempo di ritorno dell'investimento. Rappresenta il tempo entro il quale l'investimento iniziale si ripaga coi rendimenti che da detto investimento si possono ottenere.
Più è breve questo tempo, più l'investimento è vantaggioso. Ma ancora una volta, non confronta a parità di investimento, nè considera limiti all'investimento.
3) Più raffinati sono i metodi cosiddetti "scontati". Tra questi possiamo elencare il VAN=valore attuale netto, NPV in inglese, e il TIR= tasso interno di ritorno (IRR in inglese). Si caratterizzano col fatto che pongono sulla scala del tempo le uscite e le entrate, e svalutano nel tempo i flussi monetari positivi o negativi secondo un tasso di sconto medio, assunto come base di paragone.
Il principio è quello vecchio del proverbio: meglio un uovo oggi che una gallina domani.

Adottando il NPV si può stimare meglio il tempo di ritorno, proprio perchè 3000 spesi oggi valgono di più di 3 annualità da 1000 incassate posticipate ed annualmente nei prossimi 3 anni.

L'IRR (Internal Rate of Return) è parente del NPV : è il tasso di sconto che occorrerebbe applicare per azzerare il NPV: se questo indice è maggiore del tasso preso a riferimento base, significa è più vantaggioso della base.
(Per tasso base si potrebbe prendere l'indice di inflazione medio: se poi l'IRR è superiore, significa che l'investimento ti ripaga e supera l'inflazione, se non no)

Se conosci excel, troverai queste funzioni (in italiano o inglese), è potrai esercitarti e constatare i diversi risultati.

Giustamente confrontando diverse possibilità di investimento, è certamente corretto utilizzare le tecniche matematiche disponibili. Ora queste hanno sempre validità generale, e sono sempre corrette, ma nel mondo reale entrano altri fattori, come la "fattibilità", l"accessibilità", il "caso" ecc, che non sono parametrizzabili in una formula.

E' evidente che Berlusconi di oggi ha possibilità di investimento non accessibili ad un comune mortale: ciò non toglie che coi metodi analitici potremmo scoprire che è più vantaggioso aggiudicarsi la privatizzazione di Rai 3 piuttosto che Rete 4. Ma ne l'una nè l'altra cosa sono alla nostra portata.

E' però anche vero che Silvio Berlusconi non è nato cavaliere ecc.

Anche lui ha fatto i conti col capitale iniziale proprio, e quanto poteva avere da terzi in forma di prestito o di capitale di rischio.
Qui si aprono almeno tre possibilità: (... ho sempre a modello un tipo alla Silvio nazionale...);)
a) non hai garanzie personali da offrire, ma hai una buona idea e trovi qualcuno disposto a rischiare per finanziarti.
b) non hai garanzie personali, ma hai una famiglia alle spalle disposta a garantire per te un prestito bancario adeguato all'affare che ti si presenta vantaggioso.
3) non hai garanzie personali, ma hai tessuto relazioni con persone influenti e con politici disposti a dispensare favori a fronte di un tornaconto personale, a condizione di non apparire in prima persona sia nel caso ci sia da incassare sottobanco, nè tantomeno se c'è da accollarsi un rischio, che rimarrà tutto tuo.

Queste tre ipotesi non sono soggette alla matematica, ma alla sorte ed alle leggi sugli affari: se ti va bene ti arricchisci, se ti va male cadi nella polvere (in galera forse, .. ma siamo in Italia ...)

altra legge pratica: sui grandi affari arrivano prima gli addetti ai lavori, già affermati ed intrallazzati.
Quelli accessibili ai principianti sono solitamente non particolarmente appetibili: o perchè molto rischiosi o perchè poco remunerativi. Io propenderei per consigliare i secondi.

Nel campo immobiliare dove iniziare? Forse magari lavorando inizialmentecome praticante presso un Agenti Immobiliari della tua zona: avrai un osservatorio privilegiato sul tenore delle domande più frequenti, delle offerte disponibili sul mercato, e del tempo medio intercorrente tra proposta di vendita e offerta di acquisto, e viceversa.

Come dicono a sud del 43° parallelo: non si nasce "imparati". Auguri :innamorato:
 

CasaLuca

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
@Bastimento:

Hai perfettamente ragione.
Sono molto Giovane, ho appena iniziato a Lavorare.

