Dopo aver letto interventi molto pertinenti convengo con il moderatore nonché agente immobiliare CheCasa! il quale ha rilevato un particolare molto significativo: se in Italia l'intermediato degli agenti è intorno al 50% del compravenduto e se adesso, aggiungo io, la media di vendita dei mediatori si aggira intorno a 5-6 unità immobiliari all'anno, matematica vuole che un singolo operatore immobiliare potrà raggiungere il risultato di intermediare, al massino, 11 - 12 immobili in media all'anno se gli va tutto a gonfie vele. Lontanissimi dalle 70-75 case annuali intermediate dai colleghi inglesi ed irlandesi.
Quindi, i limiti strutturali del mercato italiano sono: o un numero esorbitanti di soggetti che si sono buttati nel settore dell'intermediazione immobiliare sognando di fare soldi a palate ma intralciandosi gli uni con gli altri, oppure un numero molto basso di immobili che passano di mano ogni anno rispetto al mercato anglosassone, o tutte e due le cose insieme.
Aggiungo anche che, siccome gli agenti immobiliari italiani sono i più agguerriti in Europa dal punto di vista della preparazione culturale (almeno inizialmente), in quanto per poter conseguire l'agognato patentino hanno dovuto sudare sul serio sui libri per poter passare l'esame camerale, ritengo che abbiamo tutti gli strumenti idonei per potersi adattare ai cambiamenti del mercato e a cavarsela egregiamente in qualsiasi situazione si trovino.
Non per nulla noi italiani, nel DNA, siamo forniti di un certo geniaccio....
Quindi, i limiti strutturali del mercato italiano sono: o un numero esorbitanti di soggetti che si sono buttati nel settore dell'intermediazione immobiliare sognando di fare soldi a palate ma intralciandosi gli uni con gli altri, oppure un numero molto basso di immobili che passano di mano ogni anno rispetto al mercato anglosassone, o tutte e due le cose insieme.
Aggiungo anche che, siccome gli agenti immobiliari italiani sono i più agguerriti in Europa dal punto di vista della preparazione culturale (almeno inizialmente), in quanto per poter conseguire l'agognato patentino hanno dovuto sudare sul serio sui libri per poter passare l'esame camerale, ritengo che abbiamo tutti gli strumenti idonei per potersi adattare ai cambiamenti del mercato e a cavarsela egregiamente in qualsiasi situazione si trovino.
Non per nulla noi italiani, nel DNA, siamo forniti di un certo geniaccio....
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