OK, dici bene ma devi incastrare correttamente i mesi che separano il compromesso dal rogito di vendita con quelli che separano il compromesso dal rogito d’acquisto, altrimenti vai a dormire sotto i ponti.
Voglio disfarmi della mia vecchia casa che mi sta ormai in uggia e acquistare quell'appartamento così delizioso che risolve tutti i miei problemi abitativi.
OK, si parte.
Oggi faccio il preliminare di vendita della mia casa e incasso l’anticipo. D'accodo con l'acquirente, rogiterò fra sei mesi, riscuoterò l’intera somma e contestualmente lascerò l’appartamento abbandonando tutti i mobili ormai usurati che appiopperò al nuovo proprietario. Dopo venti giorni dalla stesura del preliminare di vendita, stipulerò il compromesso d’acquisto del nuovo immobile e girerò l’anticipo al venditore. Rogiterò dopo sei mesi dal giorno del compromesso, pagherò il prezzo della compravendita e contestualmente prenderò possesso della nuova casa, che è anche arredata tutta a modino, lasciata nel frattempo libera dal precedente proprietario.
Problema: andrò a stare da qualche parente per venti giorni oppure mi affitterò un bilocale adattato a locazioni turistiche fingendo di essere un gitante?
Idea brillante: fisserò, in accordo con il venditore, la data della stipula del rogito d’acquisto il giorno dopo di quella del rogito di vendita…
Ci sono: farò i due rogiti lo stesso giorno, l’uno via l’altro, chissà magari (sono un genio!) servendomi dello stesso Notaio….Cedo una chiave, e subito dopo afferro l’altra senza uscire dallo studio notarile…
Che genio! Che genio che sono, un vero genio...da scrivania.