Le poche cose che so le sò perchè ho acquistato dei libri che leggo e rileggo.
Incanalando la teoria che studio nell'applicazione alla pratica.
Trovandoli un applicazione, uno schema.

Non è semplice perchè non ho nessuno che mi guidi o che mi abbia mai guidato.(indesgnante o mentore)
I miei studi/lavoro attuale hanno poco a che farci (Graphic designer)

Detto questo la tua sintesi è stata molto efficace, mi ha acceso delle lampadine su cose che avevo già letto, leggendo di pianificazione finanziaria:applauso:

Mi dici che un buon consigliere potrebbe essere un serio Agenti Immobiliari
Ma sino a che punto possono consigliarti?
Potresti rispondermi che più io sono competente differente sarà la sua consulenza.
Come capirai ho più o meno chiaro il ruolo dell'Agenti Immobiliari
Lo vedo come un professionista che può scovare ciò che tu cerchi.
Concretizzare una tua idea di investimento immobiliare.
Nel senso che se tu hai una idea/parametri su ciò che tu vuoi investire lui ti propone un elenco di occasioni.
Sbaglio?
O c'è di più nel suo ruolo professionale?

Un mio obiettivo poi è quello appunto di filtrare, come dicevo sopra le giuste informazioni da applicare alla pratica.

Per ora sono concentrato su due testi:
-Pianificazione Finanziaria aziendale
-investimento immobiliare
Trattano più o meno gli stessi argomenti ma in un ottica differente.

Come immaginerai la quantità di info è tanta! sopratutto per me che non ho uno schema molto preciso, un piano di studi.
Che poi è quello che cerco di creare.
Sapere quali informazioni e conoscenze saranno necessarie nella pratica.

Tu cosa potresti consigliarmi?
O meglio quali argomenti sono assolutamente necessari da apprendere perchè andranno costantemente riutilizzati ogni volta nella pratica?
Tu su quali argomenti ti concentri, ti sei concentrato, come ti aggiorni?

Grazie mille per la risposta
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Tu cosa potresti consigliarmi?
O meglio quali argomenti sono assolutamente necessari da apprendere perchè andranno costantemente riutilizzati ogni volta nella pratica?
Tu su quali argomenti ti concentri, ti sei concentrato, come ti aggiorni?

Io sono ormai un pensionato, i tempi sono cambiati, non sono mai stato Agente Immobiliare, e non so quanto valga l'esperienza altrui, ma un pò vale ...

1-Finita la scuola, (e servizio militare, allora ancora obbligatorio) il primo mio obiettivo è stato quello di trovare un impiego, per cominciare a mantenermi, e mettere da parte qualche soldino, per sposarmi con la morosa che avevo conosciuto negli anni di università.
2-Fatti questi passi, ci siamo posti l'obiettivo di acquistare casa nostra con le sole nostre possibilità: ed in due si affrontano meglio certi obiettivi. Per questo target non è fondamentale trovare l'affare, ma la casa che sia alla portata delle proprie possibilità, aspettative ed ambizioni. Ovviamente non la si individua il primo mattino: prima bisogna imparare a risparmiare qualcosa, e capire con quale velocità (o lentezza) si riesce a mettere da parte un pò di capitale: quando si comincia a capire quanto si riesce ad accantonare, si cominciano a fiutare i prezzi degli immobili nelle varie zone, nuovi o datatati, subito adeguati o da ristrutturare.
3- Adesso è il momento di confrontare le varie opportunità, col capitale proprio di cui possiamo disporre. Se sei nato benestante ed "ereditiero" gli step 1 e 2, almeno sotto l'aspetto economico-finanziario, possono essere saltati. Non è detto che sia un vantaggio in assoluto: la gavetta ha anche i suoi benefici.
4- Prudenza vorrebbe che non si affronti un acquisto se non si è in grado di far fronte almeno al 50% dell'investimento , con proprie disponibilità: il resto potrebbe esserti erogato con un mutuo. Poi questa percentuale potrebbe crescere o diminuire, in funzione delle aspettative di carriera; oggi prevale il senso di precarietà, quindi dovrebbe essere più cauta la decisione.
5- Adesso, ammesso che si sia risolto il lato economico, bisogna saper valutare su cosa indirizzarsi: anche qui l'alloggio nuovo, appena fatto con tutti i requisiti acustici, energetici, ecc, è una buona scelta ma forse più costosa. All'opposto un alloggio da ristrutturare ma a prezzo vantaggioso potrebbe rivelarsi un'opportunità. Bisogna però stimare con buona approssimazione quanto aggiungere, se necessario subito o possa essee differito nel tempo ecc.
Il primo acquisto immobiliare, se cercato per farlo diventare la tua prima casa, non necessariamente è valutato in termini finanziari, ma è prima di tutto una scelta di vita: certo è bene scegliere una buona zona, ben frequuentata, in una casa che si presenti bene ecc cioè che possa eventualmente un giorno, cambiate le esigenze familiari, essere commercializzata cioè rivenduta con facilità.

Se la tua condizione natale, ti risparmia anche questo step n. 5, cioè sei nipote di un Berlusca della situazione, sei già in casa propria ed hai 100.000 € liquidi da investire, sei al punto che tu accennavi; se sei senza esperienza rivogiti a qualche agenzia: ti proporranno soluzioni diverse, terrai conto di suggerimenti tipo quelli iniziali, (compravendita o locazione, locali artigianali piuttosto che abitativi ecc), sentirai le varie campane, confronterai i vari suggerimenti per verificare se collimano o no, proverai anche ad usare le formulette di cui sopra per vedere quale strada presenta le migliori opportunità, terrai conto della reputazione dei vari agenti cui ti sei rivolto cui darai un peso nella scelta, e poi ... nuovamente auguri.

Nonostante tutto quanto sopradetto, in caso fortunato ti ritroverai magari un immobile che fra un decennio si ritrova in una zona di grande sviluppo, perchè viicino è stato nel frattempo realizzato qualcosa di importante, ed avrai fatto un affare più grosso dello sperato.
In caso opposto, viene cancellata un'opera urbanistica inizialmente prevista, e mutata la destinazione iniziale del quartiere, cambia la stessa viabilità: e ti troverai un immobile difficile da vendere , dove a mala pena realizzarai il capitale investito.

Ma tutto questo rientra nelle ipotesi al contorno che esulano dalla tua influenza e previsione, pur impattando sui toui ricavi (in huadagno o in perdita).

Ciao.
 

studiopci

Membro Storico
Salve, io non so quanti anni hai , ma dal nozionismo entusiasta che trapela dal tuo scritto , sono portato a credere che sei abbastanza giovane, e tieni presente che è un complimento che ti sto facendo, dalle tue parole però , permetti, trapela un pò di confusione con però tanta voglia di fare, le persone che mi hanno preceduto ti hanno spiegato ed anche risposto a quello che era la tua domanda, l'investimento immobiliare, Bastimento addirittura ti ha fatto una lezione tecnica sull'argomento, molto precisa e dettagliata, però vedi penso ci sia un problema , piccolo e trascurabile forse ... tu hai un capitale iniziale di € 1.000 al mese e... vedi mi riesce un pò difficile consigliarti su come investire avendo uno stipendio di tale portata, perchè poniamo anche il caso che tu possa accedere ad un mutuo, la banca ti potrebbe mutuare per un importo mensile pari ad 1/5 del tuo stipendio , cioè circa € 200 ed un totale di € 50.000 che non penso possano servire ad acquistare un immobile, non avendo altro capitale, allora credo sarebbe il caso di pensare prima a mettere da parte dei soldi , farti una sprta capitale e poi pensare ad un investimento per il futuro, fermo restante che sognare è l'essenza della vita di uomo. Auguroni Fabrizio
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Tranne che trovarsi nelle condizioni tra il 44° ed il 42° parallelo di Bastimento memoria. :risata::risata:

Ad ognuno il suo .... trovarsi nelle condizioni tra il 44° ed il 42° parallelo è un tuo magnifico pensiero! ed una sensazione che evidentemente molti di noi non hanno avuto il piacere di provare e quindi descrivere ....
E' evidentemente l'aria della Costa Smeralda che propizia certe considerazioni ..... :^^:
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se al 43° parallelo (non si nasce "imparati") aggiungi il 44° ed il 42° (se nasci ricco) ti puoi permettere di investire quanto vuoi.:D
Silvio docet.:soldi::soldi:
 

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